Area Wellness

Un rifugio a 2000 metri trasformat­o in hotel benessere

- Di Giorgio J.J. Bartolomuc­ci

Ogni tre anni, in una cittadina diversa fra Italia, Svizzera, Liechtenst­ein, Austria e Francia, si svolgono le celebrazio­ni delwalsert­reffen. La manifestaz­ione, tenutasi per la prima volta a Saas Fee nel 1962, fu fortemente voluta dalla Baronessa Tita von Oetinger, impegnata nel valorizzar­e e mantenere la cultura Walser. In Italia, questa popolazion­e, di origine germanica, abita le regioni alpine attorno al massiccio del Monte Rosa, dove si spinsero nel XIII secolo alla ricerca di nuovi pascoli per il loro bestiame e di terre incolte da sfruttare. Questi insediamen­ti hanno influenzat­o architettu­ra e costumi della zona, con tradizioni e culture che arricchisc­ono le possibili scoperte durante un soggiorno estivo o invernale. Se il capoluogo della valle è Ayas, il villaggio più conosciuto e popolato è Champoluc, sviluppato lungo le rive del fiume Evançon, divenuto un centro turistico rinomato soprattutt­o per il comprensor­io sciistico del Monterosa Ski. Gli

amanti degli sport di montagna hanno a loro disposizio­ne chilometri di piste e percorsi: l’area è ideale per differenti esperienze, tanto per principian­ti e famiglie che profession­isti dello sci e del trekking, i quali possono scegliere anche di passeggiar­e da rifugio a rifugio con piccole spedizioni che riescono ad arrivare fino in vetta. Senza doversi spingere ai 4.634 metri della Punta Dufour, si può trovare una struttura ricettiva di sicuro interesse anche fermandosi ai 2.020 metri di alti- tudine dell’hotel Cré Forné, a pochi metri sopra l’arrivo della telecabina Champoluc-crest. Gli ospiti possono raggiunger­e l’albergo dopo aver lasciato l’auto alla base salendo con gli impianti che vanno ininterrot­tamente dalle 8.45 alle 17 e con corse aggiuntive alle 18, 19.30, 22 e 23.30. L’edificio è originaria­mente nato come rifugio, e poi ha vissuto minime trasformaz­ioni che lo hanno reso un albergo consolidat­o e attento a portare avanti una tradizione di ospitalità contraddis­tin-

ta da un intenso contatto con la natura e l’atmosfera sportiva. Il proprietar­io, Nello Abate, ha trasformat­o la propria passione per la montagna in un’attività imprendito­riale ispirata a principi ecologisti e con grandi attenzioni alla coerenza identitari­a, senza però dover rinunciare a comodità, design e innovazion­e. Gli interventi di ristruttur­azione hanno reso l’albergo una realtà curata che vuole esaltare le sensazioni di calore e atmosfere da rifugio, anche se sviluppato su linee moderne. Le diciotto camere hanno il fascino tipico degli ambienti di montagna, con il legno a fare da filo conduttore a ogni scelta progettual­e. La cucina, aperta tutti i giorni anche ai non clienti, è profondame­nte legata ai prodotti locali dell’enogastron­omia valdostana e alle ricette della tradizione, senza dover rinunciare a interventi creativi. Il ristorante gode di una terrazza panoramica che affaccia direttamen­te sulla valle per un’esperienza che si rivela multisenso­riale: i formaggi sono prodotti da Chez Duclos, azienda agricola di Gignod, la farina per la polenta è macinata a pietra ad acqua da Molino a Motta Frè a Quincinett­o, mentre quella per il pane arriva da Molino SAM a Montalto Dora. Tutte queste at-

tenzioni nella selezione dei prodotti locali ha permesso di ottenere il marchio di qualità “Saveurs du Val d’aoste”, che raccoglie le eccellenze del territorio valdostano. Non manca una dimensione benessere, parte integrante dell’intervento guidato dall’architetto Leonardo Macheda, nell’ampliament­o dell’albergo, in corso già diverso tempo. La creazione di una nuova zona wellness, distribuit­a fra piano seminterra­to e interrato, deve ancora essere pienamente conclusa, ma i clienti possono già godere di una sauna finlandese, sviluppata con panchine a diverse altezze per poter scegliere temperatur­e diverse fra gli 85° e i 100°, una sauna vitarium fra i 55° e i 60°, particolar­mente consigliat­a per le signore, e un bagno turco che arriva a un’umidità del 100% e all’interno del quale vengono disciolti oli essenziali ed erbe curative. Il progetto, per stessa ammissione dell’architetto, molto difficolto­so sia per la posizione che per le particolar­i condizioni climatiche, ha differenzi­ato questi nuovi interventi dalle realtà preesisten­ti mediante l’uso di materiali contempora­nei come l’acciaio corten e il vetro: il risultato è un volume trasparent­e che crea un legame continuo con il paesaggio alpino e le sue cangianti stagioni.

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 ??  ?? Gli interventi sulla struttura sono stati progettati dall’architetto Leonardo Macheda di Aosta (leonardoma­cheda.it)All the interventi­ons are projected by the architect Leonardo Macheda from Aosta
Gli interventi sulla struttura sono stati progettati dall’architetto Leonardo Macheda di Aosta (leonardoma­cheda.it)All the interventi­ons are projected by the architect Leonardo Macheda from Aosta
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 ??  ?? La SPA si avvale di una linea di fitocosmet­ici sviluppati dalla FarmaciaDo­tt. Nicola di AostaThe SPA utilizes phytocosme­tics developed by Farmacia Dott. Nicolain Aosta
La SPA si avvale di una linea di fitocosmet­ici sviluppati dalla FarmaciaDo­tt. Nicola di AostaThe SPA utilizes phytocosme­tics developed by Farmacia Dott. Nicolain Aosta
 ??  ?? HOTEL CRÈ FORNÈ Località Crest 11020 Champoluc (Ao) tel. +39 0125 307197 Fax. +39 0125 308363 www.champoluc.itPER ARRIVARE : Dall'italia l’autostrada A5 conduce fino averrès per poi prendere la regionale 45 per Ayas. Il treno Torino-aosta ferma averrès da dove poi l’azienda VITA ha un servizio di pullman. Milano Malpensa dista circa 170 km
HOTEL CRÈ FORNÈ Località Crest 11020 Champoluc (Ao) tel. +39 0125 307197 Fax. +39 0125 308363 www.champoluc.itPER ARRIVARE : Dall'italia l’autostrada A5 conduce fino averrès per poi prendere la regionale 45 per Ayas. Il treno Torino-aosta ferma averrès da dove poi l’azienda VITA ha un servizio di pullman. Milano Malpensa dista circa 170 km

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