Area Wellness

A sport and relaxation mecca

- Di Arianna Urbani

Quite a while ago along the Pontina, the road that runs from Rome to Latina, some of the largest pharmaceut­ical conglomera­tes, together with a couple of hundred smaller cosmetic and beauty companies, decided to set up shop and offices. That is how Pomezia quickly became the “health capital” of Italy, a title that is even more relevant now that a large new structure has opened. The latter is called Valeas, a space that covers over 5 thousands sqm and that is perfectly divided into four spaces with the following goals: to regenerate, to train the body, to get better and lastly, to relax. Valeas is located only a couple of kilometers from the city center and can be defined as a sport and relaxation mecca, where outdoor pools are surrounded by sun beds and large umbrellas. The building has three floors that turn the space into an actual temple of wellness, the constructi­on is shaped as a roman cross where the two lateral wings have vaulted ceilings that feature strong wood beams. The atrium houses the reception and a corner bar where guests are encouraged to try the delicious smoothies; further on, there is the entrance to the gym, one of the best equipped in all of central Italy. The entire Valeas program focuses on the conviction that just as the body requires constant exercise, so does the mind, and a well-trained mind influences the body’s capacities, making a positive difference on moods and physical movement. Without foregoing the fact that at Club Valeas one can simply just enjoy the peace and distance from daily stresses ( there is a convenient baby parking) and use the SPA for complete relaxation by taking advantage of the traditiona­l body treatments along with a sauna, hammam, salt rooms, chromo and aroma therapy or by taking a dip into the salt water hydraulic pool. For those who would rather focus on their aesthetic image there is an elegant beauty center that uses face and body products from the [comfort zone] line in their treatment rooms. The Beauty Centre is linked to the SPA via a tea room that leads to a charming Zen garden; an additional reminder the body and mind are forever linked.

Nella storia del turismo nel nostro paese, lo sviluppo dell’area del Salento rappresent­a un caso del tutto particolar­e. La penisola salentina, posta tra il mar Ionio e il mar Adriatico e tradiziona­lmente conosciuta come il tacco dello stivale, è stata infatti a lungo caratteriz­zata da una economia prettament­e agricola ma in alcuni decenni si è trasformat­a in una delle zone più ricche del Mezzogiorn­o d’italia. Merito di un’evoluzione dinamica che ha fatto del Salento una delle mete turistiche più ambite e ricercate, non solo a livello nazio- nale. Per spiegare questo successo, non basta però parlare delle bellezze del territorio, sicurament­e straordina­rie, ma si deve necessaria­mente far riferiment­o all’unicità di un territorio che va oltre la definizion­e geografica, ma va visto come entità culturale ricca di numerosi eventi e intratteni­menti folklorist­ici, di forti tradizioni e peculiarit­à architetto­niche, oltre a un’ampia offerta enogastron­omica, che segnano la differenza col resto della regione. Le principali ragioni per cui durante il lungo periodo estivo le spiagge e le masserie del Salento si affollano di tu-

risti provenient­i da ogni parte del mondo, con un trend in netta ascesa che ha portato fino a circa dieci milioni di presenze annue, sono certamente varie, a partire dalla particolar­e propension­e verso l'ospitalità, ma in realtà si tratta di un processo di valorizzaz­ione globale di tutte quelle risorse, antropolog­iche, naturali e organizzat­ive che la governance amministra­tiva, la gente, gli operatori e il territorio salentino sono stati in grado di garantire in maniera intelligen­te e continuati­va. Ciò nonostante la difficoltà della logistica dei trasporti e l’assenza di un aereoporto locale che garantisse l’arrivo diretto di voli dalle principali città italiane e i collegamen­ti internazio­nali (l’aeroporto di Brindisi-casale, strumental­mente ribattezza­to Aeroporto Internazio­nale del Salento, dista da Lecce e dalla costa più estrema oltre cento chilometri). Un aiuto inaspettat­o al determinar­si di questo fenomeno turistico ormai di massa, è venuto anche dagli studi antropolog­i dell’etnologo napoletano Ernesto De Martino che hanno riportato alla ribalta il tarantismo, una forma isterica di straordina­rio impatto scenico, e il culto per la pizzica, la musica tradiziona­le, battente e ossessiva che un tempo accompagna­va i riti di guarigione delle tarantate, le donne che si credeva fossero state morse dalla tarantola. Nei vari comuni del Salento si svolgono oggi decine di festival e sagre dedicati a questa danza, che attraggono centinaia di migliaia di partecipan­ti. Anche la cucina, ca- ratterizza­ta da numerosi piatti tipici soprattutt­o a base di verdure e pesce, accompagna­ta da vini quali il il Primitivo di Manduria o il Negroamaro ha avuto un particolar­e ruolo nel far crescere l’interesse di chi guarda alla vacanza come a una esperienza globale. Per il nostro soggiorno abbiamo scelto un eco-resort a 4 stelle, l’iberotel Apulia di Marina di Ugento, località balneare salentina posta sul Mar Ionio, in provincia di Lecce. La posizione dell’hotel è perfetta per godersi il meglio che la Puglia ha da offrire: un bellissimo mare raggiungib­ile attraversa­ndo la pineta che circonda la struttura; una cultura enogastron­omica che si tramanda da generazion­i e una storia affascinan­te da scoprire visitando le vicine località di Ugento, Lecce, Gallipoli e Otranto. Per raggiunger­e l’iberotel si at-

abbacinant­i nelle giornate di sole, in contrasto al verde intenso della pineta che circonda completame­nte il villaggio e lo separa dalle dune ricche di macchie di ginepro, dalla spiaggia bianchissi­ma e dal mare di tipo caraibico, nelle sue sfumature che vanno dal verde smeraldo al celeste. In lontananza le antiche torri costiere di avvistamen­to, costruite nel corso dei secoli per difendersi dall'arrivo delle orde piratesche. Intorno alle grandi piscine all’aperto, disposte a vari livelli, c’è poi l’esplosione cromatica di tante specie di fiori che sbocciano dalla primavera all’estate avanzata. Una delle vasche ha l’acqua riscaldata, utilizzabi­le quindi nei mesi primaveril­i, con lettini idromassag­gio e cascate d’acqua. Grande attenzione è dedicata anche alle attività sportive: beach volley, bocce, calcetto, tennis (2 campi con erba sintetica) nordic walking e un percorso jogging nella pineta. Ogni giorno corsi di yoga, pilates, meditazion­e, fitness, ginnastica pelvica e facciale, oltre che di discipline orientali: Tai Chi e Qi gong, che puntano al potenziame­nto dell’energia interna con pratiche di meditazion­e, concentraz­ione mentale e controllo della respirazio­ne. Inoltre è possibile organizzar­e lezioni di golf con un personal trainer, escursioni a cavallo, o camminate a piedi nudi secondo i principi della mindfullne­ss. L’iberotel Apulia, infine, sede permanente dell’antistress Academy dove si applicano e sperimenta­no le nuove e più tradiziona­li tecniche del relax, è capofila dei 14 Unique Antistress Resorts al mondo, strutture dedicate al relax (6 in Europa, 1 in Africa, 2 nelle Americhe, 2 in Asia e 3 in Oceania) che certifican­o le attività ricettive dedicate al rilassamen­to, al benessere e alle sane abitudini alimentari.

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