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Bellezza ed eccellenza come motori dello sviluppo

Il Presidente dell’accademia di Belle Arti di Frosinone promuove il territorio

- Di Danilo Panicali

Ameno di un’ora di viaggio sull’autostrada verso Napoli si entra in un territorio i cui confini geografici non sono mai stati ufficializ­zati. Si tratta della Ciociaria, la parte più meridional­e della regione Lazio, il cui nome deriva da un tipo di calzature tradiziona­li, le ciocie, una volta utilizzate dai contadini e dai briganti. Erroneamen­te, si tende a limitare questa zona, rinomata per tante attrattive storiche e naturalist­iche, alla sola provincia di Frosinone ma in realtà una virtuale identità geografica la farebbe estendere anche verso i castelli romani e alcuni centri della provincia di Latina. Da anni ci si interroga su come stimolare il turismo attraverso strategie di marketing territoria­le, creando una stretta sinergia e complement­arità fra le bellezze artistiche di città come Anagni, Arpi- no, importanti Certose e Abbazie, la natura di diversi parchi nazionali, l’esplorazio­ne delle grotte di Pastena e Collepardo, con le tradizioni e il folklore delle tante sagre che si svolgono durante l’anno, una enogastron­omia locale semplice, basata sui prodotti coltivati localmente, come ortaggi, cereali, vigne e uliveti, e un artigianat­o artistico ancora molto vivace. “Senza cultura non c’è sviluppo. I punti da cui partire quindi – ci dice Ennio De Vellis, noto imprendito­re locale che l’anno scorso è stato nominato dal Ministero dell’istruzione, Presidente dell’accademia di Belle Arti di Frosinone – sono principalm­ente la Bellezza e l’eccellenza, che devono diventare il fulcro su cui basare un marketing territoria­le moderno e funzionale. Il turismo nazionale e internazio­nale va alla ricerca dei luoghi d’arte o degli eventi culturali. I dati un terzo dei turisti viaggia per desiderio

di vedere località ricche di patrimonio artistico e che l’arte è una fra le motivazion­i principali di viaggio e, rispetto al passato, il turista oggi si muove spinto più dalla motivazion­e che dalla destinazio­ne. Noi abbiamo la fortuna di vivere in un territorio che oltre a bellezze naturalist­iche può offrire un vasto campionari­o di siti archeologi­ci o artistici, che molti ci invidiano e pochi conoscono a fondo.” Che ruolo può svolgere l’accademia da lei presieduta? “Il nostro compito istituzion­ale è di lavorare con i giovani cui offriamo una formazione in cinque aree tradiziona­li - Pittura, Scultura, Decorazion­e, Scenografi­a e Grafica d’arte ma anche alcuni corsi sperimenta­li di Media Art, Fashion Design e Graphic Design, Illustrazi­one, Editoria d’arte e Eventi artistici e culturali. Recentemen­te abbiamo attivato anche un insegnamen­to sull’arte Sacra, e in questo la Ciociara ha molto da insegnare e tanti luoghi da visitare come Casamari, Trisulti, Montecassi­no. Vogliamo rappresent­are un ponte con il mondo del lavoro ma anche gli organizzat­ori di attività e di eventi culturali che promuovano e contribuis­cano allo sviluppo culturale e turistico di tutto il basso Lazio e non solo” Fondata nel 1973, l’accademia di Belle Arti di Frosinone ha sede nel suggestivo palazzo Pietro Tiravanti, dove si trova anche il prestigios­o MACA (Museo di Arte Contempora­nea dell’accademia), ed è un polo culturale in continua espansione, impegnato a sviluppare il potenziale creativo dei giovani allievi con corsi di livello universita­rio volti alla ricerca di espression­i artistiche contempora­nee, in linea con gli strumenti usuali del sapere ma molto attenta anche alle nuove tecnologie. “La società di oggi – continua il Presidente De Vellis - richiede profession­alità capaci di coniugare la tradizione con le tendenze più innovative al fine di cogliere opportunit­à e creare interessan­ti sbocchi lavorativi nei più differenti settori profession­ali e artistici. L’accademia si sta aprendo al resto del mondo: qual è la vostra strategia? Il nostro processo di internazio­nalizzazio­ne inizia nel 2007, ll circuito Erasmus ha fatto arrivare nella nostra città studenti e docenti da paesi quali Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Slovacchia, Turchia. Abbiamo anche molti cinesi, ma non ci basta, da alcuni mesi stiamo ospi- tando le visite di importanti ambasciato­ri, dal Sudafrica, dall’egitto, dal Pakistan, con cui abbiamo siglato accordi di cooperazio­ne culturale, che speriamo potranno dar inizio a collaboraz­ioni anche in settori produttivi a vantaggio di piccole e medie imprese, anche artigianal­i, del nostro territorio. Aiuteranno anche il turismo? Ne sono certo. Non si può ignorare l’esigenza della formazione di nuove figure in grado di proporre al mercato un’offerta culturale integrata, in cui l’arte sacra, ma anche il food design e i percorsi museali s’integrino nella cultura dell’accoglienz­a e dell’ospitalità. La bellezza e la qualità come punti di partenza…

Indubbiame­nte. L’eccellenza dei prodotti tipici, la ricchezza e la bellezza dei luoghi, dell’artigianat­o artistico come volano per uno sviluppo turistico innovativo basato sulla valorizzaz­ione e sulla fruizione sostenibil­e del territorio. Dostoevski­j, diceva che solo la Bellezza salverà il mondo”.

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In apertura la Galleria del Museo di Arte Contemoran­ea dell’accademia A destra: il presidente Ennio De Vellis con l’ambasciato­re dell’egitto, S.E. Sig. Amr Mostafa Kamal Helmy
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 ??  ?? La delegazion­e del Pakistan guidata dall’ambasciato­re S.E. Sig. Nadeem Riyaz incontra il Presidente De Vellis e il direttore dell’accademia, Prof. Pieruigi Fiorletta
La delegazion­e del Pakistan guidata dall’ambasciato­re S.E. Sig. Nadeem Riyaz incontra il Presidente De Vellis e il direttore dell’accademia, Prof. Pieruigi Fiorletta

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