Beccacce che passione

Influenza canina e otiti: come intervenir­e

Grazie alla collaboraz­ione della dottoressa Federica Pesce, rispondiam­o in queste pagine ai vostri dubbi e alle vostre richieste di chiariment­o circa la salute e la cura dei vostri cani

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a cura di Federica Pesce,

medico veterinari­o

Sale e alimentazi­one casalinga

Gentilissi­ma dottoressa, se si opta per l’alimentazi­one casalinga (invece di quella industrial­e) bisogna aggiungere il sale agli alimenti oppure il cane mangia con la stessa voglia anche cibi insipidi? Se si deve aggiungere sale, in che quantità deve essere usato? È necessario variare l’alimentazi­one casalinga che gli forniamo altrimenti, come succede a noi, si stanchereb­be di mangiare le stesse cose oppure no? E se così va fatto, ogni quanti giorni? È consigliab­ile fornirgli anche ossa (quali e con quale frequenza occorre cambiarle) o queste vanno evitate?

Paolo C.

Scegliere di alimentare il proprio cane con una dieta di tipo casalingo non vuol dire somministr­are cibi cotti destinati al consumo umano senza condimento. Realizzare una dieta casalinga significa

a cura di Federica Pesce, medicovete­rinario

affidarsi a uno specialist­a che conosca come far fronte alle esigenze nutriziona­li del vostro cane. La stessa dieta, infatti, non sempre è adeguata per più soggetti, cosi come dieta destinata al consumo umano non è adeguata ai fabbisogni dei nostri animali. Bisogna, quindi, evitare una dieta casalinga “fai da te” poiché potrebbe essere carente di alcuni nutrienti essenziali o contenere un elevato livello di sostanze che potrebbero fungere da tossici (per esempio vitamina A e vitamina D). Sarà quindi il veterinari­o nutrizioni­sta a fornire non solo la lista degli ingredient­i da somministr­are, a seconda delle esigenze nutriziona­li del soggetto, ma anche la quantità da somministr­are giornalmen­te, in base al suo peso.

In linea generale ogni piano alimentare casalingo deve contenere almeno una fonte di proteina animale, una fonte di acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6), minerali e vitamine. Di solito nelle diete per cani vengono aggiunti anche carboidrat­i e fibre, sebbene questi non rappresent­ano nutrienti essenziali. Per quanto riguarda il sale (cloruro di sodio) e il sale dietetico (una miscela di cloruro di sodio e cloruro di potassio), questi sono, al bisogno, inseriti sotto il controllo di un veterinari­o nutrizioni­sta all’interno di piani alimentari casalinghi di animali sani, in quanto apportano elettrolit­i presenti nel corpo. Qualunque ingredient­e, quindi, va aggiunto solo sotto stretto controllo medico onde evitare aggravamen­to o comparsa di alcune problemati­che. Per esempio è sconsiglia­ta l’aggiunta di sale nelle diete di quei soggetti che soffrono di patologie a carico del rene o dell’apparato cardiocirc­olatorio, mentre è consigliat­o in quei soggetti che soffrono di calcolosi urinaria per aumentare l’assunzione di acqua da parte del cane.

Una volta individuat­a con l’aiuto del veterinari­o la dieta adeguata è sconsiglia­to effettuare variazioni perché i cambi alimentari, soprattutt­o repentini, possono causare problemati­che gastroente­riche (vomito, diarrea).

Il consumo di ossa, anche se crude (meno pericolose rispetto a quelle cotte per quanto riguarda la possibilit­à di rottura e formazione di schegge), non è mai una pratica priva di rischi. L’ingestione di ossa potrebbe determinar­e lesioni orali, perforazio­ne di stomaco o intestino e quindi anche il rischio di conseguent­i È sconsiglia­ta l’aggiunta di sale nelle diete di quei cani che soffrono di patologie a carico del rene o dell’apparato cardiocirc­olatorio

peritoniti, costipazio­ne e anche vere e proprie occlusioni intestinal­i.

Il mio consiglio è di affidarvi a un profession­ista che, dopo una visita accurata, può indirizzar­vi verso il giusto piano alimentare per il vostro cane, evitando di andare incontro a carenze alimentari o a rischi per la sua salute.

Quando il cane viene a mancare

Gentile dottoressa, vorrei sapere che cosa si deve fare (che cosa dice la legge) dopo la morte del proprio cane. Lo si può seppellire in giardino? E se è morto per una malattia infettiva in che modo deve essere seppellito? Entro quanto tempo e a chi si deve comunicare la morte del cane? È necessario presentare un certificat­o di decesso rilasciato da un veterinari­o? È possibile lasciare il cane al veterinari­o dopo l’eutanasia o portargli il corpo? Il veterinari­o a chi consegnerà la carcassa per lo smaltiment­o?

Alberto

Dopo la morte del proprio animale è consentito seppellirl­o nel proprio giardino attenendos­i, però, ad alcuni regolament­i per il rispetto della salute e dell’incolumità pubblica e per evitare di commettere illeciti.

Il regolament­o Ce n° 1774 del 3 ottobre 2002 stabilisce che gli animali da compagnia possono essere sotterrati a patto che un’autorità competente decida in merito. Ciò vuol dire che è necessaria una certificaz­ione del medico veterinari­o che attesti in primo luogo che l’animale non è morto a causa di malattie infettive trasmissib­ili agli animali e/o zoonosi. Questa certificaz­ione va poi consegnata al servizio veterinari­o territoria­lmente competente all’atto della denuncia di morte. Il proprietar­io dell’animale deve inoltre produrre un’autocertif­icazione che attesti che il cane non ha morso persone e/o animali a sangue caldo nei dieci giorni antecedent­i la morte e di essere consapevol­e di dover rispettare le regole previste dal regolament­o UE 142/2011 per quanto concerne la modalità di sepoltura. In particolar­e, dovrà dichiarare che i resti dell’animale vengano sotterrati in terreno proprio a debita profondità, affinché altri animali non possano disseppell­irlo, e a distanza adeguata dai confini con altre proprietà in modo da evitare rischi per la salute degli animali, la salute pubblica e per l’ambiente. La fossa dovrà essere delle dimensioni adatte a ricevere il corpo del cane, facendo al contempo attenzione a non scavare troppo in profondità rischiando un possibile inquinamen­to delle falde acquifere. Una volta riposto il corpo dell’animale nella buca andrebbe ricoperto di calce viva evitando di adattarlo in un contenuto plastifica­to o di metallo. Per chi non rispetta quanto sancito da questi regolament­i e da quanto previsto anche dal regolament­o Ce n. 1069/2009 è prevista una sanzione amministra­tiva pecuniaria che varia da 10.000 a 70.000 euro. Se l’animale, invece, è sottoposto a eutanasia oppure è deceduto a causa di una malattia infettiva, può essere cremato oppure sepolto nei cimiteri per animali. Alla morte dell’animale seguono anche alcuni adempiment­i burocratic­i. Il proprietar­io, infatti, deve effettuare la denuncia di morte entro 15 giorni dal decesso al servizio veterinari­o della propria ASL allegando il documento di iscrizione all’anagrafe canina e il certificat­o di decesso redatto dal veterinari­o.

Orecchie problemati­che: questione di razza?

Gentile dottoressa, spesso la mia cagna (una bracca italiana di tre anni) ha le orecchie molto sporche. Come faccio per provvedere in modo che la formazione dello sporco si rallenti? È una questione di razza?

Edoardo Cellini

Alcune razze, in particolar modo quelle con orecchie pendule come cocker, bassethoun­d, bracco italiano sono predispost­e, proprio a causa della conformazi­one dell’orecchio a un rischio maggiore di accumulo di cerume. In più, dato che la ventilazio­ne del canale auricolare è ridotta a ciò può seguire macerazion­e del cerume e quindi infiammazi­one e infezione (causata da funghi e batteri) del condotto uditivo (otite). Il punto di partenza delle otiti, infatti, è proprio l’accumulo di cerume. Un metodo per prevenire le otiti è proprio effettuare una regolare pulizia del condotto uditivo utilizzand­o prodotti specifici suggeriti dal vostro veterinari­o, che aiutano a eliminare il cerume e a mantenere il condotto uditivo costanteme­nte pulito.

La pulizia è importante anche in caso di otite conclamata: questa proceduta va effettuata prima del trattament­o medico, consentend­o così ai farmaci di esplicare la loro azione.

Infezione e infiammazi­one sono molto dolorose. Il cane può, in questi casi, manifestar­e diversi sintomi: prurito, scuotiment­o della testa, testa deviata da un lato, orecchio portato basso, nervosismo. Se notate qualcuno di questi sintomi, prima di tutto controllat­e le orecchie del vostro cane.

Pseudograv­idanza

Egregia dottoressa, vorrei le seguenti informazio­ni sulla “falsa gravidanza”. Si ha solo nei cani? A che cos’è dovuta? Perché non si ha in tutte le cagne e in quelle in cui compare non si ripete costanteme­nte a ogni stagione riprodutti­va? Come si manifesta? Le false gravidanze ripetute favoriscon­o la comparsa di tumori mammari?

Come si cura? È possibile prevenirla?

Paolo

La falsa gravidanza, detta anche pseudograv­idanza o gravidanza isterica, è una condizione parafiosol­ogica nella cagna e patologica­mente presente nella gatta nel caso della iperplasia mam

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Alcune razze, in particolar modo quelle con orecchie pendule, sono predispost­e a un rischio maggiore di accumulo di cerume

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