SELEZIONARE TENEREZZA
Problemi indotti da cattiva gestione
Le razze da compagnia sono quasi tutte piuttosto recenti in termini di selezione e diffusione, con l’eccezione sostanzialmente del Carlino, del Chihuahua e dei cani tibetani, che hanno tutti un lungo passato come cani dei monaci nei luoghi di origine. Ne consegue che, in generale, la selezione di queste razze sia stata incentrata soprattutto sulla dolcezza e la disponibilità d’animo, oltre che sulla morfologia. Ecco perché un buon cane da compagnia, se ben allevato e ben trattato, di solito è molto disponibile e molto socievole. Non mancano però esempi di comportamenti difficili da gestire, in genere indotti dai proprietari. Un caso classico sono i cani di taglia molto piccola che vengono privati delle necessarie occasioni di socializzare con i loro simili per timore che vengano aggrediti da cani più grandi: la preoccupazione è comprensibile ma spesso il risultato è la desocializzazione di questi soggetti che non riescono più a farsi capire dagli altri cani e non di rado hanno atteggiamenti aggressivi indotti dalla paura. Altri problemi possono verificarsi se i proprietari trattano questi cagnolini come “bambini”, cosa che accade spesso, vezzeggiandoli continuamente, inibendo i loro comportamenti naturali, assecondando ogni loro richiesta e abbuffandoli di cibo. In questo modo si creano facilmente cani “viziati”, abituati a ottenere sempre tutto e, per questo, piuttosto “antipatici” a livello sociale. Esattamente il contrario di ciò che ci si attenderebbe da un cane da compagnia, tra l’altro.
Privarli della vita sociale perché sono piccoli e viziarli come bambini può trasformarli in cani difficili da gestire.