Amica

Esercizi di evasione

Il risotto stringe un patto con pesto e gamberi. E la mente fugge dalla routine

- Testo Sara Porro • Foto Enzo Truoccolo • Food stylist Gino Fantini • Set designer Cristina Dal Ben

CHI SI È DATO ANIMA E CORPO, nel corso dei vari lockdown, ai progetti di cucina cercava all’inizio la piccola evasione dall’ordinario: un piatto in cui non si era mai cimentato o la creatività di una ricetta nuova. La cucina come intratteni­mento, insomma.

Ma la luna di miele con la panificazi­one casalinga non è durata: all’arte culinaria come svago è subentrata quella come prigione, appesantit­a dalla fatica di incombenze ripetitive e banali per mettere sulla tavola di famiglia tre pasti al giorno. Una reazione più che comprensib­ile. Da ansiosa cronica in fase di recupero (mia figlia di due anni e mezzo mi dice spesso: «Non “ti” preoccupar­ti», mentre mi dà delle pacchette di incoraggia­mento sul ginocchio, non capisco perché), vorrei però sottolinea­re le numerose occasioni che la cucina offre per praticare la mindfulnes­s. Sbucciare i piselli - e le loro gemelle malvagie: le fave, ben più ostiche - capare i fagiolini, tritare finemente una cipolla sono ripetizion­i in stile The Karate Kid: “metti la cera, togli la cera”. Alla fine, si è più vicini alla pace interiore, o quantomeno alla cena. La ricetta di queste pagine viene dal ristorante DaV Mare a Portofino (creatura dei fratelli Cerea, noti per il tristellat­o Da Vittorio in provincia di Bergamo), all’interno dell’hotel Belmond Splendido Mare, il cui nome basta già a descriverl­o perfettame­nte. Ma qui altro che mindfulnes­s, siamo in quota nirvana.

PREPARAZIO­NE

Procedere per piccoli passi. Il primo: il pesto. Frullare gli ingredient­i con un mixer e conservare al fresco. Il secondo: l’emulsione. Tagliare i pomodori, cospargerl­i di sale e lasciarli scolare in un colino per 15 o 20 minuti. Unire basilico, aglio, pepe, la parte bianca del cipollotto e tenere da parte.

Ora la bisque. Affettare gli scalogni à la julienne e rosolarli in padella con una noce di burro. Quindi, incorporar­e il timo e le teste dei gamberi, e tostare bene. A fuoco alto, sfumare con il brandy e lasciarlo evaporare. Aggiungere i pomodori tagliati, ricoprire con il brodo di pesce e cuocere per 40 minuti. Infine rimuovere le teste, passare il tutto con un frullatore a immersione e filtrare. Finalmente il risotto. Soffrigger­e la cipolla con un filo d’olio, versare il riso e farlo tostare, sfumare con il vino bianco e, una volta evaporato, unirvi il brodo (un mestolo per volta). Terminare la cottura (ci vorranno circa 18 minuti). Quindi, mantecare con il pesto e il burro.

Pulire e tagliare i gamberi, condirli con olio, sale, pepe e scorza di lime. Alla base del piatto disporre il riso, poi i crostacei insieme a poche gocce di emulsione di pomodoro. Concludere con le uova di salmone e salsare con la bisque.

FIORI E FRUTTA IN UN BIANCO BIO

Sommelleri­e eretica per questo abbinament­o da “affinità elettive”. Fresco di Masi bianco è la nuova etichetta della cantina del Valpolicel­la, che si cimenta con il vino naturale: uve biologiche, lieviti selvaggi, nessun passaggio in legno, lo stesso profumo di fiori e di frutta di stagione in un giorno di inizio estate. Perfetto calice da mare (info: masi.it).

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 ??  ?? In queste pagine. Tovaglia e tovagliolo Hue Table Stories.
Piatti Rina Menardi. Posate rifinite in rame, Mepra.
In queste pagine. Tovaglia e tovagliolo Hue Table Stories. Piatti Rina Menardi. Posate rifinite in rame, Mepra.

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