Amica

Mi manda mia figlia

- Di Letizia Rittatore Vonwiller

Se a ottobre la vedremo nella serie tv Maid, è perché è stata raccomanda­ta. Da una di famiglia. Cosa di cui l’attrice Andie MacDowell va orgogliosa. Perché? PERCHÉ LA COMPLICITÀ FEMMINILE VALE. Lo ha imparato da uno slogan che ha 50 anni. E da una domanda sbagliata sull’età delle donne HA APPENA COMPIUTO

63 anni. Non lo sveliamo noi, ce lo dice lei, e con fierezza, nel corso di questa intervista. Infischian­dosene del tabù che vuole le attrici celare l’età una volta superati gli “anta”. È anche da una cosa così che capisci perché Andie MacDowell, l’indimentic­abile protagonis­ta di film come Green Card e Quattro matrimoni e un funerale, sia stata voluta da L’Oréal Paris tra le interpreti di uno slogan che nel 2021 compie 50 anni: “Perché io valgo”. Più che un gruppo di testimonia­l, verrebbe da dire un dream team. La frase, usata per la prima volta nel 1971 per pubblicizz­are un prodotto capelli, è diventata un simbolo dell’empowermen­t femminile: tradotta in 40 lingue, è stata scandita da star del cinema, della moda e della musica del calibro di Elle Fanning, Amber Heard, Eva Longoria, Céline Dion, Helen Mirren, Jane Fonda. E, appunto, Andie, dalla Carolina del Sud. L’attrice dice di aver perso il conto delle volte in cui ha pronunciat­o il claim, da quando, a 27 anni, ha posato per la prima volta per la pubblicità di Color Riche. “Ho talmente introietta­to il concetto che l’ho trasmesso alle mie figlie. Tanto che oggi sono loro a ricordarme­lo, quando dubito di me stessa”, sottolinea. Le figlie sono Rainey, 31 anni, e Margaret, 26, avute, insieme a Justin, 34, dal primo matrimonio con l’ex modello Paul Qualley. Con una di loro, ha appena finito di girare in Canada Maid, una serie Netflix in uscita a ottobre: Andie è Paula, l’eccentrica madre di Alex, interpreta­ta da Margaret, mamma single alle prese con le difficoltà della vita. Non pensate male. Non è stata l’attrice famosa a raccomanda­re la figlia, ma viceversa. Ce lo ha detto la stessa MacDowell, per provarci come la complicità femminile nella sua famiglia sia davvero un valore.

Le donne, oggi, hanno ancora bisogno di dirsi “Perché io valgo”?

Certo, lo slogan è sempre valido. Le nostre capacità sono continuame­nte messe in discussion­e. Dobbiamo combattere per il nostro valore in ogni campo, contro il dominio dello stile patriarcal­e. In America, per esempio, non abbiamo mai visto un presidente donna. C’è molta strada da fare.

E quali sono i momenti in cui lei, personalme­nte, ha bisogno di dirsi che vale?

A volte mi capita di avere meno energie e di sentirmi giù. Per quei momenti, però, ho messo a

“LE GIOVANI ACCETTANO DI PIÙ LA DIVERSITÀ. LE MIE RAGAZZE NON USANO MAI LA PAROLA ‘GRASSA’. NON SMINUISCON­O I LORO CORPI”

punto un metodo con le mie figlie: inizio la mattina con un bicchiere d’acqua e dieci minuti di yoga, prima del caffè. Serve a “resettare” la mente. È la parte più importante della giornata: mi prendo cura di me stessa e allontano le eventuali negatività che mi aspettano.

È con lo yoga che si mantiene così in forma?

Ho cominciato a fare yoga nell’87 quando ero incinta di mio figlio e continuo a farlo. Per migliorare il mio benessere psicofisic­o mi dedico a esperienze di body-mind con tecniche di rilassamen­to ed esercizi di respirazio­ne. Per il resto, cibo sano, niente zucchero, infusi di yerba mate, che pulisce la mente ed è stimolante, soprattutt­o alle 11 del mattino. E poi, ogni giorno, qui a Los Angeles cammino per 5-6 chilometri, anche in collina.

Com’è cambiato nel tempo il rapporto con il suo corpo?

Anche se sto invecchian­do, ho imparato ad amarlo. È una scelta quotidiana. Non dobbiamo essere severe con noi stesse, ma forti, in buona salute e grate per la nostra vita.

Pensa che le giovani di oggi vivano diversamen­te la bellezza?

Su Instagram vediamo corpi di ogni forma e misura, quindi c’è più accettazio­ne per la diversità. Purtroppo, non del tutto. Basta guardare il mondo della moda. Non è logico che si giudichi una donna in base al peso o all’altezza. Ancora non si è risolto il problema dell’anoressia.

Lei riceve consigli dalle sue figlie?

Non me ne danno quanti ne vorrei. Mentre io non riesco a liberarmi fino in fondo dall’ideale irraggiung­ibile della perfezione, loro non usano mai la parola “grassa”, non sminuiscon­o mai i loro corpi.

A un certo punto ha deciso di non tingersi i capelli. Ha avuto reazioni negative?

Ho cominciato durante il periodo del lockdown. Mi sono accorta che il colore dei miei capelli non è il grigio, è l’argento brillante. Sono state le mie figlie, poi, a dirmi di tenerli e che ero fantastica. La mia, comunque, è una scelta personale. I miei capelli sono una parte importante di me e, se li tengo naturali, mi permettono di essere ancora più bella. Sì, voglio essere come un uomo, cui è permesso di invecchiar­e.

Quali sono gli ultimi tabù estetici con cui un’attrice oggi deve ancora fare i conti?

Ricordo che, compiuti 40 anni, nelle interviste mi veniva chiesto se avevo paura di non lavorare più. Quelle giornalist­e non capivano con quella domanda di sminuire anche loro stesse. Oggi, quando lo racconto alle donne della nuova generazion­e, rimangono scioccate, la ritengono una domanda inaccettab­ile.

Maid.

Ha appena ultimato la serie Com’è lavorare nel cinema ai tempi del Covid?

Abbiamo girato per sette mesi in Canada, ci facevano tamponi tre volte alla settimana ed eravamo isolati. Mi sento fortunata per aver lavorato quest’anno. Adesso, però, vorrei rilassarmi, almeno fino ad agosto, quando dovrò scegliere una delle tre proposte che mi hanno fatto.

Ha recitato sia con Rainey sia con Margaret...

Con Rainey è successo tempo fa, spero di rifarlo. Mentre è stata Margaret a suggerirmi per il ruolo in Maid e questo mi ha reso felice. È un’attrice potente. Sono orgogliosa di entrambe le mie figlie. Hanno avuto un’educazione migliore della mia. E me ne sono grate.

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 ??  ?? Vissuta in un ranch per 13 anni con i tre figli e il marito Paul Qualley, da cui è separata, Andie MacDowell si batte per la difesa del territorio: è nel consiglio della National Forest Foundation.
Vissuta in un ranch per 13 anni con i tre figli e il marito Paul Qualley, da cui è separata, Andie MacDowell si batte per la difesa del territorio: è nel consiglio della National Forest Foundation.

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