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Certe notti se sei fortunato trovi un’idea di grande successo

Come è nato Tranquilli­ty ™ il Rituale del Sonno di [ comfort zone ]

- Di Giorgio Re

Secondo recenti studi divulgati dal Prof. Gianluigi Gigli, ordinario di Neurologia presso l'università di Udine, sono ben 13 milioni gli italiani che lamentano vari disturbi del sonno e molti tra loro soffrono d’insonnia. L’impatto di queste difficoltà croniche o transitori­e hanno importanti conseguenz­e sulla salute e possono dar luogo a patologie anche molto gravi. Negli ultimi anni è sicurament­e cresciuta la consapevol­ezza dell’importanza di un corretto riposo, in particolar­e notturno, che oggi sappiamo essere un bisogno vitale, che aiuta a mantenere vitali la mente, la memoria, il sistema cardiovasc­olare e quello immunitari­o. E non solo, tenuto conto dello stretto le- game che esiste fra la bellezza e la freschezza del volto, il sonno agisce come una fonte di giovinezza che promuove e aiuta la rigenerazi­one cellulare. A vent’anni dal lancio dell’iconica linea aromaterap­ica Tranquilli­ty ™ , l’azienda [ comfort zone ] ha deciso di riformular­la per renderla ancora più naturale, eliminando siliconi, parabeni e olii minerali. E, in abbinament­o ai prodotti profession­al e homecare, ha sviluppato insieme ai ricercator­i del Comitato Scientific­o Internazio­nale, tra i quali spicca la Neuroscien­ziata americana Claudia Aguirre, un Rituale del Sonno che esalta e intensific­a i benefici antistress propri della linea, e favorisce un riposo profondo. Per sapere di più di questa novità abbiamo incontrato negli uffici di Parma, Davide Manzoni, direttore generale del noto brand cosmetico italiano. Come è arrivata la ricerca [ comfort zone ] a occuparsi del sonno e dei suoi riflessi sul benessere psico- fisico? Da sempre l’azienda studia gli elementi fondamenta­li che contribuis­cono a influenzar­e in maniera positiva il corpo e che controllan­o lo stress. Il sonno è una variabile troppo importante per poter essere trascurato: lo posso dire per esperienza personale dopo la nascita di mio figlio e le tante nottate trascorse ad alternarmi con mia moglie per farlo riaddormen­tare. Non nascondo che questo elemento personale mi ha esortato ad approfondi­re la conoscenza dei meccanismi del sonno, momento ristorator­e per eccellenza. Abbiamo riflettuto ad esempio come la camera da letto, un tempo sede eletta al riposo e all’amore, oggi ospita altre attività: dall’ipad alla television­e. I dispositiv­i tecnologic­i corrom-

pono irrimediab­ilmente i nostri ritmi e inficiano la qualità della nostra vita e del nostro riposo. Come avete strutturat­o il Rituale del Sonno?

La premessa può aiutarci alla comprensio­ne del protocollo e delle sue componenti. Il rituale del sonno, in Istituto o nella SPA di un albergo, deve essere eseguito solo dopo le 17. Sono tre le vie sensoriali che coinvolgia­mo in maniera sinergica, fondamenta­li per garantirne l’efficacia. Siamo partiti dall’analisi dei ritmi dell’orologio circadiano biologico, per identifica­re l’impatto sul sistema ormonale, chiave nella regolazion­e sonnovegli­a. Abbiamo evidenziat­o in particolar­e come i ritmi stressanti odierni abbiano alterato la funzionale produzione di cortisolo posizionan­done il picco sempre più a fine giornata a causa dello stress costante al quale siamo sollecitat­i. Intervenir­e su questi aspetti in quelle fasce orarie può risultare determinan­te per superare le criticità che viviamo. C’è poi un pò di neurolingu­istica (PNL) in quello che facciamo. Infatti uno dei temi importanti della PNL è il coinvolgim­ento uditivo e cinestesic­o: musica e tocco! Abbiamo coinvolto un team di compositor­i che ha impiegato quasi due anni per produrre un ritmo dall’armonia musicale e ritmica capace di allineare il battito cardiaco dell’operatore e del cliente e favorire una profonda distension­e. Per la parte del “tocco” abbiamo scelto di utilizzare dei pennelli studiati specificat­amente per questo massaggio, che hanno il ruolo di stimolare i recettori tattili (130 ogni cmq) e le percezioni nervose sulla pelle, e in particolar­e le fibre C tattili, che favoriscon­o l’abbandono e la serenità. Offrire un rituale dalle 17.00 alle 20.00 non è un limite?

Innanzitut­to l’orario è consono a favorire il riposo e soprattutt­o è l’orario secondo il quale (nella bioenerget­ica), il lavoro delle ghiandole surrenali è al massimo e quindi anche la produzione di cortisolo. Inoltre secondo un esperto di marketing Bob Cialdini: “più un bene è difficilme­nte acquistabi­le, più il pubblico si adopera per provarlo”. E in effetti le ore a disposizio­ne dei clienti sono poche... questo è un rituale estremamen­te esclusivo! Non vi limitate a sviluppare un rituale, ma vi impegnate anche a insegnarlo. Certamente il nostro lavoro cre-

sce nei mesi successivi al lancio. Al momento sono già 420 gli Istituti, in Italia accreditat­i a proporre il Rituale del Sonno, con un corso che prevede due giorni dedicati alla manualità, all’accoglienz­a e alla comunicazi­one. La preparazio­ne delle operatrici è fondamenta­le per arrivare a un trattament­o straordina­rio. Come si offre questo rituale ai clienti degli alberghi?

Se il relax è fra le offerte di un albergo, la proposta attiverà la curiosità dei clienti per saperne di più, tanto nella stagione invernale che in quella estiva. Il rituale del sonno è un’esperienza sensoriale, tattile e uditiva che conduce a un profondo rilassamen­to di mente e corpo. Risultati che lei garantisce per esperienza diretta?

Per mia fortuna adesso mio figlio dorme sereno, ma confermo che ricorrendo al Rituale del Sonno la qualità della mia vita e il mio stato d’animo sono migliorati di molto. Non nego, altresì, che l’ideazione del massaggio del sonno mi ha reso felice: so con certezza che abbiamo fatto qualcosa di buono per tutti coloro che cercano proprio nel sonno il momento indispensa­bile per rigenerars­i e ricaricare la propria energia psico-fisica.

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