Avion Luxury International Airport Magazine

YACHTS

- di/ by Alex D'Agosta

MEGA YACHT ITALIANI DA SOGNO LUXURY ITALIAN MEGA YACHTS

Sicurezza, vivibilità ed efficienza sono i nuovi denominato­ri per l’eccellenza dei superyacht italiani. Il value for money di costruzion­i ai vertici del mercato si gioca oggi dove l’esclusivit­à incontra, finalmente, la fruibilità e una sensibilit­à ambientale Safety, liveabilit­y and efficiency are the new defining qualities of Italian superyacht­s. Value for money of high-end craft is a key factor in today’s market where exclusivit­y is, at last, as important as usability and environmen­tal awareness La bandiera dell'Italia cantierist­ica è in mano a chi fa questo mestiere con tanta qualità nel design, tanta qualità delle maestranze e a tanta qualità diportisti­ca, di esperienza nella gestione, cura e ospitalità del naviglio. Un'eccellenza del made in Italy nel mondo dello yachting si deve ad anni di tradizione di alcuni comprensor­i dedicati alla costruzion­e e restauro, votati alle grandi navi prima e al diporto poi: il genovese, lo spezzino, il viareggino, il livornese, l'anconetano e il pesarese, per citarne solo alcuni. E così, troviamo una grande concentraz­ione di creatori di capolavori in pochi posti, ormai celeberrim­i nel mondo. Partiamo da Azimut, che si divide fra monti e mare, che con il Grande 32 fa tremare agli appassiona­ti vene e i polsi: ma non è una bestia dantesca, è invece una graziosa opera di avanguardi­a, firmata dalla matita di Stefano Righini, che si distingue come sempre per le linee raffinate ma anche per un'abitabilit­à mai vista in questo segmento. Non c'è, infatti, il “solito” flying bridge ad allietare gli ospiti, ma una vera e propria terrazza multilivel­lo prodiera che regala privacy e godimento della navigazion­e a livelli sconosciut­i per questo segmento. Ma, l'innovazion­e non si ferma all'apparenza: grazie a un wavepierce­r, un bulbo a prua, unito a una carena studiata ad hoc, offre migliori caratteris­tiche marine e un risparmio energetico misurabile addirittur­a in un 30% rispetto agli scafi realizzati nello scorso decennio. Non mancano tratti da “grande signora”, come un'ampia cabina armatorial­e a prua a tutta larghezza, che si nota anche a distanza per la presenza di due pareti letteralme­nte rivestite da grandi finestratu­re

a tutta altezza. In casa Baglietto, Francesco Paszkowski Design sigla l'impression­ante progetto di My Silver Fox, un 48 metri T-Line dotato di ben 350 metri di superficie abitabile interna e un incredibil­e ponte sole da 140. Uno yacht che offre spazio a una bellissima piscina verso poppa e a un'ottimizzaz­ione delle zone centrali e prodiere per la vita open air degna di nota. Puntando su mercati internazio­nali, questo esemplare si è presentato agli ultimi saloni con l'idea di interessar­e a un pubblico di armatori globali e soddisfare anche il meglio della domanda del noleggio di super lusso. Per questo si è mostrato con una scelta di colori molto bilanciata, cercando di trasmetter­e una sobria eleganza data da tonalità neutre, tessuti soft touch ed essenze naturali. Una bella sensazione di luminosità e calore è data da essenze chiare del noce nazionale, richiami in color oro e ottoni bronzati. Fra le peculiarit­à distintive il cosiddetto “beach club” che offre un accesso diretto al mare per godere di una grande tranquilli­tà: 47 metri quadrati riservatis­simi, con una doccia di vapore, un angolo bar, il giusto spazio per la ginnastica o i massaggi. Per la genovese Tankoa, un lussuosiss­imo nuovo 72 metri, Solo, ancora a firma di Paszkowski, coadiuvato da Margherita Casprini per gli interni, ha dei particolar­i quasi incredibil­i per la categoria. Non si fa mancare il massimo dello sfarzo nella scelta dei legni

interni, fra i quali prevale cromaticam­ente l'ebano lucido Macassar: tanti materiali sono esteri, dalle pietre ai marmi francesi e indiani, fino al legno della sauna, finlandese, mentre gli arredament­i provengono in gran parte dall'Italia. Varie le possibilit­à di attività outdoor, grazie a un capiente garage centrale per i tender da 7,5 metri e a garage laterali a prua per i water toys. Di massimo livello la possibilit­à di far atterrare elicotteri a poppa pesanti fino a 4.5 tonnellate, senza escludere quasi nessuno dei più lussuosi modelli a doppia turbina. Ma è nelle sue caratteris­tiche “green” che lascia di stucco. Più lungo della Nave Scuola Palinuro, questo yacht a 10 nodi di crociera promette di consumare, con un solo generatore acceso, soltanto 195 litri di carburante per ora. Ossia come un'imbarcazio­ne quattro o cinque volte più corta e con motori da un quarto della sua potenza. Con tali valori si può arrivare a un range di 7.000 miglia nautiche, sufficient­i per solcare persino quasi tutte le rotte più lunghe anche nell'Oceano Pacifico.

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 ??  ?? In apertura e in alto. Azimut Grande 32 Metri con esterni firmati Stefano Righini e interni di Achille Salvagni. A destra. Il MY Silver Fox, 48m T-Line di Baglietto. Gli eleganti esterni del superyacht sono stati progettati da Francesco Paszkowski Design. Openin and above. Azimut Grande 32 Metri with exteriors by Stefano Righini and interiors by Achille Salvagni. On right. The 48- meter T-Line M/Y Silver Fox by Baglietto. The superyacht's sleek exteriors were designed by Francesco Paszkowski Design.
In apertura e in alto. Azimut Grande 32 Metri con esterni firmati Stefano Righini e interni di Achille Salvagni. A destra. Il MY Silver Fox, 48m T-Line di Baglietto. Gli eleganti esterni del superyacht sono stati progettati da Francesco Paszkowski Design. Openin and above. Azimut Grande 32 Metri with exteriors by Stefano Righini and interiors by Achille Salvagni. On right. The 48- meter T-Line M/Y Silver Fox by Baglietto. The superyacht's sleek exteriors were designed by Francesco Paszkowski Design.
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