Tradizione e modernità nel Mandarin Oriental Munich
e vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi: la frase pronunciata da Tancredi allo zio Fabrizio, nelle pagine del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, è una delle battute più celebri e usate per raccontare il confronto fra vecchio e nuovo, modernità e tradizione. Il suo significato può essere però ritenuto valido ovunque anche a Monaco di Baviera, quando muovendosi fra Marienplatz e il Nationaltheater, entrando in birrerie storiche e visitando il Deutsches Museum, si scopre una città che è stata capace di divenire moderna guida dell’economia tedesca, accogliendo le sedi principali dei maggiori gruppi industriali, bancari e assicurativi, senza tradire però neanche per un attimo la propria identità bavarese. La ricchezza è certamente la base di partenza che ha permesso di accelerare ogni trasformazione, accogliendo la contemporaneità in tutte le sue forme: i lavori urbani sono continui e programmati per tendere sempre a garantire un’alta qualità della vita per i propri abitanti. In quanto destinazione turistica più visitata dell’intera Germania, il livello dei suoi ser- vizi è ineccepibile, come se offrendo ottime soluzioni per i turisti si rispettasse in primo luogo i cittadini che devono poter vivere la città, giorno dopo giorno, senza troppi disagio o difficoltà. Questo spirito è ben interpretato anche dalla proposta alberghiera, che ha raccolto, negli ultimi decenni, alcune delle più importanti catene al mondo, creando strutture capaci di divenire anche punto di riferimento nel settore grazie ai loro servizi, ai bar, ai ristoranti e alle SPA. Esempio lampante è il Mandarin Oriental, inserito in pieno centro, in un palazzo che pur esprimendo tutte le classiche caratteristiche della tradizionale architettura locale è riuscito ad accogliere senza forzature l’anima orientale e il lusso contemporaneo che la gestione del Mandarin implica. L’edificio fu costruito nel 1880, e ha ospitato per anni la sala da ballo cittadina collegata al vicino teatro dell’opera. Fu poi trasformato nel 1990 in un albergo dal Rafael Hotel Group finché dieci anni dopo il gruppo Mandarin Oriental lo ha selezionato per fare il proprio ingresso sul territorio bavarese, rivelandosi in breve tempo uno degli indirizzi