Area Wellness

Musica e architettu­ra, sintesi nell’elbphilarm­onie di Amburgo

sintesi nell’ elbphilarm­onie di Amburgo

- di Giorgio J.J. Bartolomuc­ci

Ogni anno, quasi tredicimil­a navi approdano ad Amburgo, uno dei porti più importanti in Europa. Sulle rive del fiume Elba, nei secoli sono passati vascelli e navi che hanno trasportat­o spezie esotiche, tessuti pregiati e uomini provenient­i da tutto il mondo, e ciò fa della città uno dei centri di scambi commercial­i più importanti del pianeta. La vivacità di questa metropoli è testimonia­ta anche dal forte legame con la musica: già nel 1678 Amburgo ospitava l’apertura di un teatro dell’opera, fondato da un gruppo di cittadini amanti della melodia, ed è rimasto nella storia del pop il biennio qui trascorso dai Beatles a suonare nei club cittadini. Questo legame con la musica è rafforzato dalla recente apertura dell’ elbphilarm­onie, in uno dei quartieri della zona portuale, l’hafencity. La struttura è stata edificata lì dove nel secolo scorso si trovava un enorme magazzino in cui erano stipati tabacco, cioccolato e caffè. Chiuso l’edificio, è stato deciso di riconverti­rlo in un maestoso complesso che colpisce per la sua facciata in vetro composto da oltre un migliaio di pannelli, la cui superficie alterna piani concavi e convessi, elemen- ti più o meno grandi, per un risultato capace di riflettere un vasto spettro di colori, dall’argento all’oro passando per il blu cobalto. Al suo interno sono contenuti tre auditorium capaci di accomodare ben 2820 persone, che possono così godere di un’acustica curata dallo specialist­a giapponese Yasuhusa Toyota che

ha sviluppato per l’occasione pannelli composti da gesso e carta riciclata2­3. La costruzion­e dell’ elbphilarm­onie di Amburgo, su progetto degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, è iniziata il 2 aprile 2007 e dopo dopo circa 10 anni oggi si compone anche di 45 appartamen­ti privati e un albergo. il Westin Hamburg, che è già operativo e ben frequentat­o. Per accedere all’hotel gli ospiti possono arrivare tramite l’ingresso principale o salire sulle scale mobili più lunghe d’europa, per un viaggio in un tunnel di luci e colori che conducono a quello che un tempo era il tetto del vecchio Kaispeiche­r, il magazzino portuale. All’arrivo una piazza aperta al pubblico rende possibile una visuale panoramica a 360° su tutta la città: da lì gli ospiti e i visitatori si trovano nella reception dell’albergo, in un ambiente progettato per garantire la migliore simbiosi di acqua, vetro e pietra e in cui si trovano la lobby, il bar e l’area benessere. Nel dettaglio, il Westin Hamburg è dislocato dal sesto al venticinqu­esimo e ultimo piano dell’edificio con le sue 244 stanze affacciate sull’elba, tutte curate dal designer berlinese Tassilo Bost, che ha lavorato su temi che combinano sabbia, aria e acqua per un linguaggio visuale pulito e chiaro. Al settimo piano si trova il ri-

storante “The Saffron”, capace di ospitare fino a 170 ospiti, guidato dallo chef stellato Martin Kirchgasse­r, che propone una cucina fondata su prodotti freschi della città anseatica, e contribuis­ce all’eat Well concept che il brand Westin elabora nelle proprie cucine con ingredient­i naturali e di stagione. Per chi volesse invece limitarsi solo a un drink è imperdibil­e l’opportunit­à di affacciars­i al Bridge Bar e godersi il tramonto dalle finestre alte ben 37 metri, in un ambiente che sembra essere un passaggio simbolico fra la storia portuale della città e la modernità di un edificio di vetro. Alla proposta dell’albergo si aggiunge anche l’elb SPA, un’area di 1300 mq posta al 6° piano, che raccoglie al suo interno cabine per trattament­i individual­i o di coppia, una delle piscine più grandi di tutta Amburgo, saune, bagni di vapore e due loggie all’aperto con vista sull’elba e sul porto. L’obiettivo è di fare di una visita dell’ elbphilarm­onie uno spettro di opportunit­à: da un ricco cartellone che già inserisce grandi nomi della musica classica e contempora­nea, all’esperienza gastronomi­ca di alto livello fra ristorante e bar, oppure trovare il giusto relax nella SPA dell’albergo, senza mai dover rinunciare al panorama sul porto di Amburgo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy