La tutela del paesaggio mantiene vive le tradizioni
Il Cammino Naturale dei Parchi unisce diverse aree protette tra Roma e L’aquila
Negli ultimi anni si è verificato a livello internazionale un notevole sviluppo del turismo dei cammini. Anche in Italia e nel Lazio sono state avviate iniziative per la costruzione e ricostruzione di vecchi e nuovi percorsi, i quali hanno incontrato i favori degli appassionati, con un notevole e costante incremento del numero dei partecipanti a partire dal 2018, anno che fu dedicato proprio a questa tipologia di turismo. Quest’anno, poi, le restrizioni dovute al Covid19 hanno, per un verso, ampliato tale pratica evidenziando un aumento incredibile di gruppi e associazioni coinvolte, per altro imprevisto. In questo multi colorato mondo di camminatori e ambientalisti si inserisce a pieno titolo la nuova Associazione per il Cammino Naturale dei Parchi, tra le aree na
Parco Nazionale del Gran Sasso turali protette che hanno aderito al progetto (Parco Regionale dell’ Appia Antica, Parco Regionale dei Castelli Romani, Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia. Riserva Naturale Montagne della Duchessa, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga). Come appare evidente, si tratta di un pro
Palestrina nel Parco Regionale dei Castelli Romani
getto ambizioso, nato nel lontano 2015, che ha visto aggiungersi al personale interno delle aree naturali protette, anche professionisti, tecnici, operatori, dipendenti pubblici da sempre impegnati nelle politiche ambientali e di protezione della natura. La valorizzazione e il sostegno del Cammino Naturale dei Parchi, avverrà attraverso iniziative di tutela degli ambienti naturali, della biodiversità dei territori, del patrimonio culturale, storico e artistico, delle tradizioni popolari e delle produzioni enogastronomiche. L’intento è creare un percorso meno conosciuto, un viaggio a piedi che uscendo da Roma, attraverso la campagna romana si dirige verso l’abruzzo. Una forma di turismo lento, alla scoperta delle aree interne, di parchi e riserve naturali, dei borghi arroccati sull’appennino, territori ricchi di biodiversità. Il tracciato non si rivolge solo a escursionisti esperti, ma a tutti coloro che vogliono vivere momenti ed esperienze che avvantaggiano anima e corpo. Camminando in queste zone, turisticamente meno sfruttate, si conosce di più della natura e dei territori, e aumenta il rispetto che si ha sia per la terra che per gli uomini che qui vivono e la lavorano. Il percorso ininterrotto va dalla capitale fino all’aquila, creando di fatto una rete di monumenti, paesi, chiese, botteghe artigianali, produzioni tipiche che rappresenta il vero patrimonio culturale, ambientale e anche religioso, di cui si nutre il turismo sostenibile. Il tracciato è modulare e diviso in 25 possibili tappe, da compiersi tutto interno in 4 settimane, ma anche frazionabile a seconda del tempo che si ha disposizione. Si possono così attraversare 42 borghi fra Lazio e Abruzzo, al cui interno l’associazione per il Cammino Naturale dei Parchi realizzerà iniziative, manifestazioni e studi per la promozione dell’economia circolare ed ecosostenibile. Altro risultato atteso è l’affermarsi di una cultura ambientale da sostenere con corsi di formazione e orientamento, tramite la compartecipazione a bandi, progetti e finanziamenti, in sinergia con gli enti locali e le associazioni di volontariato. Un nuovo modo di mantenere vivo
Lago di Campotosto
un patrimonio immateriale fatto di tradizioni, cultura dei luoghi, folklore e momenti di vita collettiva altrimenti destinati a perdersi. La rete della viabilità secondaria e rurale, a lungo ignorata e trascurata, diventa la protagonista di un turismo che permette di scoprire territori, paesaggi, borghi e piccoli tesori, a passo lento, cogliendo la bellezza ad ogni singolo passo e a stretto contatto con le comunità locali. Per avere maggiori info: assocamminonaturaledeiparchi@gmail.com - www.camminonaturaledeiparchi.it