Heritage cala un tris d’assi
Heritage plays three aces
Dal piccolo al grande. O meglio, in questo caso sarebbe più opportuno dire dal grande al piccolo. Limitare però il ragionamento a una questione di numeri sarebbe riduttivo. In realtà dietro la scelta di creare una linea di day cruiser dalle prestazioni elevate c’è sempre quello che può definire il fattore umano rappresentato in questo caso dai vertici del cantiere Reale. Sì perché tutto è partito dall’idea di mettere a punto una gamma di tender da abbinare alla produzione di superyacht in acciaio e alluminio (il primo attualmente in fase di costruzione è un 32 metri la cui consegna è prevista per l’estate), concepita con gli stessi valori e contenuti tecnici delle imbarcazioni più grandi. Poi, come spesso accade, approfondendo il progetto il livello di coinvolgimento è stato tale da spingersi nella direzione di dare vita a una vera e propria linea di prodotto.
La prima unità della gamma Heritage ha toccato l’acqua nel 2020 e non è passata inosservata al punto che a oggi il portafoglio ordini annovera già cinque commesse. Tanti gli elementi che concorrono a rendere questa linea una vera svolta nel segmento dei day cruiser, a iniziare dalle dimensioni. L’heritage misura sì 11,45 metri come lunghezza fuori tutto ma quella dello scafo non supera i 9,95 metri permettendo così di essere classificata come natante. Un vantaggio non di poco conto. Inoltre il pescaggio ridotto, solo 0,60 metri abbinati a spazi che sfruttano al meglio la larghezza ben 3,75 metri nel punto massimo, fanno comprendere meglio le ragioni alla base del successo fin qui riscontrato. La bontà del progetto nel quale sono stati coinvolti Francesco Rogantin per l’ingegnerizzazione e Marco Casali per il design si giustifica anche per la grande versatilità in termini di utilizzo.
Alla versione open, la prima presentata, ne seguiranno una con T-top in carbonio e una Cabinata con T-top. Una duttilità che è non casuale ma nasce dal concetto di massima personalizzazione diventato
la cifra stilistica e il segno distintivo del cantiere Reale sia per le grandi costruzioni sia per la nuova gamma Heritage.
Un concetto, in quest’ultimo caso, che si è tradotto in realtà attraverso la scelta di puntare sull’alluminio come materiale per la costruzione. I vantaggi sono tanti, su tutti la possibilità di dare vita a un livello di customizzazione superiore rispetto a scafi di pari dimensioni in vetroresina. In navigazione l’impiego di questo materiale rilancia la sensazione di trovarsi a bordo di una barca con una sostanza diversa, più solida e sicura. C’è infine il tema della sostenibilità e qui l’alluminio non teme confronti dal momento può essere riciclato completamente senza impattare sull’ambiente senza contare poi che risulta anche facilmente gestibile in caso di riparazioni.
La prima unità varata si distingue per l’impostazione walkaround, che accomuna tutta la gamma, e per la scelta di mantenere lo scafo a vista senza stuccature. Le ragioni sono state principalmente due: la prima va nella direzione di mettere in risalto l’alluminio in tutta la sua purezza e in secondo luogo sottolineare la qualità delle saldature e il livello della lavorazione. Inoltre per l’opera morta sono stati utilizzati nuovi trattamenti a
nanotecnologie grazie ai quali c’è un significativo incremento delle performance intese come protezione dalla corrosione e dal riscaldamento causato dai raggi solari. La configurazione della carena è a V profonda che adotta dei pattini molto importanti grazie ai quali è stato raggiunto l’obiettivo di avere un assetto ottimale in tutte le andature, anche a velocità elevate. Tradotto vuol dire soprattutto barca asciutta in presenza di onde e mare formato. Poi ci sono le prestazioni.
Tante le opzioni sul tavolo o meglio a poppa. Le scelte sulla prima unità sono andate in una direzione molto spinta con tre Mercury da 300 cavalli ciascuno (in listino ci sono anche soluzioni con una coppia da 400 cavalli oppure 450 cavalli sempre fuoribordo). Con questa configurazione la velocità massima raggiunta è stata di 57 nodi a conferma della vocazione sportiva con le manette abbassate.
Ma l’heritage si fa apprezzare anche come barca ideale per la famiglia grazie ai passavanti laterali ben protetti dalle murate alte che permettono spostamenti sicuri soprattutto in navigazione. La vita di bordo si concentra in particolare in due aree.
A prua c’è una zona prendisole con sedute e lettini che, all’occorrenza, si presta anche come area pranzo grazie a un tavolino regolabile. Questa superficie, come quella a poppa, può essere riparata dal sole grazie a un tendalino realizzato in tessuto microforato e pali di sostegno in carbonio. Nel dettaglio poi la sezione prodiera si presenta svasata nella parte superiore dell’opera morta. Un dettaglio costruttivo non di poco conto poiché assicura un’efficace protezione dagli spruzzi sia a barca ferma in rada sia in navigazione.
La consolle di guida, sotto la quale, su preferenza dell’armatore, può essere ricavato il locale di servizio, nella prima versione si presenta attrezzata con tre sedute ergonomiche Ullman.
A poppa si apre un’altra area destinata ai bagni di sole la cui superficie può essere ulteriormente estesa grazie alla possibilità di avere come optional le murate abbattibili. Il layout di coperta prevede anche la possibilità di allestire un wetbar con zona frigo, piano cottura elettrico e tutto quello che occorre per organizzare pranzi e aperitivi. Infine, altra scelta azzeccata, quella di concepire il bottazzo con un profilo in PVC che si apprezza nelle manovre di accosto e nelle fasi di ormeggio.
FROM SMALL TO LARGE. Or rather, in this case it would be more appropriate to say from large to small. However, limiting the reasoning to a matter of numbers would be reductive. Actually, behind the decision to create a range of high-performance day cruisers, there is what we can define the human factor represented in this case by the top management of the Reale shipyard.
Yes, because it all started with the idea of developing a range of tenders to be combined with the production of steel-and-aluminum superyachts (the first unit currently under construction is a 32-meter yacht whose delivery is scheduled for next summer), conceived with the same values and technical contents of the larger models.
Then, as often happens, the level of involvement was such as to go in the direction of giving life to a real product line. The first unit of the Heritage range was launched in 2020 and 5 hulls have already been sold. Many elements make this range a real turning point in the day cruiser segment, starting with the size.
Despite an overall length of 11.45 meters, the hull one does not exceed 9.95 meters, thus allowing the boat to be classified as a registration-free boat. A not insignificant advantage. Furthermore, the low draft – just 0.60 meters combined with spaces that make the most of the 3.75 meter width – makes it possible to better understand the reasons behind the success achieved so far.
Engineered by Francesco Rogantin and designed by Marco Casali, the new model is extremely versatile. The Open version, the first presented, will be soon followed by a carbon T-top one and a Cabin version with T-top. This flexibility stems from the concept of maximum customization that has become the stylistic code and the hallmark of the whole Reale production.
The advantages offered by the use of aluminium are multiple. First of all, a higher level of customization than fiberglass hulls of the same size. In navigation, the use of this material relaunches the feeling of being on board a boat with a different, sturdier and safer substance. Lastly, aluminum can be completely recycled without impacting the environment and is also easily manageable in case of repairs. The first unit launched stands out for its walkaround configuration, which unites the whole range, and for the choice of keeping the hull exposed without grouting.
The reasons for this were mainly two: the first was the desire to enhance aluminum in all its purity and, secondly, to emphasize the quality of the welds and processing level. Moreover, new nanotechnology treatments have been used for the topsides, thanks to which there is a significant increase in performance intended as protection from corrosion and heating caused by sunlight. The deep V-hull guarantees optimal trim and comfort at all speeds.
Power comes from three Mercury outboards, 300 HP each but twin 400/450 HP outboards are also available as an option. When powered by three Mercury engines, the boat can reach a top speed of 57 knots. But the Heritage is also a perfect option for your family cruises, thanks to the large and well-protected handrails and the high topsides that guarantee safe circulation on board.
The boat has two main convivial areas. The bow lounge, equipped with seats and chaises longues, can be transformed into a dining area thanks to an adjustable table, sheltered by a special awning with carbon poles.
More specifically, the bow area is flared in the upper part of the topside, thus offering effective protection from splashes during navigation and when at anchor. The steering console, under which the owner may choose to create a service area, is equipped in the first version with three ergonomic Ullman seats.
The stern accommodates an additional sunbathing platform, whose surface can be further extended thanks to the possibility of having the folding sides as an option.
The deck layout also includes the possibility of setting up a wetbar with a fridge area, electric hob and everything needed to organize lunches and aperitifs. Last but not least, the fender features a PVC profile, particularly useful when mooring.