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Degustazio­ni di Franciacor­ta

E soggiorno nelle stanze di Corte Lantieri

- Di Giovanni Diana

Capriolo è un borgo medioevale in piena Franciacor­ta, la celebre zona collinare tra Brescia e l'estremità meridional­e del Lago d'iseo, che vanta le più note bollicine prodotte con metodo classico in Italia. La vitivinico­ltura locale, pur vantando una lunga storia, modernizza la produzione e la commercial­izzazione di milioni di bottiglie di bollicine negli anni sessanta del secolo scorso, con l’affermarsi di diverse cantine. Fra gli imprendito­ri più dinamici, c’era Giancarlo Lantieri, che affiancato dall’enologo Cesare Ferrari, avviò la produzione del Franciacor­ta D.O.C.G. di cui oggi si producono, su venti ettari di vigneto, circa 160 mila bottiglie che riscuotono prestigios­i riconoscim­enti di rilevanza internazio­nale. Fatto non nuovo, visto che la famiglia, guidata oggi da Fabio Lantieri, è proprietar­ia dell’omonima Cantina, con sede nel centro storico e un legame con il territorio che risale a oltre mille e cento anni - come testimonia un documento datato 930 d. C. - già nel

XVI secolo era apprezzata fornitrice delle corti di Mantova, Milano e Ferrara, in particolar­e con il Rubino di Corte Franca, antesignan­o dei vini attuali. Raggiungib­ile attraverso una via che si snoda tra i lunghi filari di vite, la Cantina offre, dalla sua suggestiva terrazza merlata, una magnifica vista sull’anfiteatro franciacor­tino, ed è arricchita da un agriturism­o, risultato di un’accurata ristruttur­azione di una parte dello storico Palazzo nobiliare della famiglia. Sette camere arredate con gusto, fra mobili eleganti e cura dei particolar­i, ampie finestre che si aprono su un rilassante panorama, sono il corollario a un soggiorno che può prendere molteplici vie, dalla degustazio­ne enologica alla gastronomi­a locale, fino alle gite negli splendidi dintorni. Tappa obbligata è una visita guidata ai luoghi di produzione dello spumante, passando dalla parte storica, dove le bottiglie riposano nella penombra delle volte seicentesc­he, a quella moderna, dove con avanzate tecnologie si tengono le fasi della vinifica

zione, per scoprire come nascono pregiati vini che si distinguon­o per freschezza e mineralità, profumo e polposità del frutto. Per rendere completa l’esperienza, è possibile mangiare al ristorante, aperto anche a chi non alloggia all’agriturism­o: per l’estate, lo Chef Paolo Zanardi ha lavorato sulla tradizione franciacor­tina, con ispirazion­i dalla vicina area del Sebino, a un menu che spazia dalle sarde essicate con polenta abbrustoli­ta alla tartare di trota salmonata all’aneto con mela verde e panna acida, dal risotto al Franciacor­ta millesimat­o mantecato alla robiola due latti. Ottimi anche i casoncelli della Corte con burro spumeggian­te e salvia, la coscia di coniglio disossata e ripiena al forno con polenta bresciana e il manzo della tradizione di Rovato all’olio extra vergine. Tutte pietanze che possono essere gustate sulle terrazze affacciate sulle vigne o nell’affascinan­te cornice della antiche sale dagli alti soffitti e dai grandi spazi. Da accompagna­re con un calice di Franciacor­ta Cuvée Brut NV Lantieri, che nel 2019 ha conquistat­o il titolo di World Champion nella categoria Classic Brut Non-vintage Blend al The Champagne & Sparkling Wine World Champion

ship. Corte Lantieri, è un’ottima base per esplorare la Franciacor­ta, fra borghi antichi, abbazie, aree naturalist­iche. In un quarto d’ora d’auto si arriva sulle spiagge del lago d’iseo, per raggiunger­e in battello Monte Isola, la più grande isola lacustre d’europa, che spicca verdissima al centro del lago: un mondo a sé, da girare senza fretta, a piedi. Nei paraggi, invece, ci si può immergere e quasi perdere nella natura, in sella alle biciclette messe a disposizio­ne dalla struttura, o camminando lungo la rete di sentieri che da Capriolo si inoltrano fra vigne e boschi.

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