Falkensteiner: la storia di un gruppo che guarda al mondo
Il mondo dell’ospitalità e dell’hotel- lerie somiglia a quello dei cocktail ed è in continuo fermento. Nei primi, gli esperti di marketing e nell’altro i mixologist, moderni alchimisti, si lanciano in continue e ambiziose nuove ricette pensate per soddisfare clienti sempre più preparati e severi nel loro giudizio. Quali regole, allora, per proposte accattivanti e di successo? Fondamentale conoscere gli ingredienti per decidere come dosarli, prevedere e definire i risultati finali, evitando le improvvisazioni che potrebbero riservare agli ospiti sgradevoli sorprese e, infine, ricordarsi che ci sono componenti irrinunciabili e altre imprevedibili. Falkensteiner, la catena di 26 hotel e 3 complessi di appartamenti distribuiti in 7 paesi, ha fatto di questa filosofia la propria modalità operativa. Già dal 1957, infatti, mixa insieme la semplicità alpina, l’affidabilità austriaca e l’approccio mediterraneo alla vita. Tutto ebbe inizio quando Maria e Josef Falkensteiner aprirono una pensione in Val Pusteria, a pochi passi da Casteldarne, una piccola stazione sciistica locale. Erano solo sette posti letto e la famiglia avrebbe potuto allargarsi localmente così come è avvenuto in analoghe situazioni. Ma la visione della signora Maria e successivamente dei due figli, Andreas ed Erich, era molto più ampia e ambiziosa. Inizia perciò, nel 1978, un percorso che oggi a posteriori potremmo definire inarrestabile, ma che è fatto di tappe impegnative e scelte coraggiose, dall’apertura del primo ufficio incoming della regione Alto Adige, finalizzato alla commercializzazione degli alberghi, al consolidamento dell’azienda che ha permesso l’espansione all’estero, prima in Croazia e Austria, poi in Repubblica Ceca e Slovacchia, fino a quando nel
2015 sono stati inaugurati gli ultimi due resort, uno a Jesolo e l’altro a Capo Boi, in Sardegna. Un’avventura pluridecennale che ha trovato linfa nella capacità di presentarsi ai propri clienti in maniera chiara e limpida, tanto in montagna quanto ultimamente al mare, con cocktail che rappresentano proposte costruite sulle esigenze di vacanze all’insegna di ottima ospitalità, gastronomia di qualità, benessere, relax, intrattenimento e attività all’aria aperta. Il primo albergo della famiglia, il Falkensteiner Family Hotel Lido Ehrenburgerhof di Casteldarne, a 25 chilometri da Bressanone, si è via via trasformato per essere oggi dedicato in ogni suo aspetto alla vacanza con i bimbi. Basta passeggiare nel grande parco che circonda il lago privato dove una zattera dei pirati veleggia indisturbata, seguire il percorso avventura o entrare nell’area coperta con piscine interne, per percepire il clima rilassato e curato, in cui emerge la figura di Falky, l’aquilotto che simboleggia le attività di animazione. Ogni settimana il team di animazione sviluppa un programma di attività diversificato capace di attrarre dai bambini più piccoli, ai ragazzi più grandi, fino ai genitori. L’obiettivo è mantenere le promesse e soddisfare le aspettative degli ospiti e, soprattutto, favorirne la fidelizzazione che porta molti di loro a tornare di anno in anno, perché convinti che la loro vacanza non riserverà alcuna sgradita sorpresa. Non sfugge infatti alla proprietà che investendo risorse, personale e spazio si riesce a offrire divertimento e socializzazione ai ragazzi, dall’infanzia all’adolescenza e oltre, ben sapendo come il loro parere favorevole sia fra i punti più importanti che emergono quando una famiglia sceglie una vacanza, sia in inverno che in estate. Alla ricerca di una
diversa vocazione, per il secondo albergo, che i Falkensteiner hanno aperto nella vicina Valles, è stato scelto un altro concept, altrettanto chiaro, offrire attività all’aria aperta, in tutte le stagioni dell’anno. La struttura, che è andata incontro a un recente riammodernamento, ha mantenuto una piscina panoramica esterna di grande fascino. A guidare l’albergo è Werner Prechtl, che lavora per il gruppo dal 1993 e ha praticamente svolto ogni ruolo nell’albergo. “Il nostro gruppo non ha mai perso la dimensione familiare, gli ospiti che servivo al bar alle 5 del mattino, in quella che di venti anni fa era la prima discoteca della valle, sono gli stessi che oggi vengono con le loro famiglie. Apprezzano ancora la nostra proposta gastronomica, rinnovata ma fondata sull’identità locale, sono certi che troveranno un nutrito programma di attività all’esterno, per loro e per i figli. Noi sappiamo quello che ci chiederanno e siamo pronti ad accontentarli.” Certamente la natura circostante aiuta: a pochi chilometri da Bressanone e da Brunico, sono tante le opportunità di escursioni, percorsi di trekking, tour di hiking, oltre alle piste da sci da vivere durante la stagione invernale, ma l’albergo si è nel tempo attrezzato per proporre momenti di relax e trattamenti nel centro benessere Acquapura SPA, costruito secondo i principi di un originale concept firmato Falkensteiner. “Anche nel wellness non vogliamo deludere le aspettative - continua il direttore Prechtl - e non promettiamo nulla che non siamo in grado di mantenere. Il risultato è un cocktail con gli ingredienti migliori, piacevole e che aiuta a rilassarsi e star bene”.