A due passi dal cielo
TEATRO DEI MONDIALI DI SCI E DEI FUTURI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI, LA PERLA DELLE DOLOMITI SI CONFERMA IL LUOGO IDEALE PER RIGENERARSI E GODERSI VISTE MOZZAFIATO
È LA MIA RICARICA veloce e a lunga durata, Cortina. Una “batteria” fantastica, che rigenera mente e fisico quando rientro dagli impegni di lavoro fuori città. Sarà perché ci sono nato, ma la regina delle Dolomiti è un posto unico, per la bellezza scenografica della sua valle.
La Conca Ampezzana, infatti, è molto ampia, come testimonia l'antico nome latino, Amplitium, ovvero luogo spazioso. Inoltre, è abbracciata dalle Dolomiti con vette che superano i 2-3mila metri: il Monte Cristallo, il Gruppo delle Tofane, le Cinque Torri, il Pomagagnon e il Lagazuoi, uno spettacolo continuo per lo sguardo. Ma anche un toccasana per i polmoni grazie all’aria pulita, me ne rendo conto soprattutto adesso che ho un figlio di pochi mesi (è il primo, nato il 7 settembre 2020), la mia vittoria più emozionante. All’unicità del paesaggio naturale si unisce il glamour di Cortina, specialmente dopo una giornata sportiva all’aperto.
Dal tardo pomeriggio, è un rito consolidato trovarsi nel centro pedonale per passeggiare e bere un aperitivo (anche se ora si naviga un po’ a vista per la pandemia, ma occorre guardare oltre, essere ottimisti).
Dopo i recenti Mondiali di Sci Alpino, siamo proiettati verso i Giochi Olimpici Invernali in accoppiata con Milano (dal 6 al 22 febbraio 2026). Quando devo far scoprire Cortina agli amici, il punto di ritrovo è Corso Italia, la via principale, quella dello struscio con le boutique, gli hotel
storici, i locali e i ristoranti trendy. A pochi metri dalla Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, con il campanile in pietra bianca alto 65 metri, un riferimento per orientarsi dentro e fuori città, suggerisco di fermarsi nella pasticceria Lovat, aperta nel 1928. È amata dagli ampezzani doc per la qualità dei suoi prodotti, e poi è vicina al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, nel palazzo denominato Ciasa de ra Regoles. Questa pinacoteca raccoglie una delle più importanti collezioni italiane del Novecento (800 opere, esposte a rotazione con 80 quadri alla volta), che spazia da Sironi a de Pisis, da Guttuso a de Chirico. È un vanto per noi questo museo, appartenente alle Regole d’Ampezzo, l’antico sistema di proprietà collettiva della “comunità originaria”, volta alla salvaguardia/conservazione del territorio.
Per lo shopping, in Corso Italia c’è La Cooperativa di Cortina: nata nel 1893, fu il primo centro commerciale dell’intero Sud-Tirolo, a cui ancora oggi siamo molto legati. Fuori dal paese la Latteria Cortina, piccolo supermercato che offre una selezione di oltre 140 tipi di formaggio. Consiglio, poi, di vedere il Palazzo delle Poste, costruito in cemento armato negli Anni 50 dall’architetto Edoardo Gellner, un visionario che impresse un segno di modernità, come il tetto piatto. È da annotare, fuori Cortina, anche il Trampolino realizzato per le Olimpiadi Invernali del 1956, dove anch’io mi sono allenato. E poi ci sono le tappe golose. Vado a colpo sicuro (il proprietario è mio zio Giorgio) nel ristorante al Passetto per il piatto tradizionale ampezzano: i casunzei (ravioli) alle rape rosse. Mentre a Lacedel vale una sosta Tivoli, dello chef Graziano Prest, una stella Michelin e un menu originale. Quando ho tempo libero, invece, mi concedo passeggiate, giri con e-mountainbike, sciate ed escursioni in motoslitta, a seconda della stagione. Dove? I miei posti del cuore sono il Lago Ghedina circondato da boschi, Le Cinque Torri con il Rifugio Averau, la Croda da Lago con la Malga Federa. Con questi panorami spettacolari, sono un uomo fortunato a vivere qui.
* Kristian Ghedina classe 1969, ex sciatore della Nazionale Azzurra negli Anni 90, con un ricco palmarès di vittorie, oggi gestisce a Cortina la scuola di sci M’Over, insieme ad altri tre campioni della “neve”.