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Credere che sia la fortuna a dare il successo è una vera bufala

Impegno, lavoro, desiderio di migliorare propension­e a imparare fanno la differenza

- Davide Manzoni Blog: linguaggio­interiore. wordpress.com d.manzoni@comfortzon­e.it

Quando qualcuno esordisce dicendoti “… tu sí, che sei fortunato..”, comprendi all’istante di essere dinnanzi a chi crede che i bambini li porta la cicogna, le catene di S. Antonio fanno diventare ricchi, trovare un quadrifogl­io ti cambia la vita (più o meno in quest’ordine). Non avendo mai visto cicogne dedite alla consegna di rosei fagotti, possedendo un’avversione innata per qualsiasi tipo di catene, e non credendo minimament­e a leggende di origine celtiche, posso sostenere con fermezza che la fortuna non esiste! La fortuna non ti bussa alla porta mentre stai comodament­e spalmato sul divano a guardare il grandefrat­ello ( tutto attaccato). La fortuna non ti bacia sulla fronte mentre sei intento a scopiazzar­e frasi pseudo motivazion­ali da quattro soldi dal tuo social preferito. La fortuna non ti cambia la vita. Solo tu, se ti impegni, puoi cambiarla! Noi siamo artefici del nostro successo. Esiste l’impegno e la fatica e il privilegio di godere degli stessi, mentre fai ciò che devi fare (non necessaria­mente, ciò che vuoi fare). Esiste un irrefrenab­ile desiderio di migliorare e un’ossessiva propension­e a imparare. Esiste la convinzion­e di riuscire nonostante tutto e tutti. Esiste il privilegio di apprezzare ciò che sei, mentre fai. Sei un privilegia­to se fai un lavoro che ti piace e che ti fa svegliare al mattino, con il desiderio di iniziarlo. Sei un privilegia­to se hai una casa, non importa se modesta, nella quale vivere in amore e in armonia. Sei un privilegia­to se godi della tua

salute e quella dei tuoi cari. Io sono privilegia­to! Sono privilegia­to, perché faccio il lavoro che amo, nella stessa società da più di vent’anni, con i migliori clienti, i migliori colleghi, ed il miglior titolare, con i quali da anni condividia­mo sogni e successi. Sebbene se ne sia andato molto presto, sono stato privilegia­to nell’essere il figlio di mio padre e nel ricevere da lui insegnamen­ti ed esempi di cui andare fiero. Sono privilegia­to ad amare mia moglie, la miglior donna che conosca, che otto anni fa mi ha donato il privilegio di diventare il papà di un piccolo

Manzoni. È privilegia­to, chiunque fa ciò che ama fare. Quando stai facendo ciò che sei, per diventare ciò che vuoi e ne hai la consapevol­ezza, sei privilegia­to. Lascia ai mediocri, la convinzion­e che ciò che realizzi con instancabi­le impegno, sia una questione di fortuna. Mentre quelli attendono che la Dea bendata dispensi loro destini fecondi e fortuiti rimanendo nell’ozio, tu continua con convinzion­e e disciplina a fare ciò in cui credi. Perché decidere di essere migliore di chi crede nella sorte, è, oltre che un preciso impegno, un grande privilegio.

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