NON È UNA BARCA È UN ITAMA
It’s not a boat. It’s an Itama yacht
Nel mondo delle auto il fenomeno youngtimer sta vivendo un periodo d’oro. Sono quei modelli che hanno letteralmente segnato un’epoca, un modo di essere, e che oggi sono ricercati da collezionisti e appasionati. In questa sezione di Barche a Motore andremo alla scoperta di quali sono i modelli e i cantieri di barche che hanno fatto storia, le origini del loro successo e perché oggi possono essere un investimento non solo in termini di emozioni, ma anche economicamente. Questo discorso vale ancora di più quando dalle origini del cantiere a oggi c’è un legame fortissimo. Con tali premesse, quale marchio più adatto per inaugurare questa nuova rubrica se non Itama? Aggirandovi per il Salone di Genova del 1979 avreste potuto udire Giampiero Baglietto affermare che l’itama 38 era “la barca più centrata e interessante nelle sue dimensioni”. Il 38 a quel Salone era al suo debutto, ma da lì a due anni sarebbero stati già 26 i motoscafi naviganti in giro per il Mediterraneo. Questo open era la risposta tutta italiana di Mario Amati, fondatore dei Cantieri Navali di Roma che costruivano gli Itama, allo strapotere dei fast-commuter made in USA che dominavano la scena. Per competere con i vari Magnum e Donzi, solo per citare due brand nati dal genio di Don Aronow, non bastava semplicemente la velocità: le barche dovevano essere anche agili, ma soprattutto inconfondibili nella linea. Itama è la barca open per eccellenza e la formula individuata in origine da Mario Amati funziona ancora oggi. Ci sono cantieri che ogni anno presentano una novità, anche completamente differente dai modelli precedenti, per esplorare nuovi segmenti di mercato o rilanciarsi dopo tentativi poco fortunati. “Ma le mie barche devono essere belle – raccontava Amati alla rivista Uomo Mare nel 1983 – È una questione di livello. Io non credo che si possano costruire ‘bene’ nello stesso cantiere barche a vela e motoryacht. Nello stesso modo, credo che all’interno di un genere, i motorcruiser per esempio, sia inevitabile specializzarsi al massimo per dare il meglio”. E poi un Itama, già a quel tempo, era sinonimo di libertà. “Due ore da Fiumicino a Cala Galera, senza traffico, con ancora il nodo alla
cravatta. Ed è subito vita” recitava Uomo Mare parlando proprio dell’itama 38. Oggi questa è, tra tutte le barche Itama, il bestseller assoluto con i suoi 164 scafi venduti tra il 1979 e il 2003. Il suo habitat naturale? La zona del centro e sud Italia, con un raggio d’azione da Punta Ala a Capri. È qui che gli Itama hanno la loro massima diffusione, in quelle località dove si alimentano i trend nautici.
Amati rimase al timone di Itama fino al 2001. Nel marzo di quell’anno cedette le sue quote al Fondo Opera. Dal 2004 Itama entrò nel Gruppo Ferretti, acquisita dalla Pershing Spa, a quel tempo sotto la guida di Tilli Antonelli, fondatore proprio di Pershing.
Instant classic, design senza tempo. È difficile trovare nel mondo della nautica un esempio più azzeccato di Itama per esprimere questo concetto. Il design pulito e quasi rigoroso di queste barche non si può confondere con nessun fast-commuter americano. Ma qual è il segreto di questi motoscafi? L’equilibrio, l’armonia tra potenza ed eleganza. Questa formula, semplice solo a dirsi, distingue da oltre 50 anni Itama da ogni altra barca. L’equilibrio da solo non basta, bisogna anche evolversi. Così ha fatto il cantiere e negli ultimi anni nel gruppo Ferretti sono stati introdotti nuovi modelli dal 45 all’itama 75 attuale ammiraglia del marchio. Avete notato come sul mercato dell’usato gli Itama siano molto rari? E di solito quando ne viene trovato uno (in buone condizioni), ha un valore alto, a prescindere dall’epoca che prendiamo come riferimento. Questo perché un armatore resta molto fedele alla sua barca e, quindi, al marchio, per lungo tempo. In sostanza chi ne ha uno, se lo tiene ben stretto. Il motivo è che dalla nascita a oggi, questi motoscafi hanno tenuto fede non solo a un’idea di design, ma anche alla qualità costruttiva. Questa barca, infatti, è progettata per regalare la migliore esperienza nautica, a qualsiasi velocità: il profondo scafo a V permette di godere appieno e in sicurezza della potenza dei motori di bordo, spesso molto potenti. La grande vivibilità di tutti gli ambienti della barca, la loro funzionalità e il loro impatto estetico, oltre ovviamente al comfort, li rendono adatti a godersi giornate di mare, ma anche periodi più lunghi, grazie agli interni progettati nei minimi dettagli. Un Itama di oggi condivide quindi lo stesso DNA e la stessa essenza di un modello del passato, permettendo all’usato di mantenere un valore sempre alto e al nuovo di essere un investimento sicuro, ma soprattutto una fonte certa di emozioni uniche.
IN THE AUTOMOTIVE WORLD, the youngtimer phenomenon is experiencing a golden age. Youngtimers are all the models that have literally marked an era, which are now increaasingly sought-after by collectors and enthusiasts. In this section of Motor Boats we will discover which models and boat manufacturers have made history, the origins of their success and the reasons why they can be an investment from both a financial and emotional point of view. This is even more true when, from origins to today, there is a very strong bond with the shipyard. With these premises, which brand is more suitable to inaugurate this section of our magazine if not Itama? Wandering in the 1979 Genoa Boat Show, you might have heard Giampiero Baglietto say that the Itama 38 was “the most successful and interesting boat in its size”. Two years later, 26 units were already sailing around the Mediterranean. This open yacht was the all-italian response of Mario Amati, founder of Cantieri Navali di Roma that built the Itama yachts, to the overwhelming power of US fast-commuters that dominated the scene. To compete with the various Magnum and Donzi yachts, born from the genius of Don Aronow, speed was not enough: yachts also had to be agile and unique in design. Itama was the open boat par excellence and the formula originally identified by Mario Amati still works today. There are shipyards that launch new models in order to explore new market segments. “But my boats must be beautiful – Amati told the magazine Uomo Mare in 1983 – It’s a matter of level. I don’t think that sailboats and motoryachts can be built ‘well’ by the same shipyard. Similarly, I believe that it is inevitable to specialize as much as possible to give the best“. Already at that time, Itama was synonymous with freedom. “Two hours from Fiumicino to Cala Galera, without traffic, still with the knot in my tie. And it is immediately life” wrote Uomo Mare speaking of the Itama 38. Today this is, among all the Itama boats, the absolute bestseller with 164 unit sold between 1979 and 2003. Its natural habitat? The area between central and southern Italy, from Punta Ala to Capri. It is there, where nautical trends are nurtured, that Itama yachts have their greatest diffusion. Mr. Amati remained at the helm of Itama until 2001. In March 2001, he sold his shares to the Opera Fund. In 2004, Itama joined the Ferretti Group, acquired by Pershing Spa, under the guidance of Tilli Antonelli.
Instant classic, timeless design. It is difficult to find a better example from Itama in the nautical world to express this concept. The clean and almost rigorous design of these boats cannot be confused with any American fast-commuter. But what is the secret of these motorboats? The balance, the harmony between power and elegance. However, balance alone is not enough. Evolution is essential. This is what the shipyard did and, in recent years, new models have been introduced in the Ferretti group from the 45 to the Itama 75, the brand’s current flagship. Have you ever noticed how Itama yachts are very rare on the second-hand market? When one is found (in good condition), it has a high value regardless of the era we use as a reference. This is because Itama owners remain very faithful to their boats. Basically, those who have one, don’t give it up. The reason for this lies in the fact that, from inception to today, these motorboats have kept faith not only in a design idea, but also in construction quality. These boats, in fact, are designed to give the best nautical experience, at any speed. A contemporary Itama yacht therefore shares the same essence than a model of the past, allowing the used ones to always maintain a high value and the new ones to be a safe investment and, above all, a certain source of unique emotions.