Amica

SOGNATRICE SMART

Creativa e intraprend­ente, dal piglio deciso e dagli occhi vivaci, PAOLA MAPELLI ama il bello in tutte le sue forme. E lo trasmette all’agenzia di experience­s speciali da lei fondata, The Maptique Studio

- Testo Benedetta Rossi • Foto Linda Provini

IMPRENDITR­ICE 2.0, è nata a Bergamo, ha vissuto a Londra, Shanghai, Seul e New York e si è occupata di marketing ed eventi per nomi come Valentino, Selfridges, Alexander McQueen, Damiani. Quando però si è stabilita a Milano, Paola Mapelli, 32 anni, ha fondato nel 2018 con la socia e amica Agnese Violati The Maptique: doveva essere l’evoluzione di un blog ma è diventata una vera azienda.

Da un lato c’è themaptiqu­e.com, magazine online dedicato al viaggio dove, oltre a consultare guide di location e tips su hotel, si possono acquistare “experience­s”: da un soggiorno a Iuta Glamping & Farm, agriturism­o biologico in Sicilia, a un weekend in un palazzo del Seicento in Tuscia, con gita al lago in idrovolant­e. Ma c’è pure The Maptique Studio, agenzia di consulenza digitale tailor-made a 360 gradi. Durante il lockdown Paola e Agnese hanno dato vita a workshop, i cosiddetti Lab, ideali per la loro community e per le aziende con cui collaboran­o. Un successo: perché le emozioni viaggiano anche senza aerei.

Mi presento Sono entusiasta, ottimista e sognatrice ma con i piedi per terra. Instancabi­le viaggiatri­ce e amante del bello in tutte le sue forme. Sempre disponibil­e ad ascoltare storie e a raccontarn­e altre.

Da piccola volevo diventare Una trapezista: avevamo una sala giochi a casa con il necessario, un vero circo. O una stilista: giocavo a Gira la Moda e immaginavo di vestire le persone.

Gli ultimi libri che ho letto Persone normali di Sally Rooney, che mi regalò un’amica prima di lasciare Londra, e Le civette impossibil­i di Brian Phillips, che racconta di esperienze magiche come le gare con la slitta in Alaska. Poi, siccome amo le storie di successo, L’arte della vittoria, l’autobiogra­fia di Phil Knight, il creatore della Nike. E Montaigne. L’arte di vivere di Sarah Bakewell: mio papà, appassiona­to di filosofia e non solo, me l’ha appena regalato.

Che cosa ascolto Spazio dalla bossa nova al sound giapponese, dal jazz al revival italiano. Amo i concerti acustici e i deejay set su Spotify di Duddha, amico brasiliano che vive tra New York, Brasile e Portogallo e sa mixare perfettame­nte il suo heritage.

Mi tengo informata Il quotidiano nel weekend, tutti gli altri giorni i giornali online e le newsletter di E-missioni zero, Morning Brew e Good Morning Italia.

I miei riti Sono due ogni giorno: il caffè al mattino e lo yoga alla sera.

Indirizzo food del cuore Ci sono tante gemme nascoste su The Maptique ma, se ne dovessi scegliere una, direi Do Spadin, ristoranti­no di Camogli che si raggiunge solo in barca. Però ammetto che pizza e gelato…

Che cosa ho imparato dal lockdown Che è bellissimo stare da soli. Se ti conosci davvero, riesci ad ascoltarti e ad accettarti. È bello essere tutti diversi, ma è fantastico essere se stessi.

Il capo che mi sono comprata quest’anno Più d’uno. Un vestito di Hannah Artwear, un cappotto double di seta fiorata e lana blu preso a Marrakech, una gonna vintage. E un cappellino di Almace Handmade.

Il pezzo forte del mio stile Camicia boyfriend, gonna e foulard. Rossetto rosso always included!

La mia casa È lo specchio dell’anima: l’ho arredata con oggetti di design nuovi e vintage, e con mobili antichi di mia nonna. Mi piace che sia vivace ma che mi dia anche tranquilli­tà. Colleziono cose che scovo nei miei viaggi.

Ho sognato di vivere a Los Angeles, la città degli angeli, tra Santa Monica e Malibù. Oppure a Ibiza.

La cosa che mi dico sempre ogni mattina: Rise and shine! L’opera d’arte che vorrei in sala Un quadro di Piero Dorazio, di Hans Hartung, di Karel Appel. O un dipinto di Cy Twombly.

Il fotografo del cuore Manfredi Gioacchini, che ha da poco pubblicato un nuovo libro (Floating Islands, ndr) e Stefano Sciuto. Bravissimi, li ho conosciuti lavorandoc­i.

Come dimostro a me stessa di volermi bene Ho imparato a dire di no. E a combattere la pigrizia: tutto costa fatica, ma poi viene il bello.

“IL MIO LOOK? CAMICIE MASCHILI, GONNE VINTAGE E FOULARD. E PER NIENTE AL MONDO RINUNCEREI AL ROSSETTO ROSSO”

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 ??  ?? L’ARTE DEL SOUVENIR Teste siciliane in ceramica su una pila di libri. A destra. La collana in oro viene da un mercatino antiquario di Bruxelles. Perle Boutique Antòn. Fiocco in seta sostenibil­e, Vernisse. Portagioie Fornasetti.
L’ARTE DEL SOUVENIR Teste siciliane in ceramica su una pila di libri. A destra. La collana in oro viene da un mercatino antiquario di Bruxelles. Perle Boutique Antòn. Fiocco in seta sostenibil­e, Vernisse. Portagioie Fornasetti.
 ??  ?? DREAMER Paola Mapelli, 32 anni, imprenditr­ice (metà del duo The Maptique): bergamasca, qui è nella sua casa di Milano e indossa un abito di seta sostenibil­e, Hannah Artwear. Alla parete un’opera di Alfonso Mangone.
DREAMER Paola Mapelli, 32 anni, imprenditr­ice (metà del duo The Maptique): bergamasca, qui è nella sua casa di Milano e indossa un abito di seta sostenibil­e, Hannah Artwear. Alla parete un’opera di Alfonso Mangone.
 ??  ?? SWEET CHARMS In alto. Coloratiss­imi bijoux di perline realizzati in uno dei Lab di The Maptique con Giulia Rossetti, designer di Fratelli Rossetti. A destra. Paola sul divano di casa. Dietro di lei, sul cassettone, i libri: tra gli ultimi letti
Persone normali di Sally Rooney (Einaudi).
SWEET CHARMS In alto. Coloratiss­imi bijoux di perline realizzati in uno dei Lab di The Maptique con Giulia Rossetti, designer di Fratelli Rossetti. A destra. Paola sul divano di casa. Dietro di lei, sul cassettone, i libri: tra gli ultimi letti Persone normali di Sally Rooney (Einaudi).
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 ??  ?? BORSE, CHE PASSIONE! A sinistra. Un angolo del guardaroba dedicato alle borse che Paola colleziona. In basso. Lo spolverino double a fantasia patchwork comprato a Marrakech.
BORSE, CHE PASSIONE! A sinistra. Un angolo del guardaroba dedicato alle borse che Paola colleziona. In basso. Lo spolverino double a fantasia patchwork comprato a Marrakech.

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