“IMPOSSIBILE EDUCARLO”
Non è vero, se sappiamo come fare
Un luogo comune sugli Husky dice che “non si possono educare” perché “sono testardi” e perché “non ascoltano”... In realtà, tutto dipende da chi “gli parla”. O meglio, dalle competenze che possiede chi vuole insegnargli qualcosa. Ce ne parla l’istruttore cinofilo Andrea Comini: «Tanto per cominciare, l’Husky ha un comportamento quasi da “adulto” mentre la maggior parte dei nostri amici resta a un livello infantile o adolescenziale per tutta la vita. Per questo l’Husky tende a seguire le sue priorità. Una volta superata la fase del cucciolo, infatti, una voce atavica gli sussurra “vai, esplora, scopri il mondo”, e lui la segue, non potrebbe fare altrimenti. Questo spiega anche perché spesso sia davvero entusiasta di trainare una slitta: è un’opportunità di esplorare il mondo!
Purtroppo molti, invece di assecondare con intelligenza queste sue necessità insopprimibili con gli sport adeguati, lo classificano come “testardo” perché non si interessa alle cose, per lui infantili, che gli proponiamo. Altri, invece, scambiano per “dominanza” la sua naturale autonomia decisionale, e sbagliano ugualmente». Prosegue Comini: «Il segreto, si fa per dire, è accettare che l’Husky sia dotato di un buon grado di indipendenza e studiare attività coinvolgenti da fare con noi che gli consentano di essere se stesso. L’altra cosa essenziale è educarlo subito, iniziando quando è cucciolo, ad ascoltarci e stabilire con lui un rapporto affettuoso, diventare suoi amici e inserirlo a fondo nel contesto famigliare. Difficile? No, solo un po’ più impegnativo della media. Ma ne vale la pena».
Chi sa capire e acce are l’indipendenza tipica degli Husky e si impegna a creare un rapporto forte fin dai primi mesi di vita avrà un partner eccezionale al suo fianco.