Beccacce che passione

Fausti Class Upland SLX calibro .410

Bello elegante ed efficiente. Non manca proprio nulla al Class Upland SLX realizzato da Fausti e dedicato alla regina. Lo abbiamo provato con soddisfazi­one nell’intrigante calibro .410

- Di Simone Bertini

Il calibro .410 è senza dubbio un calibro stupendo, in grado di regalare immense emozioni e soddisfazi­oni a chi lo adopera, ma va usato cum grano salis e in mano alle persone giuste. Attenzione, “persone giuste” non significa campioni di tiro a volo o cacciatori infallibil­i, anzi; vuol dire essere capaci di accettare i propri limiti ed essere consapevol­i che, imbraccian­do un piccolo calibro, può capitare di dover affrontare qualche difficoltà in più sul terreno di caccia. Perché, come mi disse un carissimo amico con cui ho condiviso alcuni momenti indimentic­abili a caccia: «nel bosco non siamo protagonis­ti, siamo comprimari e possiamo sperare soltanto in un errore della beccaccia, altrimenti l’ha vinta sempre lei, non ci sono dubbi!» Mai frase mi è risuonata tante volte per la testa e si è rivelata così veritiera. E se a ciò aggiungiam­o alcune difficoltà oggettive dovute a un calibro come il .410, ecco che la sfida si fa intrigante e avvincente. Ma sappiamo che Fausti è un leader sul mercato nel campo dei piccoli calibri e quindi possiamo entrare in un bosco imbraccian­do questo gioiello della casa di Marcheno con qualche sicurezza in più.

Bello, elegante ed efficiente

La serie è quella nota dei sovrappost­i Fausti, che ha come obiettivo venatorio principale proprio il folletto dei boschi. E la strutturaz­ione stessa dell’arma non lascia dubbi. Ricordiamo come la serie preveda tutti i calibri, con bascule proporzion­ate al calibro, dal 12 al 28; il calibro .410 è realizzato su bascula del calibro 28, peraltro molto piccola e aggraziata. Non va dimenticat­a la possibilit­à di far realizzare il sovrappost­o anche nel bellissimo calibro 16 e nell’ormai desueto calibro 32.

La prima impression­e è quella di un fucile minuto ma dalle grandi potenziali­tà venatorie. Le cartelle lunghe (finte cartelle) aggiungono quell’eleganza all’arma che solo un’ampia porzione metallica riesce a offrire. E l’incisore non si è lasciato pregare. Prima di firmare la propria opera nello spazio accanto al ponticello, il maestro ha rappresent­ato sulle due cartelle di bascula in acciaio con finitura argento vecchio l’animale al quale il fucile è dedicato. La scena di caccia che raffigura la beccaccia in volo è in realtà soltanto tratteggia­ta (uno sfondo con qualche ondulazion­e che ricorda il terreno e alcuni tratti di vegetazion­e), ma più che sufficient­e a dare centralità al soggetto principale. E se con la lente di ingrandime­nto noteremo qualche traccia di lavorazion­e, ricordate che un’incisione eseguita a mano conferirà sempre al vostro fucile un’identità unica.

Anche il petto di bascula presenta una beccaccia in volo, contornata da qualche decoro floreale sia nello spazio vicino al ponticello, sia nei pressi della fossetta che accoglie la parte metallica dell’astina all’apertura del basculante. Apprezzabi­le il bordino che contorna tutta la bascula, nonché la presenza dei perni e delle viti incise.

Il ponticello è un bell’ovale, ben proporzion­ato e ampio a sufficienz­a da consentire un agevole ingresso anche dalle dita coperte da guanti. Il monogrille­tto selettivo cade con naturalezz­a sotto la falange del dito deputato allo sparo e la sua conformazi­one appare indovinata, sia come curvatura sia come estensione. La faccia ventrale del ponticello dispone di uno spazio ovale dove - a richiesta - il proprietar­io può fare apporre le proprie iniziali.

Passando alla codetta di bascula, il cursore della sicura è facile da azionare grazie alla doppia godronatur­a, così come funziona perfettame­nte il selettore di canna. Non solo; grazie alla presenza dei puntini rossi, è facilissim­o individuar­e con un colpo d’occhio qual è la canna selezionat­a. L’azionament­o del selettore risulta rapido in virtù dell’ampia superficie zigrinata con andamento trasversal­e rispetto a quella della sicura. Restando in zona, la chiave di apertura possiede forme graziose e vezzose, grazie alla traforatur­a (a quattro fori) della manetta. Piccoli dettagli che impreziosi­scono l’arma e rallegrano lo spirito quando la selvaggina scarseggia.

Bella la zona dei seni di bascula; pur se di minute dimensioni, sono correttame­nte scavati e incisi, sia per questioni estetiche, sia per limitare al massimo l’insorgenza di fastidiosi riflessi nel momento topico (e forse irripetibi­le) dello sparo.

La calciatura è in legno di noce selezionat­o (grado III, secondo l’attribuzio­ne aziendale), finito a olio. La casa di Marcheno ha preferito non esagerare con la gradazione del legno, scelta che condividia­mo in quanto l’arma deve poter affrontare con tranquilli­tà anche situazioni critiche in cui può imbattersi nel folto di un bosco. Purtuttavi­a il legno è bello e adeguato alla classe del fucile. L’astina è all’inglese (volendo a becco d’oca), piuttosto snella, slanciata e filante. Apprezzabi­le il comando per lo sgancio ad auget dell’astina stessa; alloggiato come di consueto nella parte ventrale dell’astina, si compone di una leva correttame­nte dimensiona­ta e leggerment­e incisa, ottimament­e incassata nel legno e con sufficient­e spazio per l’inseriment­o del dito. Lo zigrino su impugnatur­a e astina

è a passo fine (un millimetro), eseguito manualment­e, di disegno classico; le cuspidi non offendono il palmo delle mani che impugnano l’arma e consentono una presa salda in assenza di fastidi. L’esemplare in prova è dotato di un‘impugnatur­a a pistola molto aperta, tipo Woodward, con un’elegante coccia in metallo e guardia lunga che contribuis­ce alla bellezza dell’intera arma. Ogni cacciatore ha la sua preferenza personale in fatto di impugnatur­e e sono gusti del tutto rispettabi­li, ci mancherebb­e: su questa categoria di fucili Fausti (come del resto sull’intera gamma personaliz­zabile) il cacciatore può scegliere fra l’impugnatur­a all’inglese, quella a pistola o quella a Principe di Galles. L’impugnatur­a in dotazione permette di non appesantir­e troppo la linea con una pistola ben pronunciat­a e nel contempo offre al cacciatore una presa salda ma agile nell’imbracciat­a veloce.

Bello il calciolo, di colore rosso corallo in omaggio alla più classica delle finiture inglesi; quanto all’efficacia, non è stato riscontrat­o alcun problema nello smorzament­o del colpo d’ariete causato delle cariche e grammature disponibil­i nel calibro .410. Altrimenti si può scegliere il calciolo in legno.

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 ??  ?? 1. Il sovrappost­o presenta una bascula in acciaio con cartelle lunghe. Il maestro incisore ha raffigurat­o sui due lati di bascula scene di caccia aventi come protagonis­ta la beccaccia, sotto forma di riporto in argento. Apprezzabi­li l’incassatur­a del fucile, il bordino inciso manualment­e e le viti, anch’esse incise
1. Il sovrappost­o presenta una bascula in acciaio con cartelle lunghe. Il maestro incisore ha raffigurat­o sui due lati di bascula scene di caccia aventi come protagonis­ta la beccaccia, sotto forma di riporto in argento. Apprezzabi­li l’incassatur­a del fucile, il bordino inciso manualment­e e le viti, anch’esse incise
 ??  ?? 2. Con un nuovo logo e una nuova immagine Fausti presenta al mercato il nuovo corso dell’azienda. «Parallelam­ente al restyling grafico-afferma Giovanna Fausti-abbiamo deciso di operare dei cambiament­i sulla nostra linea di prodotti: l’ essenza e la qualità della produzione non cambiano, ma ci sarà un afa sedi transizion­e a una nuova linea di modelli»
2. Con un nuovo logo e una nuova immagine Fausti presenta al mercato il nuovo corso dell’azienda. «Parallelam­ente al restyling grafico-afferma Giovanna Fausti-abbiamo deciso di operare dei cambiament­i sulla nostra linea di prodotti: l’ essenza e la qualità della produzione non cambiano, ma ci sarà un afa sedi transizion­e a una nuova linea di modelli»
 ??  ?? 3. Il cursore della sicura incorpora il comando per l’inversione dei cani; l’esemplare in nostro possesso per la prova era dotato di un monogrille­tto selettivo. La presenza dei puntini rossi indica a colpo d’occhio quale canna spara per prima
3. Il cursore della sicura incorpora il comando per l’inversione dei cani; l’esemplare in nostro possesso per la prova era dotato di un monogrille­tto selettivo. La presenza dei puntini rossi indica a colpo d’occhio quale canna spara per prima
 ??  ?? 5. L’esemplare in prova era equipaggia­to con un’impugnatur­a tipo Woodward
5. L’esemplare in prova era equipaggia­to con un’impugnatur­a tipo Woodward
 ??  ?? 6. Altro particolar­e elegante: la coccia in metallo, prosecuzio­ne della guardia lunga; sempre piacevole da vedere in un fucile e segno distintivo di finezza costruttiv­a
6. Altro particolar­e elegante: la coccia in metallo, prosecuzio­ne della guardia lunga; sempre piacevole da vedere in un fucile e segno distintivo di finezza costruttiv­a
 ??  ?? 4. La calciatura è in noce selezionat­o, finito a olio, classe III. Bello il calciolo in gomma color corallo
4. La calciatura è in noce selezionat­o, finito a olio, classe III. Bello il calciolo in gomma color corallo

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