· Still-life Massimiliano De Biase
LOTTA ALLA CELLULITE
«la tossicità dipende dalle quantità assunte, oltre che dalle intolleranze personali: in linea di massima, la concentrazione di caffeina usata nelle creme oscilla tra l’1 e il 3 per cento, ossia da uno a tre grammi ogni 100 di prodotto. Gli integratori ne sono più ricchi: il nostro Intensive Drink, per esempio, contiene otto milligrammi per dose giornaliera. Ma se pensate che in una tazzina di espresso ce ne sono circa 80…».
Nessun problema, dunque? A scanso di equivoci, Bios Line, azienda padovana specializzata in prodotti fitoterapici per la cura e il benessere della persona, di recente ha aggiunto al suo integratore storico Ultra Pep Bruciagrassi Forte la versione Zero, che contiene solo due milligrammi di caffeina (meno di un caffè decaffeinato) ed è stato pensato proprio per chi ha qualche chilo di troppo, ma soffre anche di tiroide o ha problemi di pressione.
Ma è possibile intervenire sulla lipolisi, rinunciando del tutto alla caffeina? Chi lo fa, collocandosi dall’altra parte della barricata, dice di sì, grazie a un prezioso gruppo di ingredienti. In particolare alghe, plancton e pepe rosa. «Non ricusiamo i poteri della caffeina, ma anche noi, per il nuovo Gel Rimodellante», sottolinea ancora Trenti, «abbiamo scelto due attivi delle profondità marine, le alghe rosse Jania rubens e Polysiphonia, che aggiungono a
del pepe rosa, percorsa da Melvita. Il brand francese di cosmetici bio ne ha fatto l’attivo principe di un Balsamo-inolio riducente, dopo che test in vitro realizzati dal fornitore della materia prima (Codif ) hanno dimostrato che la potenza delle bacche rosa provenienti dall’Isola di Réunion sulla lipolisi sarebbe otto volte più efficace della caffeina. Del resto, la ricerca non si ferma. La stessa caffeina, estratta dai chicchi di caffè e da altre piante amazzoniche energizzanti come guaranà, cola, mate e tè verde, ha dimostrato di non avere solo un potere lipolitico. «Studi recenti hanno rilevato che è un antiossidante capace di contrastare i radicali liberi emessi dai raggi solari», conclude Trenti. La leggeremo presto nell’Inci, la lista degli ingredienti dei solari? Questa sarà un’altra storia.