Birra passione ed eleganza nel vecchio Monastero di Seefeld
La storia è ricca di date più o meno studiate a scuola. Correva l’anno 1516 quando Carlo V, a soli sedici anni, fu proclamato Re di Spagna, Thomas More dava alle stampe L’utopia, il suo lavoro più celebre, e a Venezia sorgeva il primo ghetto in Italia per costringere la residenza coatta degli ebrei. Sempre in quell’anno, Massimiliano I d’asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, passando per il Tirolo, in Austria, stabilì la fondazione di un monastero a Seefeld, per offrire rifugio a tutti coloro che arrivavano nella piccola cittadina per visitare la Reliquia dell’ostia macchiata di Sangue. Val la pena ricordare l’episodio avvenuto 130 anni prima, quando un arrogante nobile locale Oswald Milser pretese durante la Messa del Giovedì Santo di ricevere l’ostia Magna, come quella del sacerdote celebrante: nel momento in cui stava per essere comunicato, la terra tremò e Oswald per non cadere si aggrappò all’altare, costringendo il sacerdote a ritrarre l’ostia dalla sua bocca per scoprire che aveva cominciato a stillare sangue. I lavori per la costruzione del monastero durarono più di 100 anni e per-
misero ai monaci di valorizzare l’edificio sia per ospitare i viandanti che per produrre un’apprezzata birra. Alla fine del diciannovesimo secolo, la famiglia Seyrling ne acquisì la proprietà per trasformarlo in un grande albergo. Dopo sei generazioni, oggi, il Klosterbrau è un affermato cinque stelle che ospita i turisti che ancora frequentano questa graziosa cittadina distante solo 20 chilometri da Innsbruck. Il fascino di Seefeld non è più solo circoscritto alla chiesa di Sant’osvaldo, ma per tutto l’anno il paese accoglie un importante numero di turisti che apprezzano la ricca offerta sportiva, la vivace isola pedonale e la raffinata proposta gastronomica. Il comprensorio sciistico garantisce piena soddisfazione per chi cerca piste abbordabili da principianti e famiglie, ma rappresenta un’eccellenza a livello mondiale per quel che riguarda lo sci di fondo, con oltre 200 chilometri di pista a disposizione degli appassionati: nel 2019
i Mondiali di sci nordico faranno tappa a Seefeeld a testimonianza della qualità degli impianti. D’estate, inoltre, le piste si trasformano in sentieri per escursioni e passeggiate alla portata di un pubblico variegato, ma comunque interessato in una totale immersione nei boschi circostanti la cittadina. Un ricco programma di attività può essere peraltro ispirato dal personale dell’albergo, che si impegna a tutto tondo per garantire una permanenza unica e disegnata su misura del cliente: Younique è la filosofia ricet
® tiva che viene usata dalla famiglia Seyrling, guidata da Alois e le sue sorelle, nel gestire i dieci mesi di attività ( l’hotel chiude ad aprile e maggio) del Klosterbrau. Fondata su cinque elementi essa punta a comunicare la passione spesa in ogni dettaglio, la cura degli arredi fra elementi moderni e tradizionali, il gusto nel proporre produttori e fornitori locali
selezionati con attenzione, la sorpresa di momenti speciali pensati per ogni esigenza e il piacere nel garantire una proposta wellness sviluppata all’interno di 3.500 mq di SPA. L’ingresso in albergo conduce l’ospite in una dimensione protetta, quasi come una fiaba senza tempo, in cui archi a volta in pietra si fondono con elementi di design, la birra direttamente prodotta dall’albergo è servita in uno d egli otto ristoranti a disposizione, la cantina raccoglie le migliori etichette in uno spazio unico per l’intervento di recupero fatto e le stanze sono pensate per un riposo ristoratore, fra silenzio e vista sulle montagne. L’area benessere dell’albergo è dotata di tutti gli elementi per soddisfare la ricerca del relax, con due piscine fra interno ed esterno, sedute e poltrone dove poter riposare con serenità, e un’area umida naturista per soli adulti che propone il lusso di una sauna di legno intagliata a mano e una piccola cripta che conserva il vezzo di un pozzo di birra che non si esaurisce mai. Come è sempre più comune, durante il pomeriggio l’aufgussmeiter accompagna gli ospiti in un viaggio nel vapore caldo misto a oli essenziali: in quei momenti di caldo e annebbiamento vi chiederete se non si tratti di uno dei monaci rimasti a proteggere il proprio monastero e le tradizioni più antiche.