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Le gioie del gender

I diamanti non sono più solo i migliori amici delle ragazze. Insieme a smeraldi, zaffiri e rubini BRILLANO al collo, ai polsi e sulle mani degli uomini. Così le grandi Maison superano i confini di genere, nel segno di una nuova estetica

- di Micaela R. Tenace

Fluidità, a 360 gradi. Un passaggio senza soluzione di continuità tra maschile e femminile, travalican­do stereotipi e cavalcando l’onda inclusiva di una generazion­e di ragazze e ragazzi che non si accontenta­no di starsene incasellat­i all’interno di definizion­i superate. Ecco che, dopo le case di moda, impegnate in collezioni sempre più gender fluid e indossabil­i indifferen­temente da lei e da lui, oggi è il turno dei gioielli. Se nella storia tanti sono i periodi nei quali i monili erano appannaggi­o degli uomini - dal Re Sole inventore del rococò a Enrico VIII che aveva 234 anelli, 324 spille e collane multiple tempestate di diamanti e perline - per molto tempo sono rimasti un’esclusiva delle donne. Oggi però, non esistono più limiti dettati dall’appartenen­za sessuale, nemmeno tra i preziosi.

Così il giro di perle, il più classico tra i classici, considerat­o un po’ fané - un filo “da zia”, per intenderci - ritorna in grande spolvero soprattutt­o al collo di lui. Un fan su tutti è il cantante britannico Harry Styles, che ha fatto del suo look fluido un marchio di fabbrica, ma anche A$ap Rocky non disdegna: rapper newyorkese con precedenti penali d’ufficio, unisce un “sano” machismo del ghetto a doppi o tripli collier da fare invidia a Liz Taylor e alla sua La Peregrina (la perla che pende dal cappello di Filippo III di Spagna in un quadro di Velázquez, cadeau regalato alla star da Richard Burton il giorno di San Valentino del 1969). Anche tra gli stilisti queste preziose sfere di carbonato di calcio hanno un discreto successo. Se Giambattis­ta Valli ne ha fatto feticcio e da tempo le indossa girocollo su pullover neri come porte-bonheur dal significat­o misterioso, Marc Jacobs sceglie scenografi­ci sautoir Anni 30. Ma scordatevi il filo troppo canonico, perché il più à la page è rock. Così Mikimoto, azienda fondata nel 1893 da Kokichi Mikimoto, la prima a coltivare le perle, si unisce a Comme des Garçons, la Maison all’avanguardi­a come la sua designer Rei Kawakubo; e se la prima edizione di questa collaboraz­ione era dedicata alle donne, la seconda è decisament­e fluida.

Per dare una scossa a questi collier, Kawakubo inserisce piccole zanne, spille da balia e borchie d’argento. Una visione perfettame­nte unisex è anche quella di Francesca Amfitheatr­of, Direttrice Artistica Orologi e Gioielli di Louis Vuitton, che per la collezione

ANCHE NEL LUXURY NON CI SONO PIÙ LIMITI DI APPARTENEN­ZA SESSUALE. E QUESTI MONILI

SONO IL SIMBOLO DI UNA MODERNITÀ IN EVOLUZIONE

LV Volt trasforma le iniziali del marchio in gioielli grafici e preziosi d’oro e diamanti che - nella campagna firmata da Jean-Baptiste Mondino - scintillan­o al collo e ai polsi dell’étoile de l’Opera di Parigi Hugo Marchand, un metro e 92 di muscoli.

Nell’alta gioielleri­a, (gender)less is more. Lo ha compreso alla perfezione Claire Choisne, Direttrice Creativa di Boucheron che - pescando dagli archivi Art Déco della Maison - ha realizzato creazioni di haute joaillerie che sono perfetta eco di questa nuova fluida modernità. C’è la cravate émeraude, ispirata alle flapper girl che rubavano dal guardaroba di lui, in oro bianco e pavé di diamanti con broche removibile dai dettagli in lacca nera, onice e uno smeraldo da 8,02 carati; da portare al collo, a mo’ di cravatta oppure appuntando la spilla anche sul rever di un blazer. C’è il ruban diamants, cerchietto d’oro e pavé di diamanti a motivo gallone, indossabil­e tra i capelli, al posto della fascia sul pantalone da smoking o come choker.

Oppure il bouton émeraude, l’anello di platino e oro bianco, diamanti e smeraldo Muzo taglio cuscino da 7,43 carati perfetto sulle mani di lei o di lui. Principesc­hi i pezzi di Dolce & Gabbana Alta Gioielleri­a: tiare in oro bianco e rosa con ametiste, tanzaniti e diamanti, o con acquemarin­e milky, cromo tourmaline, zaffiri azzurri e diamanti. E poi ancora collier imperiali in oro bianco e giallo con tormaline “Rubelliti”, zaffiri blu e diamanti, bottoni tuxedo in oro giallo con zaffiri blu. Classici nell’aspetto, rivoluzion­ari nel messaggio genderless. Non da meno le creazioni della collezione Gucci Aria viste in passerella, come i septum - gli orecchini pendenti da naso - o i collier princesse sfoggiati con pullover délabré ad arte e completi doppiopett­o da uomo in carriera, una preview della collezione Hortus Deliciarum che verrà presentata a giugno. Così, Bulgari propone per lui i bracciali Serpenti di diamanti, collier B.Zero d’oro giallo e anelli con pavé. Tra i testimonia­l c’è il cantante pop cinese naturalizz­ato canadese Kris Wu, che nel privato porta alle orecchie pendenti di diamanti, girocollo di brillanti e manchette da mille e una notte. Cartier - tra i pezzi più apprezzati dall’universo maschile - annovera broche tempestate di pietre

preziose e anelli Panthère dagli occhi di smeraldo. Come veri dandy del nuovo millennio, spiccano nel contrasto di completi sartoriali e accessori incrostati di gemme. Il tutto senza tralasciar­e un’altra gioia fino ad oggi appannaggi­o del sesso femminile: l’anello di fidanzamen­to. Così, per dire: “Sì, lo voglio” ma in maniera democratic­a, per chiedere la mano di lui arriva l’engagement ring per antonomasi­a. A suggellare una promessa di matrimonio, chi meglio di Tiffany & Co. (il cui fondatore Charles inventò il Tiffany Setting, dando alla luce l’anello come noi lo concepiamo, da quest’anno anche in versione uomo)? Anelli di platino e titanio con diamanti taglio brillante e smeraldo fino a 5 carati, i modelli The Charles Tiffany Setting aggiungono un altro tassello allo smantellam­ento di antiquati stereotipi. Pietre (preziose) miliari nella lotta contro qualsiasi cliché.

 ??  ?? OLTRE IL CLASSICO Le perle di Mikimoto per il girocollo realizzato da Rei Kawakubo di Comme des Garçons. La designer giapponese ha inserito nei collier spille da balia, piccole zanne, borchie in argento.
OLTRE IL CLASSICO Le perle di Mikimoto per il girocollo realizzato da Rei Kawakubo di Comme des Garçons. La designer giapponese ha inserito nei collier spille da balia, piccole zanne, borchie in argento.
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DEDICATI ANCHE A LUI Dall’alto, in senso orario. Collier Mikimoto per Comme des Garçons. Diamanti e onice per la spilla di Cartier. Una collana della collezione Hortus Deliciarum - Gucci High Jewelry, che sarà presentata a giugno. Anelli di fidanzamen­to da uomo di Tiffany & Co. Girocollo Chevron Émeraude di Boucheron Alta Gioielleri­a. Necklace della collezione Family Affair di Dolce & Gabbana Alta Gioielleri­a.
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Rielabora le iniziali del marchio Francesca Amfitheatr­of, Direttrice Artistica Orologi e Gioielli di Louis Vuitton, per questi bracciali in oro e diamanti della collezione LV Volt. In basso. Il cantante cinese Kris Wu, brand ambassador per Bulgari.
POP ALLURE Rielabora le iniziali del marchio Francesca Amfitheatr­of, Direttrice Artistica Orologi e Gioielli di Louis Vuitton, per questi bracciali in oro e diamanti della collezione LV Volt. In basso. Il cantante cinese Kris Wu, brand ambassador per Bulgari.

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