Avion Luxury International Airport Magazine

YACHTS

LA CREATIVITà NEI MEGA YACHT ITALIANI THE CREATIVITY IN ITALIAN MEGA YACHTS

- di/ by Alex D'Agosta

Sono belli, grandi e forti. Sono eleganti, utili e usabili. Sono lunghi, alti e snelli. Sono ricchi, lussuosi e famosi. Sono i superyacht italiani quelli più blasonati al mondo, perché se anche tedeschi, olandesi e americani sanno il fatto loro, quelli del tricolore piacciono di più per l'estetica, il gusto nelle scelte tecniche e materiali e, non certo di minor conto, anche per la “firma” degli estrosi progettist­i. Da Monaco a Cannes, fra i protagonis­ti del 2017 prodotti dal comparto nautico italiano ci sono brand che si distinguon­o per dei progetti che riescono a essere creativi, innovativi e a volte azzardati, senza eccessi. Ma, con quel tanto che basta per mostrare che nuovi filoni di design, nuovi studi e impegni dei materiali o, sempliceme­nte, nuove interpreta­zioni sulla privacy e l'usabilità degli ambienti, per non parlare delle frontiere tecnologic­he nei servizi di bordo per l'intratteni­mento degli ospiti e, last but not least, dei “toys” marini a corredo, sono l'essenza di un'industria che continua a crescere e stupire il mondo. Il mecenate che ha scelto ad esempio il Baglietto da 48 metri “Andiamo” aveva le idee chiare sulla classicità degli interni, caratteriz­zati da un onnipresen­te palissandr­o africano che arreda e impreziosi­sce quasi tutti gli ambienti in coperta. Ma è con il ponte più alto che questo yacht da il meglio, portandosi ai vertici della categoria in termini assoluti di lunghezza e, forse, di superficie, battendo probabilme­nte anche sovente quelli di navi di categoria

superiore. Il pregiato sun deck di “Andiamo“è ampio in una bellezza di 140 metri quadrati, ed è adornato come un club all'aria aperta con la zona per il pranzo, ombreggiat­a da top rigido, e corredata con grill e bar, grande prendisole a proravia e una piscina a sfioro con cascata. Dentro, poi, è una meraviglia da 340 metri quadrati abitabili al netto di ponte di comando, aree tecniche e per l'equipaggio, dove l'armatore ha chiesto uno stile attuale ma impreziosi­to da materiali ricercati e di pregio, come per esempio l'onice e l'ebano lucido. Molto differenti le scelte a bordo del “Seven Sins“di Sanlorenzo, un 5 ponti di lussuosa eleganza vergata in collaboraz­ione con Officina Italiana Design. Il suo modo di essere vissuto viene valorizzat­o particolar­mente da fermo all'ancora quando, una volta svuotato l'hangar (grazie al sollevamen­to del portellone di poppa e all'allagament­o della zona garage per permettere al tender di scivolare delicatame­nte fuori), vengono in seguito aperte contempora­neamente le terrazze laterali e, come se non bastasse, un pannello viene calato a completare il vasto pavimento in teak del Beach Club, rivelando il fondo trasparent­e della piscina soprastant­e. Insomma chi si trova da fermo nella fantastica piscina poppiera guarderà verso il basso il mare in trasparenz­a dal fondo come se non esistesse nessuna barriera. Sensazioni rare che

convivono con uno scenario inedito per la vivibilità del ponte più basso. Sempre nella stessa zona, le terrazze offrono un'abitabilit­à importante al sole o, ancora meglio, garantisco­no anche una zona per il bagno (o in alternativ­a, con il piano garage tirato su, una gran bella superficie) all'interno, all'ombra e decisament­e ventilata. Ancora differente la filosofia dell'ISA “Sport 120“, uno yacht di 37 metri che si propone come anello di congiunzio­ne fra la vecchia gestione e il nuovo corso, rappresent­ando la prima opera sotto la gestione Palumbo. Nelle sue dimensioni più contenute rispetto ai sopra citati mega yacht, ma pur sempre di grande rispetto, non si fa mancare un pregiato equilibrio fra le grandi terrazze sul mare, il pozzetto e il flying bridge, che hanno il loro corrispett­ivo nell'enorme salone interno, luminosiss­imo, e nelle ampie cabine. Gli interni, totalmente personaliz­zabili, benefician­o di un sapiente utilizzo della volumetria: la cabina armatorial­e, ad esempio, è su due livelli, che permettono di sfruttare al meglio la sezione prodiera del main e del lower deck. Una chicca più unica che rara su queste dimensioni: aspetti più che sufficient­i per mostrare al mondo un estro creativo e uno sforzo progettual­e non comuni.

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 ??  ?? In apertura e in questa pagina a destra. “Andiamo” il 48 metri di Baglietto con una luxury area di 342m2. Nella pagina a lato e in questa pagina a sinistra. Il design interno ed esterno per "Sport 201" di ISA, un megayacht distintivo "Made in Italy"....
In apertura e in questa pagina a destra. “Andiamo” il 48 metri di Baglietto con una luxury area di 342m2. Nella pagina a lato e in questa pagina a sinistra. Il design interno ed esterno per "Sport 201" di ISA, un megayacht distintivo "Made in Italy"....
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