LA VETERINARIA
Monica Perego: «Tante sofferenze ingiustificate»
«Chiunque viva con un cane o un gatto di questa tipologia», esordisce la dottoressa Perego, «si accorge ben presto che, quando dormono, russano, spesso molto forte. Tanti ci ridono sopra. Solo che quel russare si deve a un problema serio chiamato “sindrome brachicefalica": vuol dire che il palato molle, che separa la bocca dalle vie respiratorie, non ha abbastanza spazio per via del muso cortissimo e perciò invade la gola, creando problemi di respirazione e il rumore ben noto. L’unica soluzione è chirurgica. Un altro grave problema dei brachicefali è la “stenosi tracheale”, un restringimento della trachea che impedisce il corretto passaggio dell’aria. Se poi si aggiunge anche l’altrettanto comune “stenosi delle narici”, che riguarda il naso, capiamo bene che queste povere creature vivono in costante debito di ossigeno». Le conseguenze includono tosse, vomito, svenimento e collasso, in particolare sotto sforzo. «A lungo andare», puntualizza la Perego, «si verificano facilmente problemi cardiaci per via della costante fatica cui è sottoposto il cuore. Inoltre, poiché il solo meccanismo di raffreddamento dell’organismo canino è la respirazione che noi chiamiamo “affannosa”, con esposizione della lingua per favorire un minimo di evaporazione, è evidente che simili difetti respiratori predispongono facilmente al “colpo di calore”, cioè un surriscaldamento dell’organismo che ha spesso conseguenze letali». Altri problemi comuni dei cani brachicefali riguardano gli occhi, i denti e la pelle, e l’apparato gastrointestinale. Ma per quanto riguarda i gatti, i problemi sono i medesimi? «In parte sì, sul fronte respiratorio, ma nel gatto a essere colpiti sono spesso anche gli occhi, per esempio, con gravi problemi di lacrimazione e infezioni, e i denti, con terribili difficoltà di masticazione». Conclude Monica Perego:«è chiaro che il quadro clinico dei brachicefali ci parla di tante gravi sofferenze ingiustificate, dovute sostanzialmente a una mera questione estetica. Se un tempo la sensibilità umana non era abbastanza evoluta da capirlo, oggi non è più così ed è necessario rimediare». Già, ma come fare? ➥
I problemi di respirazione di cani e gatti brachicefali li costringono a vivere in perenne debito di ossigeno