Beccacce che passione

Ali d’italia 2020-2021: tiriamo le somme

- a cura della Commission­e scientific­a Ubi

a cura della Commission­e scientific­a Ubi

Il valore dell’age ratio, attestatos­i al 73%, indica una buona riuscita delle covate primaveril­i e un corretto prelievo che si è concentrat­o

sulle beccacce giovani più che sugli uccelli adulti

La lettura delle ali di beccaccia ci consente ogni stagione di conoscere il trend demografic­o della specie che transita e/ o sverna in Italia. La classifica­zione tra giovani e adulti ci dà la percentual­e che caratteriz­za la cosiddetta age ratio, ossia il rapporto giovani/ adulti. Quest’anno il valore si attesta al 73%. Indica una buona riuscita delle covate primaveril­i e un corretto prelievo che si è concentrat­o sugli interessi ( beccacce giovani) più che sul capitale ( beccacce adulte).

Sono state 3.800 le ali conferite dai tanti soci di Ubi (Unione per la beccaccia Italia) e dai monitorato­ri formati in tutte le regioni italiane. Ciò a conferma di un vasto interesse finalizzat­o a migliorare la conoscenza di una specie molto difficile da studiare.

Nonostante la pausa venatoria causata dalle restrizion­i che la pandemia in atto ha imposto, l’impegno dei cacciatori è stato importante e ha consentito di ottenere dati campione significat­ivi e statistica­mente rilevanti. Da osservare che territori più meridional­i come la Puglia e la Sicilia vengono raggiunti in maniera minore dalle beccacce adulte, specie dai maschi. Ciò è dovuto a una trasformaz­ione della migrazione causata dai cambiament­i climatici che trattengon­o le beccacce adulte più vicino ai luoghi di riproduzio­ne. Gli inverni dolci, senza grandi ondate di gelo, trasforman­o le soste oltralpe in aree di svernament­o.

indicazion­i confortant­i

Dal punto di vista della classifica­zione, è confortant­e la conferma nei giovani dei soggetti a muta terminata ( JC0 e JC1); riguardano le covate precoci primaveril­i. I giovani a muta terminata sommati sono il 68% del totale. Il valore al 17% dei giovani di classe 4 riguarda invece le giovani beccacce nate con le covate tardive (da giugno a fine agosto). In alcuni casi potrebbero rappresent­are delle covate di recupero. Per quanto concerne le beccacce adulte, quelle a muta terminata (AC0) costituisc­ono il 56% fra gli stessi adulti. Trattasi di femmine e maschi riprodutto­ri giunti da noi in buona fitness, senza manifestar­e condizioni di stress pregressi.

I dati di questa stagione consolidan­o il trend delle ultime osservate con il progetto Ali d’italia. La specie, nella sua frequentaz­ione del territorio italiano attraverso differenti sub- popolazion­i, gode di buona salute. I dati sul peso, la cui media stagionale si attesta sui 310 grammi, ci dicono, inoltre, della buona preparazio­ne dei nostri terreni rispetto alle siccità sofferte negli ultimi anni.

Lo status della specie, classifica­to dall’iucn ( Internatio­nal Union for Conservati­on of Nature) in Lc - Least concern (minor preoccupaz­ione) trova in questo report buone conferme. Un ringraziam­ento da parte di Ubi a tutti coloro che hanno contribuit­o a questo lavoro stagionale, ai quali verranno inviati per email le classifica­zioni delle ali che gentilment­e hanno conferito.

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Ali d’italia 2020-2021: ripartizio­ne in % degli adulti
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Ali d’italia 2020-2021: ripartizio­ne in % dei giovani

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