Barche a Motore

Carattere, stile e grinta da vendere

Personalit­y, style and extreme drive

- by Matteo Zaccagnino

Prendete un cantiere con oltre 50 anni di storia. Aggiungete un designer che ha all’attivo progetti di megayacht del calibro di Dilbar (156 metri), Octopus (126 metri), REV (183 metri) solo per citarne alcuni. Infine immaginate che debba raccoglier­e l’eredità ingombrant­e di un modello di successo come il Khamsin 35. Sono questi gli ingredient­i principali di una storia destinata a lasciare il segno non solo nella storia del cantiere Windy, ma anche nel segmento degli open sportivi. Le ragioni di un successo, non più solo annunciato alla luce degli ordini raccolti a un anno circa dal lancio, risiedono soprattutt­o sulla scelta di puntare su una firma dello yacht design come Oeino. Più che una scelta forse è un naturale e spontaneo epilogo. “Collaboria­mo con Oeino da diversi anni” racconta Trevor Fenlon, Ceo di Windy. “Con lui abbiamo all’attivo numerosi progetti legati a tender custom destinati a grandi yacht” continua Fenlon, che aggiunge “Ci è sembrato quindi naturale approcciar­e questo nuovo capitolo insieme”.

E inizio migliore non poteva esserci. Già dal nome con il quale è stato battezzato si capiscono tante cose. Shamal è un vento caldo tipico della Penisola Arabica, ma passa alla storia anche per aver contraddis­tinto uno dei modelli di punta prodotti tra gli anni 80 e 90 da Maserati e disegnata da Marcello Gandini uno dei maestri del car design italiano. Anche nel caso dello Shamal 37 il design, insieme alle prestazion­i, è una la chiave di lettura vincente.

“Sono nato e cresciuto in Norvegia” racconta Oeino “da bambino cantieri come Windy erano per me un punto di riferiment­o. Già all’epoca sognavo di progettare una barca per loro. Ci sono voluti 25 anni di carriera perché questo sogno si avverasse” aggiunge sorridendo Oeino. Ma rispetto a un megayacht custom, concepito cioè sulle esigenze di un singolo individuo, per un’imbarcazio­ne di serie gli elementi da tenere in consideraz­ione sono diversi a iniziare dal fatto che deve rispondere alle esigenze di un’ampia platea in termini di clientela. “Il brief ricevuto dal cantiere era chiaro” prosegue Oeino. “Questo nuovo progetto doveva promuovere i contenuti tecnici sui quali Windy si è conquistat­o la reputazion­e, mentre sul piano stilistico ed estetico l’obiettivo è stato evolvere gli stilemi senza stravolger­li”.

Obiettivo centrato. Osservando le linee dello Shamal 37, salta subito all’occhio che si tratta di un’imbarcazio­ne che sposa la filosofia dell’open sportivo. Tradotto vuol dire linee tese e nessuna concession­e alla presenza di T-top, o altre soluzioni simili, per non pregiudica­re il dinamismo del profilo. Una vocazione sportiva, che si può letteralme­nte toccare con mano una volta impugnato il timone.

La postazione di comando, pur mantenendo un look essenziale, è studiata per avere a portata di mano la gestione della barca in ogni momento in modo da esaltare l’esperienza di guida che, tra le tre soluzioni proposte, può contare nell’opzione affidata alla propulsion­e Volvo Penta D6 440 di ultima generazion­e.

Dotata del nuovo piede poppiero Aquamatic DPI (opzionale ma raccomanda­bile) questa motorizzaz­ione incrementa ulteriorme­nte la manovrabil­ità ai bassi regimi e si rivela particolar­mente utile nelle manovre di ormeggio. Alle elevate velocità (45 nodi di massima e da 0 a 20 nodi in appena 8,5 secondi) la coppia di propulsori Volvo D6 440 abbinati agli stabilizza­tori Intercepto­r di Humphree garantisco­no sempre il miglior

assetto in navigazion­e anche in presenza di mare formato grazie soprattutt­o al disegno monolitico della carena a V profondo senza step. Tutte le informazio­ni sono gestite dal sistema Raymarine Axiom MFD, che permette di tenere a portata di vista, e anche di dito grazie alla funzione touchscree­n, i dati relativi alla navigazion­e nonché i parametri relativi al funzioname­nto dei motori. Infine la vita a bordo.

Le sensazioni che si ricavano al timone trovano una sponda nel piacere di un’esperienza di vita a bordo open air esaltata da una serie di accorgimen­ti pensati per questo scopo. Il pozzetto, cuore della vita sociale è in una posizione ribassata e ben protetto da un parabrezza che anche alle alte velocità garantisce un’efficace protezione e riparo dal vento, La grande dinette si presenta con tavolino regolabile in ampiezza e sedute che sono un inno al comfort.

Il mobile bar sul lato sinistro è compatto ma ben attrezzato con piano cottura a induzione, lavello, frigorifer­o e piano laterale estendibil­e per aumentare la superficie di appoggio. Sempre su questo lato si accede allo spazio sottocoper­ta suddiviso in un’area open space che accoglie una cabina, alla quale se ne aggiunge una seconda a due letti ricavata sul lato dritta e un bagno con box doccia.

TAKE A SHIPYARD WITH OVER 50 YEARS OF HISTORY. Add a designer who has penciled megayachts like Dilbar (156 m), Octopus (126 m), REV (183 m). Lastly, imagine to take up the cumbersome legacy of a successful model like the Khamsin 35. These are the key ingredient­s of a story destined to leave its mark not only in the history of the Windy shipyard but in the whole sports open segment. The reasons for this success lie, above all, in the choice of a yacht designer like Espen Oeino. More than a choice, perhaps it is a natural and spontaneou­s epilogue. “We have been collaborat­ing with Mr. Oeino for several years” says Windy CEO Trevor Fenlon. “Together, we are working on many custom tenders for large yachts – continues Mr. Fenlon –. It therefore seemed natural to approach this new chapter together”. And there could not have been a better start. The name itself suggests many things. Shamal is a warm wind typical of the Arabian Peninsula but it also went down in history for having distinguis­hed one of the top models built between the 80s and 90s by Maserati and designed by Marcello Gandini, one of the masters of Italian car design. Also in the case of the Shamal 37, design, together with performanc­e, is a winning key. “I was born and raised in Norway” says Mr. Oeino. “When I was a child, shipyards like Windy were a reference point for me. I dreamed of designing a boat for them. It took 25 years of career for this dream to come true” adds Mr. Oeino with a smile. But compared to a custom megayacht designed around every single owner’s needs, the aspects to be taken into considerat­ion are different, starting with the fact that it must meet the needs of a large number of customers. “The idea of shipyard was clear” continues Espen. “This new project had to promote the traditiona­l technical contents of Windy while evolving the design and aesthetic style without however distorting them”.

Looking at the Shamal 37, she immediatel­y suggests her open sport philosophy. Lines are taut and the absense of a T-top, or other similar solutions, is a precise choice in order not to compromise the dynamism

of the profile. A sporting vocation that can be literally touched once the helm is held. Although essential, the helm station is designed to have a full control of the boat at all times and enhance the exciting driving experience offered by the Volvo Penta D6 440 propulsion. The optional Aquamatic DPI stern drive system further increases maneuverab­ility at low revs and is particular­ly useful when docking.

At high speeds (45-knot top speed, 0-20 knots in just 8.5 seconds) the twin Volvo D6 440 engines combined with Humphree’s Intercepto­r stabilizer­s guarantee the best trim even in rough seas thanks, above all, to the one-block design of the deep V-hull. All navigation data are managed by the Raymarine Axiom MFD touchscree­n system. Last but not least, life on board. The sensations at the helm are unique. The cockpit, the heart of conviviali­ty, is in a lowered position and well protected by a windshield which, even at high speeds, guarantees effective protection and shelter from the wind. The large dinette has an adjustable table and comfortabl­e seats. The bar cabinet on the left side is compact but equipped with induction hob, sink, refrigerat­or and extendable side top to expand the support surface. Below deck, the sleeping quarters consists of a double cabin, a twin-bedded one and a head with shower.

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 ??  ?? Designed to accommodat­e up to 4 people, the interiors are flooded with natural light by a series of lateral windows. The cockpit (on the right) includes a large dinette, a table and a sundeck in the stern.
Designed to accommodat­e up to 4 people, the interiors are flooded with natural light by a series of lateral windows. The cockpit (on the right) includes a large dinette, a table and a sundeck in the stern.
 ??  ?? Concepiti per accogliere fino a un massimo di 4 persone, gli ambienti interni (pagina a sinistra) benefician­o di un’efficace illuminazi­one naturale grazie alle finestratu­re a murata. Il pozzetto (a destra) si articola con una grande dinette e relativo tavolo, più zona prendisole a poppa.
Concepiti per accogliere fino a un massimo di 4 persone, gli ambienti interni (pagina a sinistra) benefician­o di un’efficace illuminazi­one naturale grazie alle finestratu­re a murata. Il pozzetto (a destra) si articola con una grande dinette e relativo tavolo, più zona prendisole a poppa.
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The design of the Shamal 37 is enriched by a series of details that emphasize its sporty elegance such as the ventilatio­n grilles and the steering wheel that evoke the world of supercars. Access to the bow area is made possible thanks to a central passage (photo above).
Il design dello Shamal 37 è arricchito da una serie di dettagli che ne sottolinea­no l’eleganza d’impronta sportiva, come le griglie di areazione e il volante che rievocano il mondo delle supercar. L’accesso alla zona di prua è reso possibile grazie a un passaggio centrale (foto sopra). The design of the Shamal 37 is enriched by a series of details that emphasize its sporty elegance such as the ventilatio­n grilles and the steering wheel that evoke the world of supercars. Access to the bow area is made possible thanks to a central passage (photo above).
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