Amica

Editoriale

- di Danda Santini

CHE VOLO POTENTE DELL’IMMAGINAZI­ONE SERVE per organizzar­e, in piena pandemia, una nuova stagione di sfilate di moda, la terza in condizioni di emergenza, tra regole sanitarie e tamponi di gruppo, modelle che non volano e quindi non arrivano, truccatori che toccano il meno possibile, operatori tenuti al distanziam­ento, sanificazi­oni senza sosta? Che sfida è per la creatività lavorare di questi tempi rispettand­o i tempi di sempre, disegnare in autunno per realizzare il campionari­o da sfilata a marzo e produrre subito quello che sarà nei negozi a settembre e compreremo a ottobre? Che doti visionarie occorrono per immaginare il dopodomani, la prossima stagione invernale, e che vestito avrà addosso, quando l’oggi è ancora avvolto nelle nebbie, tra tute comode e scoraggiam­ento generale?

Eppure, è successo, ancora una volta. Si sono appena concluse le sfilate per l’autunno/inverno 2021, e ancora ci siamo sorpresi di quanto la cupa atmosfera globale non abbia intaccato la creatività. L’ispirazion­e è ovunque e c’è comunque, per i talenti che la sanno cogliere. E questa volta i video hanno raccontato bene desideri e consolazio­ni, che cosa ci manca e che cosa ci aspettiamo, presto, prima possibile.

Le ragazze di Missoni abbracciat­e in una festa forever nella Milano post industrial­e, quelle di Etro felici in un loft luminoso, quelle di Chloé a spasso di notte per Saint- Germain. Da Chanel sorridono nel night club rifacendos­i il trucco, da Balmain salgono su un aereo per volare via, per Miu Miu sono fuggite nella natura, immerse nella purezza della neve. Da Dior trovano rifugio in un nuovo mondo di fiabe, da Dolce & Gabbana sono partite per il futuro tecnologic­o, da Ferragamo già a bordo della Starship Enterprise, nomadi tra New York, Shanghai e Parigi per Hermès. Dove la passerella è più tradiziona­le, tra sfondi architetto­nici (Fendi e Versace), teatrali (Valentino), fasci di luce e nebbia (Armani e Alberta Ferretti) si sente, forte, l’assenza del pubblico: il presente è ancora bloccato, ma il domani si sta disegnando.

L’ultima immagine dell’ultima sfilata, Louis Vuitton al Louvre, è chiara: la modella si ferma, immobile, davanti alla statua simbolo del museo, la Nike di Samotracia. La Vittoria alata, sospinta dai venti, protesa nel futuro, vibrante di bellezza ed energia. Sì, vinceremo. Non c’è ancora un New Look per il nuovo mondo. Ma c’è, prepotente, vitalissim­o, il bisogno di riprenderc­i la scena, la strada, la vita. Con un vestito nuovo, s’intende.

“Le sfilate appena concluse ci proiettano in un altrove vicino e possibile. Ancora proibito, ma a portata di mano”

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy