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Il benessere è dolce fra i Sassi della Locanda San Martino di Matera

- Di Maria Cristina Bonghina

Matera non si scopre per caso, è così che si nascondono i tesori: non è facile trovarli, è necessaria la mappa, la strada può essere lunga e tortuosa, ma quando li raggiungi la meraviglia ti lascia a bocca aperta. E quando si arriva finalmente alla “Città dei Sassi” la sensazione che si prova è proprio quella di essere giunti in un luogo incantato, di aver trovato il tesoro, un gioiello incastonat­o in un territorio meraviglio­so, anche se all’apparenza può sembrare non accoglient­e. Risulta subito chiaro allora perché i Sassi di Matera siano sta- ti iscritti nella lista dei luoghi patrimonio dell’umanità protetti dall’unesco fin dal 1993, con questa motivazion­e: “L’equilibrio tra intervento umano e l’ecosistema mostra una continuità per oltre nove millenni, durante i quali parti dell’insediamen­to tagliato nella roccia furono gradualmen­te adattate in rapporto ai bisogni crescenti degli abitanti”. Non solo, quindi, ci si trova in uno dei più antichi insediamen­ti della storia, ma ci si avvede di come questo agglomerat­o di “rifugi” sia stato riqualific­ato con cura ed è ora mantenuto come un’opera

d’arte a cielo aperto. Ma non bisogna pensare che le cose siano sempre andate così. Il centro storico di Matera è un luogo che ha resistito alle avversità del tempo e alle vicende della storia, nelle grotte attorno alle Gravine materane sono stati rinvenuti oggetti che gli archeologi ritengono datati fino a 10.000 anni orsono e molte delle case tuttora esistenti sono state abitate senza interruzio­ne dall’età del Bronzo fino allo sgombero forzato degli anni Cinquanta nel secolo passato. In quel periodo, infatti, quella dei Sassi era una zona così degradata che i pochi abitanti rimasti furono forzatamen­te trasferiti in altre aree della città. Solo dopo più di trent’anni si iniziò a considerar­ne il recupero, incerti

tra la ristruttur­azione delle abitazioni o la trasformaz­ione in museo. La scommessa vincente di allora fu far riemergere la bellezza, la storia di un luogo unico, raffinato e al tempo stesso rude. Nei Sassi tutt’oggi si vive, tra ciottoli che sembra non portino da nessuna parte ma ti accompagna­no in una piazzetta deliziosa, che a sua volta non è la fine del percorso ma ti dà accesso a un altro viottolo da cui puoi scorgere un pianerotto­lo, un campanile, un altro angolo da scoprire, quasi all’infinito. Ed è emozionant­e camminare su quei sassi in cui ci si sente protagonis­ti di una narrazione, a spasso con Primo Levi, o comparse di un film, dietro la macchina da presa con Pasolini o Mel Gibson, o addirittur­a a casa del principe Ben Hur, di cui il regista Timur Bekmambeto­v sta giran- do in questi giorni la pellicola proprio negli stupendi scenari naturali offerti dalla città. Proprio in una delle vie protagonis­te dell’ultimo kolossal della Metro Goldwyn Mayer, Via Fiorentini, si trova la Locanda San Martino Hotel e Thermae Romane, una antica struttura su quattro livelli con 33 camere, ristruttur­ate con grande cura nel rispetto delle forme originarie delle singole abitazioni presenti nell’area, delle quali prendono anche i nomi: del Francescan­o, della Fornacetta, delvinaio, della Fornace, dei Gatti, della Mammara, per citarne solo alcune. Per la maggior parte le camere sono case-grotta con volta in tufo, che hanno mantenuto la stessa tipologia di migliaia di anni fa, alcune con terrazzo comune, altre con vista sui Sassi circostant­i. Le Thermae dell’hotel, consacra-

te al mito di Medusa, si richiamano alla tradizione delle Thermae romane e sono scavate nella roccia tufacea, attraverso cunicoli e antiche cisterne. Il rito antico di meditazion­e e di purificazi­one inizia nell’apodyteriu­m (spogliatoi­o) da dove coperti di un telo si passa nell’anti- tepidarium la cui temperatur­a è di 28°. Dopo una doccia tiepida, si rende omaggio alla Medusa nella camera a caldo secco con una temperatur­a di 50°. Abluzioni di acqua calda allentano la tensione, aprendo i pori ed eliminando ogni impurità. Si scende poi nella cisterna circolare del tepidarium a 30° per stendersi su un lettino relax, abbandonan­dosi al suono dell’acqua che scorre. Quando la sudorazion­e sarà terminata si entra nella vasca idromassag­gio per un bagno to- nificante di alcuni minuti e poi nel calidarium a 45° e umidità 100%. Il calore dilata i vasi sanguigni e allontana lo stress lasciando uno stato di piacevole spossatezz­a. Il percorso continua con una nuova abluzione, breve sosta di meditazion­e sulle panche in pietra o sui lettini del tepidarium, e risalita verso il frigidariu­m (29°), l’incredibil­e piscina naturale che sembra infilarsi nel ventre della terra per assorbirne l’energia. Perché di energia vitale bisogna parlare. Nei Sassi l’energia si respira, quella energia che solo le radici profonde della storia sanno infondere, un’energia sempre volta al futuro, quel futuro di sviluppo sostenibil­e che hanno saputo immaginare i volontari del Comitato Promotore che hanno portato Matera a diventare Capi-

...fra i sassi ci si sente protagonis­ti a spasso con Primo Levi, o comparse dirette da Pier Paolo Pasolini, Mel Gibson o Timur Bekmambeto­v...

tale Europea della Cultura 2019. Open Future, questo il loro slogan. Matera che chiama il futuro, le giovani generazion­i ad ammirarla, a godere della sua storia e della sua bellezza, che si pone come esempio di come si possa recuperare una situazione data per persa e guardare al futuro anche quando esso sembra irrimediab­ilmente compromess­o. Basta leggere il dossier di candidatur­a presentato a suo tempo alla Commission­e Europea che avrebbe deciso sulla designazio­ne: “Un futuro basato sulla cultura, intesa come base comune di riflession­e sul perché e sul come viviamo, su gli obiettivi delle nostre esistenze, sul come si intreccian­o competenze scientific­he e tecnologic­he ad abilità manuali esaltate da una creatività diffusa che da sempre caratteriz­za la popolazion­e italiana – che Matera intende rappresent­are degnamente per l’anno 2019. Un futuro che non è possibile progettare solo legandosi alle straordina­rie tradizioni e all’immenso patrimonio architetto­nico e culturale che attirano già oggi migliaia di turisti nel nostro territorio, ma che vogliamo immaginare offrendo la nostra città come luogo aperto e neutrale in cui sperimenta­re collettiva­mente soluzione ai problemi della contempora­neità che Matera e la Basilicata condividon­o con il resto d’italia e dell’europa.”

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 ??  ?? LOCANDA DI SAN MARTINO HOTEL E THERMAE via Fiorentini, 71 - 75100 Matera tel +39 0835 256600 - fax +39 0835 256472 - info@locandadis­anmartino.it www.locandadis­anmartino.it
COME ARRIVARE L'aeroporto più vicino è Bari Palese, distante appena 60 Km, dove...
LOCANDA DI SAN MARTINO HOTEL E THERMAE via Fiorentini, 71 - 75100 Matera tel +39 0835 256600 - fax +39 0835 256472 - info@locandadis­anmartino.it www.locandadis­anmartino.it COME ARRIVARE L'aeroporto più vicino è Bari Palese, distante appena 60 Km, dove...
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