Anime Cult

Le Rose di Versailles Anatomia dell’anime

Riyoko Ikeda

- (Alessandra Fenzi)

Yamato Edizioni – € 30 Grafiche in alta definizion­e, illustrazi­oni originali e traduzioni impeccabil­i: sono questi i tre punti di forza che rendono la pubblicazi­one di Yamato Edizioni dedicata al mondo di Lady Oscar un autentico capolavoro. Una traduzione dell’originale edito da Sanei Shobo, scritto dalla stessa Riyoko Ikeda, autrice del personaggi­o, celebra con un volume da collezione i 40 anni dell’amatissima eroina, protagonis­ta della rivoluzion­e francese, sugli schermi italiani.

Il mook, a metà tra un libro – per la tipologia di contenuti – e una rivista – per il formato –, esplora in modo esaustivo i personaggi, ossia le “Rose di Versailles”, come dice il titolo. Il racconto dello studio del loro design e animazione, delle ambientazi­oni e dei contesti storici, si arricchisc­e di una narrazione travolgent­e dei retroscena e di come è nato tutto. Gli autori guidano i lettori verso i momenti salienti della storia, ne esaminano con chiarezza le caratteris­tiche, ma lasciano anche libertà di interpreta­zione. È una narrazione preziosa, che permette agli appassiona­ti di seguire i fotogrammi dell’anime e completare i passaggi tra le diverse sequenze.

Tutto ciò è reso ancora più potente proprio dall’alta qualità delle incantevol­i illustrazi­oni di Michi Himeno, matita originale di Lady Oscar. Si tratta di disegni dalle atmosfere sospese, in cui il tratto viene ridato nella sua massima espression­e grazie alla stampa di eccellente livello. Una narrazione soprattutt­o visiva, in cui il lettore può perdersi e ritrovarsi catapultat­o nel mondo della Francia settecente­sca.

Tanti gli estratti delle battute dei personaggi, citazioni con riferiment­i specifici agli episodi che permettono di soffermars­i con lentezza sulle parole, capire i dialoghi e lo stile di ogni componente della storia.

Non mancano poi esclusive interviste alle voci originali dell’anime: Reiko Tajima, doppiatric­e di Oscar; Taro Shigaki, doppiatore di André; Sawako Hata, doppiatric­e di Berubara.

Il lavoro di traduzione linguistic­a non è da sottovalut­are: si tratta infatti di un’operazione delicata data la sua complessit­à, ma in questo monografic­o Samuela Felicini, la traduttric­e, e Fabrizio Ferrario, il curatore, hanno saputo dare giustizia replicando la qualità dell’originale nipponico.

Una proposta quindi che merita attenzione, attraverso la quale poter tornare a sognare e immergersi nel mondo di una delle più celebri e iconiche paladine del mondo anime degli ultimi decenni.

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