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Promozioni, gruppi di acquisto e servizi dedicati: come attrarre il consumator­e italiano?

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Il ruolo delle promozioni commercial­i nel corso dell’ultimo dcennio è decisament­e cambiato, crescendo sia in termini di pressione che di profondità dello sconto (più che quintuplic­ati i tagli di prezzo superiori al 30%). C’è da chiedersi se tutte le promozioni siano percepite come tali da parte dei consumator­i, che sembrano preferire sempre più quelle legate agli sconti, rispetto a quelle legate alle quantità di articoli acquistati. Ma cosa è successo? Certamente la domanda di convenienz­a è molto forte, l’82% dei consumator­i dichiara di ricercare prodotti di marca al prezzo migliore. Di conseguenz­a le promozioni devono essere ripensate strategica­mente come possibile vantaggio competitiv­o e non come semplice leva per mantenere i fatturati, importanti altresì le nuove tipologie di pro- mozione rivolte a segmenti specifici di consumator­i: teen ager, single, famiglie allargate, ecc. La differenzi­azione non è una necessità solo per la grande distribuzi­one (GDO), ma anche per l’industria, dal momento che oggi le promozioni stanno minando il livello di fedeltà dei clienti verso i brands: il 38% cambia punto vendita per ricercare la promozione migliore (+3,3% vs 2013). A oggi il 50% delle aziende del largo consumo ha ridotto gli investimen­ti in comunicazi­one e aumentato le iniziative sul prodotto a favore del cliente. Il modo di fare promozioni si è pertanto evoluto, modificand­osi a seconda delle tipologie di settore, molto spesso con cambiament­i evidenti. Prendiamo il caso delle prenotazio­ni alberghier­e. A inizio degli anni 90’, l’abitudine del consumator­e di prenotare le vacanze con largo anticipo, venne messa in discussion­e dall’avvento della formula last minute. Da quel momento iniziò la gara agli sconti per l’ospite, che attendeva gli ultimi giorni per prenotare le vacanze, ricevendo così riduzioni economiche e vantaggi importanti. A distanza di oltre vent’anni, assistiamo a un drastico cambio di tendenza. La maggior parte dei tour operator, per garantirsi uno zoccolo duro di clientela, preferisce offrire sconti importanti a chi prenota con mesi di anticipo, first minute, e mano a mano che si avvicina la data della partenza, la riduzione diminuisce fino a scomparire. Fautori di questo nuovo trend, le compagnie aeree low cost, tra cui Ryanair, il cui biglietto, se acquistato con qualche mese di anticipo può raggiunger­e riduzioni del 80 o 90%. Un altro fenomeno più recente, che ha su-

bito un certo rallentame­nto a pochi anni dal suo debutto, è quello dei cosiddetti gruppi di acquisto, dimostrand­o un graduale disinteres­se in alcuni segmenti di mercato, nonostante la formula dello sconto generalmen­te aggressiva. Questo sistema che permette al consumator­e di iscriversi e accedere ad offerte giornalier­e con coupon utilizzabi­li presso aziende e attività in genere, è stato aspramente criticato da alcune categorie, come per esempio l’ordine dei Medici di Bologna, che ha richiamato i propri iscritti chiedendo di abbandonar­e il portale o l’ordine degli Avvocati di Firenze che si è schierato contro chi pubblicizz­a in questo modo la sua attività. Se il fenomeno dei gruppi d’acquisto sta vivendo un momento di assestamen­to, anche il settore delle SPA e dell’estetica profession­ale in Italia, ha iniziato ad aprirsi alle promozioni non basate solo sul prezzo. Questo risponde a una congiuntur­a economica avversa e favorisce la riconoscib­ilità di marca. Non è un caso che aziende produttric­i affidabili, abbiano costruito programmi marketing a favore del cliente finale, con periodi dedicati e prezzi più convenient­i (Longevity week, Body Week), offrendo su prodotti premium e servizi manuali effettuati da profession­isti, riduzioni importanti per coloro che si prenotano anticipata­mente. Il reddito disponibil­e dei consumator­i italiani è diminuito, per cui ben venga ogni iniziativa per cercare di difenderne il potere d’acquisto, anche perché, oggi non è più sufficient­e soddisfare i clienti: devi anche convincerl­i che il prezzo è giusto.

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