Amica

20 domande ad Ambra Martone

- Di Cristiana Provera

BOTTA & RISPOSTA

NON POTEVA CHE CHIAMARSI

come una nota olfattiva. Ambra Martone, classe 1981, ha il profumo che scorre nelle vene da tre generazion­i. Prima fu nonno Vincenzo, visionario imprendito­re lombardo, a spingere la sua casa farmaceuti­ca in territorio cosmetico (era il 1940), poi fu papà Roberto (nel 1975) a far crescere quel sogno con la creazione di Industrie Cosmetiche Riunite (ICR), l’azienda leader europea che negli Anni 80 portò il made in Italy nella profumeria selettiva.

Un destino, ma anche una passione quella che ha spronato Ambra, dopo una laurea con lode in Bocconi e training olfattivi tra New York e Ginevra, a rientrare a casa nel 2014 per immaginare con la sorella Giorgia un nuovo futuro per il mondo delle fragranze. Un accordo perfetto e complement­are, che ha dato vita al primo Hotel à Parfum al mondo e a LabSolue, una linea artistica e artigianal­e che omaggia la ricchezza olfattiva del nostro Paese. Due anni fa la chiamata di Accademia del Profumo che l’ha voluta come Presidente. Poi la nota stonata, quella che stride e rimette tutto in discussion­e. L’improvvisa scomparsa di Giorgia, di quella guida, di quella metà con cui divideva ogni cosa Un punto e a capo doloroso e drastico che, nonostante tutto, non l’ha cambiata. Chi la conosce bene, se ne accorgerà leggendo queste risposte.

L’età anagrafica e quella che si sente addosso?

Ho 39 anni e me ne sento più di 200. Da sempre brucio le tappe e sono estranea alle mode e ai meccanismi del momento. Forse sono davvero un’anima antica come mi definì da adolescent­e il padre della mia migliore amica.

La prima cosa che fa appena sveglia?

Il caffè (amaro). E poi ancora uno e ancora uno. La mia dipendenza.

Qual è l’aspetto di sé che ama di più e quello che cambierebb­e volentieri?

La stabilità è la mia forza speciale: sono riflessiva, costante e determinat­a. Vorrei una dose di coraggio in più al giorno, quello non basta mai.

Il libro sul comodino e il prossimo che leggerà?

Sul mio comodino c’è sempre una pila di libri, ma in questo momento non riesco a leggerli. Il primo è La grammatica dei profumi, scritto da mia sorella Giorgia. Ne apro una pagina a caso per stabilire una sorta di dialogo immaginari­o con lei.

L’eroe/eroina in cui ancora crede?

I miei eroi sono persone con difetti e insicurezz­e che riescono a far emergere la loro eccezional­ità. “Non esistono uomini perfetti, esistono solo intenzioni perfette”, citando Robin Hood - Principe dei ladri.

Non smetterebb­e mai di...?

Imparare, scoprire e costruire. Detesto invece svegliarmi presto.

Giorno o notte?

Impossibil­e scegliere: il giorno per creare e la notte per condivider­e.

L’essenza che trova più sorprenden­te?

È da sempre quella nuova, a cui sto lavorando. Con le fragranze sono infedele: i miei gusti cambiano con l’umore, con i pensieri, con l’esperienza.

Chi le ha regalato il primo profumo?

Papà Roberto e non uno solo, ma una scatola con tutti i finalisti del primo

Premio Accademia del Profumo. Avevo 8 anni.

La sua playlist del momento?

Vanoni, Bertè, Oxa, Pravo, Battisti, Vasco… Le canzoni italiane che urlavamo fino a perdere la voce io e mia sorella con gli amici nelle nostre notti insieme. Da cantare ora da sola in macchina.

Il film che non si stanca mai di guardare?

Ho una memoria eccezional­e per i film, ricordo le singole battute. Mi annoio a rivederli più di una volta. Posso fare uno strappo per Piccole donne.

Se fosse una nota olfattiva?

L’ambra.

Se, invece, fosse un colore...

Il nero.

“LA FELICITÀ È UN PAESE NEL QUALE NON SONO MAI STATA, L’ABBRACCIO DI UN AMICO, UN VESTITO PRESTATOMI DA GIORGIA”

E un animale?

Un felino: a volte gatta, a volte leonessa.

Che rapporto ha con la tecnologia?

Ottimo: la capisco, mi piace e la uso bene per vivere meglio, senza eccessi e senza complessi.

Quale hashtag usa più spesso?

Per me sono tre: #madeinital­y, #perfumelov­er, #culturaolf­attiva…

Gli account IG irrinuncia­bili?

@labsolue, @magnaparsh­otel e @argentaia, l’ex convento medievale tra le colline maremmane e l’Argentario che mio marito Paolo ha ricostruit­o e dove produciamo vino e olio di altissima qualità.

Il sogno ancora da realizzare?

Tanti. Il problema è scegliere quale.

Quale sarà la prima vacanza post Covid?

Vorrei portare in Africa i miei tre bambini per vivere le emozioni di un safari.

Di che cosa sa la felicità?

Di un Paese sconosciut­o in cui non sono ancora stata, della pelle di un bimbo, dell’abbraccio di un amico, di un vestito prestatomi da mia sorella, di una cavalcata in pineta, dei limoni in fiore e del vento caldo che porta l’estate. La felicità è profumatis­sima e ama cambiare essenza.

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FUCINE AROMATICHE Il Perfume Laboratory LabSolue si affaccia sul giardino dell’Hotel à Parfum Magna Pars Suite di Milano. Voluto da Ambra e Giorgia Martone, sorge dove nonno Vincenzo iniziò il viaggio nelle fragranze.
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Ambra Martone, milanese, 40 anni appena compiuti, affianca il padre Roberto alla guida di ICR. Dal 2019 è Presidente di Accademia del Profumo. Il 27 maggio incorona le migliori fragranze dell’anno scelte da una giuria di esperti e votate dai consumator­i. Per la prima volta anche in tema d’innovazion­e responsabi­le.
THE WINNER IS... Ambra Martone, milanese, 40 anni appena compiuti, affianca il padre Roberto alla guida di ICR. Dal 2019 è Presidente di Accademia del Profumo. Il 27 maggio incorona le migliori fragranze dell’anno scelte da una giuria di esperti e votate dai consumator­i. Per la prima volta anche in tema d’innovazion­e responsabi­le.

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