Ago, filo e… fantasia
nonna piemontese, con i sofà adornati da tulipani, peonie e pattern tipici del Bandera: ricamo che oggi decora undici preziosissime it bag Fendi in limited edition, esempio di pura creatività. «È come dipingere con l’ago», spiega Consolata Pralormo, che ha dedicato in esclusiva alle Baguette un antico motivo del suo castello; interpretato di volta in volta attraverso sfumature diverse, per rendere questi oggetti del desiderio degli unicum personalizzati (solo per il ricamo, ci vogliono sette giorni di lavorazione).
«Ogni dimora vanta disegni originali, ispirati ai propri affreschi e intarsi», ci racconta. «Dopo le guerre, nel 1700, non c’erano più denari per comprare la seta. Così le signore ricoprirono le sedie rovinate con un tessuto di cotone avorio a nido d’ape, Bandera appunto, e lo ricamarono». Da allora una tecnica d’arredo diffusissima, fiore all’occhiello dei migliori salotti e di ricche doti. Fino a quando, nel 1992, la contessa si è resa conto che non c’era più nessuno che
MODA
fosse in grado di tramandarla. «Dovevo restaurare un importante baldacchino e non trovavo né i filati, una lana sottilissima molto ritorta, né il tessuto, né le ricamatrici. Rimanevano solo i magnifici disegni su carta da lucido. Sapevo di avere tra le mani un patrimonio importante da tutelare e far rivivere».
Così ha recuperato le lane in Francia, ha fatto ripartire gli storici telai di Chieri e si è messa alla ricerca dell’unica persona ancora esperta di quest’arte. «Una donna anzianissima che ho tenuto come sotto una campana di vetro. Ha insegnato a due professioniste di ricamo ed è stata fondata la scuola: fino a oggi abbiamo avuto più di 800 allieve; sono nate altre scuole, la passione è dilagata».
NA SEDE È A TORINO, la seconda nella scenografica Orangerie del castello di Pralormo, famoso per i 100mila tulipani di tutte le sfumature possibili. «Altro progetto che porto avanti da 20 anni, fonte di ispirazione per le ricamatrici: niente di più bello che copiare dal vero». È proprio grazie al parco se perfino il principe Carlo è diventato un fan di questa tecnica. «Quattro anni fa, ha invitato 30 proprietari dei Giardini Italiani. Ognuno poteva mandare un regalo e sapendo quanto aiutasse a spese sue le vecchie botteghe artigiane inglesi, ho realizzato per lui e Camilla un cuscino. Mi ha confessato di averlo in salotto, sul sofà accanto al camino». Chiamata anche dalla Rai, ricevuta dalla signora Ciampi e da Italia Nostra, con Fendi Consolata Pralormo ha la conferma che il suo grande impegno è valso a qualcosa: il Bandera rivive. «Che sia applicato a una borsa modernissima, per me è il massimo. Ieri e oggi: il passato a fruizione del presente».
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