GLI EDUCATORI CINOFILI
FONDAMENTALI, PURCHÉ PREPARATI DAVVERO
Il cane è sempre più presente nella vita sociale e non solo in quella famigliare: i nostri amici ci seguono in vacanza, per esempio, e in tanti li portano anche a fare la spesa, al ristorante e ovunque sia possibile. Ma perché la loro presenza sia accettata sempre più ampiamente, è indispensabile che ai cani vengano fornite le competenze sociali necessarie: vanno educati. Ecco perché il ruolo degli educatori cinofili è cruciale. Solo che la loro formazione, a mio avviso, non è sempre all’altezza del compito...
UN SETTORE INFLAZIONATO Formazione anche online?
Ho iniziato a insegnare nei corsi per educatori e istruttori cinofili nel 2000. All’epoca, non erano molti i centri che organizzavano questi corsi ma oggi le cose sono cambiate: l’Italia pullula di centri cinofili, possiamo trovarne ovunque e molti operano anche nella formazione, di educatori in primis. La quantità di corsi disponibile è davvero elevata, al punto tale da poter parlare di un settore piuttosto inflazionato. Come se non bastasse, “grazie” ai social questa oerta formativa viene ulteriormente allargata: corsi online e manuali video vengono proposti quotidianamente a chiunque metta anche solo un “like” a un contenuto cinofilo su Facebook, Instagram o altre piattaforme social. Sono validi? Vediamo.
FORMAZIONE ONLINE Distante, carente, teorica
Tra i tanti guai causati dal Covid, io annovero la “didattica a distanza”.
Sappiamo quanto sia costata ai ragazzi in termini di scarso apprendimento, disinteresse, mancanza di contatto tra il docente e chi deve ricevere il messaggio formativo, socialità frustrata eccetera. Ma altro da fare non c’era. Solo che questo approccio è rimasto anche finita l’emergenza pandemica, perché a livello organizzativo è molto comodo: niente spese per un locale adatto e per sedie, banchi, carta e penne, niente tempo da dedicare alla gestione degli allievi e alla programmazione dei pasti, delle pause caè eccetera. Solo che online si fa solo teoria (i video di pratica sono video, non esperienza diretta sul campo quindi per quanto mi riguarda è teoria) e manca il contatto diretto, la conoscenza reciproca tra docenti e allievi. Manca quel feeling che si può creare solo dal vivo, a mio parere. Dunque, una formazione esclusivamente teorica, fredda e impersonale, distante. Questo è l’online. E per “creare” educatori cinofili, a mio avviso non può bastare. Senza la pratica poi, la teoria serve a poco. E viceversa.
IN AULA E SUL CAMPO Bene, ma poi che succede?
I corsi “dal vivo”, invece, sono sicuramente più utili e completi, posto che i docenti siano non solo realmente competenti ma anche capaci di insegnare: si fa teoria in aula e pratica sul campo, quindi la formazione è come dovrebbe sempre essere, in cinofilia. Se poi a fine corso c’è un esame, anche questo teorico e pratico, possibilmente severo, ci siamo. Ma poi, che succede? Il neo educatore inizia subito a insegnare ai proprietari di cani? Non è una buona idea, perché prima dovrebbe accumulare esperienza sul campo, aancando un educatore esperto. I corsi dal vivo che orono l’aancamento post diploma sono, perciò, i migliori, a mio modesto avviso. Quindi, cari proprietari di cani, informatevi bene sul percorso di formazione degli educatori prima di scegliere il vostro: conviene.