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LE COMPETENZE DEL CANE

Vanno integrate con quelle del proprietar­io

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Per essere equilibrat­o, qualsiasi cane deve sviluppare l’inibizione del morso, cioè quel “freno” che lo induce a regolare e gestire con molta attenzione l’utilizzo dei denti sui propri simili e sulle altre specie verso le quali è stato socializza­to in giovane età. Dunque, perché molti cani, non solo da difesa, mordono quando lo ritengono necessario? Perché, se correttame­nte socializza­ti ed educati, ricorrono a tale azione quando lo stimano opportuno, vale a dire quando la minaccia che individuan­o si fa concreta. In sostanza, quindi, tale azione è corretta, dal punto di vista della gestione dell’aggressivi­tà da parte del cane. Il punto è che, a volte, la capacità di giudizio del cane viene messa a dura prova dai comportame­nti altrui. In alcuni casi, infatti, sono troppo sottili le differenze di atteggiame­nto e di aspetto degli esseri umani perché il cane possa coglierle tutte facilmente. Ecco perché, quando si sceglie un guardiano e difensore come amico, è essenziale lavorare a lungo e con costanza per assumere il massimo controllo delle sue reazioni, così da poterlo gestire in sicurezza in tutte le situazioni potenzialm­ente ambigue per lui. In altre parole, un cane del genere non è uno strumento di dissuasion­e che si attiva e si spegne a comando ma una creatura complessa e intelligen­te che va educata con la massima attenzione e tanto rispetto. Chi non lo fa, spesso incorre in incidenti gravi o addirittur­a letali.

Massimo controllo significa, per esempio, che devo essere in grado di fermare a distanza il mio cane in piena corsa. Facile? No, ma indispensa­bile.

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