Una storia all’italiana che
Chiude in bellezza: i Giardini del Fuenti
Tutto è bene quel che finisce bene. Potrebbe iniziare in questo modo l’articolo che parla di una storia durata circa 60 anni e che ha avuto tanti colpi di scena, accese battaglie legali, dibattiti parlamentari, e tanti protagonisti schierati su fronti diversi. Il film che vi raccontiamo inizia nel 1962 quando l’ingegner Orfeo Mazzitelli acquista in Costiera Amalfitana in località Fuenti un terreno a picco sul mare, arroccato sulla scogliera di tufo. Precedentemente era stato utilizzato come cava di pietra calcarea, ed era soggetto a vincolo ambientale. Nel 1968 il progetto di costruzione dell’hotel Amalfitana, lungo 150 metri e alto 7 piani, più altri quattro livelli per 24 metri totali, con 2 000 mq di superficie calpestabile, ottiene la licenza edilizia dal comune di Vietri sul Mare e il nullaosta paesaggistico dalla sovrintendenza regionale. Vennero realizzate importanti opere di consolidamento del promontorio, per bonificare il dissesto idrogeologico causato dalla presenza della cava, dare stabilità ed evitare che la strada statale franasse a mare. Nel 1971, dopo tre anni di lavori, costellati da aspre critiche e azioni legali tese a impedire la distruzione della parte di scogliera su cui si arroccava la costruzione, l’albergo, fornito di una scala che portava allla spiaggia privata e una piscina, aprì le porte ai primi turisti. Nel frattempo si era mobilitato tutto l'ambientalismo italiano ed ebbe inizio un feroce vicenda giudiziaria nei vari