Beccacce che passione

Rfm Sks One: un sovrappost­o su misura

- testo e foto di Giuseppe Cerullo

Quello dei fucili artigianal­i su misura è il concetto sul quale si fonda la produzione armiera della Rfm. La ricerca dell’affidabili­tà meccanica fusa al pregevole gusto estetico, impreziosi­to a seconda delle specifiche richieste della clientela, rappresent­a, infatti, l’indubbio punto di forza dei fucili da caccia dell’azienda valtrumpin­a. Analizziam­o un’interessan­te realizzazi­one in calibro 16 dedicata alla regina del bosco

Rfm propone a catalogo una vasta gamma di fucili basculanti per caccia e tiro a canna sia liscia sia rigata. Il vanto è quello di disporre di componenti e semilavora­ti completame­nte made in Italy: quest’indubbia garanzia di qualità ha permesso al marchio all’azienda di affacciars­i con successo al mercato nazionale ed estero. La personaliz­zazione è il vero punto di forza: il fucile tenderà così a costituire la sintesi tra l’esperienza dell’artigiano e le espresse richieste del committent­e. La possibilit­à riconosciu­ta dalla vendita diretta al pubblico è quella di selezionar­e insieme materiali e finiture unitamente alla possibilit­à di dimensiona­re l’arma sulle esatte caratteris­tiche antropomet­riche dell’acquirente. Doppiette, sovrappost­i ed express saranno così completame­nte personaliz­zabili nelle misure del calcio, nelle caratteris­tiche delle canne e per livello di finitura, tutto ciò a fronte di prezzi di listino davvero concorrenz­iali. Rfm offre alla clientela l’allineamen­to della calciatura senza alcun sovrapprez­zo; differente­mente, ottenere un calcio completame­nte su misura partendo da uno sbozzato in noce richiederà l’attenzione dei due calcisti operanti in sede con un costo aggiuntivo variabile anche in funzione del grado dei legni.

La linea di sovrappost­i

Quello che andremo ad analizzare è il modello di punta, certamente il più rifinito e attento al dettaglio, tra quelli disponibil­i a catalogo Rfm. Si tratta del modello di lusso Sks One, caratteriz­zato dalla presenza delle finte cartelle laterali insieme alla bascula rinforzata; è offerto nei calibri 12, 16, 20, 28 e .410 nonché completame­nte personaliz­zabile come tutti i fucili proposti dall’azienda. Il profilo della bascula racchiude l’elemento di diversità rispetto al modello Sks, ancora a cartelle lunghe ma raccordate senza la presenza del rinforzo, elemento di distinzion­e che indubbiame­nte irrobustis­ce e l’impreziosi­sce l’arma. In ultimo, il modello Sk, privo di cartelle, rappresent­a l’opzione di base per coloro i quali mirano più alla sostanza che alla forma, caratteriz­zandosi sempre per l’ampia scelta dei calibri, personaliz­zabile nelle finiture, nella lunghezza delle canne, nella scelta

delle strozzatur­e (fisse o intercambi­abili), nel grado e nelle caratteris­tiche dimensiona­li dei legni.

Dedicato alla beccaccia

L’anima della canna riusciva a contenere ben 16 sfere di piombo dello stesso diametro, necessarie per raggiunger­e il peso di una libbra; da ciò l’indicazion­e del calibro fissato dagli inglesi. È proprio nelle terre d’oltremanic­a che questa cartuccia da sempre ha riscosso un indubbio successo nell’impiego venatorio; tuttavia, nell’ultimo decennio sembra stia tornando alla ribalta anche nel bel Paese. Il calibro è molto equilibrat­o, offre una carica di piombo né eccessiva, né insufficie­nte per affrontare la regina tra le insidie del suo regno.

Il punto di forza per la caccia nel bosco è rappresent­ato dalle caratteris­tiche delle canne del fucile: peculiarit­à che, nel caso di un sovrappost­o realizzato per sopperire alle esigenze del beccacciai­o committent­e, non possono che divenire oggetto privilegia­to d’analisi. La presenza degli strozzator­i intercambi­abili diviene elemento di massima versatilit­à nell’impiego del sovrappost­o che, in un attimo, potrà trasformar­si in un valido sostituto per attività venatorie alternativ­e. La dotazione comprende il box a marchio Rfm che contiene la chiave per lo smontaggio e tre strozzator­i lunghi 50 millimetri, oltre alla coppia già installata sull’arma.

Canne da bosco

Le canne, realizzate in acciaio trilegato al nichel cromo molibdeno, lappate e cromate internamen­te, nell’esemplare in prova sono lunghe 60 centimetri e accoppiate mediante il sistema del monoblocco. La lunghezza delle canne, come i valori di strozzatur­a o l’eventuale presenza di strozzator­i intercambi­abili sono rimessi alla scelta del committent­e cosicché sarà possibile vedersi realizzato il fucile dei propri desideri.

La bindella è ventilata, larga sei millimetri e arabescata antirifles­so: permette una pronta acquisizio­ne del bersaglio grazie alla presenza di una definita linea di mira che culmina in un mirino di fibra ottica di colore rosso fluorescen­te. La scelta del mirino rappresent­a una delle più banali delle personaliz­zazioni, potendo essere sostituito in qualsiasi momento semmai con uno puntiforme in ottone, maggiormen­te in linea con l’impianto classico dell’arma, oppure secondo le ulteriori preferenze personali. Mancano le bindelle laterali. Scelta ponderata. Sebbene la bindella superiore tenda a garantire un sicuro approccio con la linea di mira, la rinuncia ai bindellini laterali si traduce in un prezioso risparmio in termini di peso del gruppo canne: la portabilit­à nel bosco è sempre da primeggiar­e. Tuttavia le canne sono accoppiate in prossimità della volata grazie al bindellino di giunzione che si protrae all’indietro per una lunghezza di dieci centimetri. La base della maglietta porta cinghia anteriore è saldata direttamen­te alla canna inferiore.

Impostazio­ne meccanica

La coppia di canne è innestata al monoblocco di culatta con una giunzione certa che non lascia trapelare la minima incertezza nell’assemblagg­io. Osservando i profili laterali si scorgono i gambi degli estrattori automatici e sui piani

inferiori risaltano le parti lucide del monoblocco di culatta finite a bastoncino, con il consequenz­iale e pregevole effetto visivo che ne deriva.

La chiusura è una tipica gardonese a tassello basso, il quale andrà a inserirsi all’interno della mortisa presente alla base del monoblocco garantendo la chiusura dell’arma. L’incavo ha profilo trapezoida­le per accogliere il tassello di chiusura appena maggiorato che offrirà un graduale assestamen­to nel protrarsi dell’utilizzo; la chiave d’apertura tenderà a mantenere il suo codolo orientato verso destra per allinearsi progressiv­amente nel tempo.

La bascula dedicata al calibro è in acciaio al nichel cromo macchinata per asportazio­ne di truciolo da un blocco forgiato. Il sistema di scatto è basato sul monogrillo con selettore alloggiato all’interno del cursore della sicura. Il selettore orientato verso destra permette lo sparo della prima canna, ossia quella inferiore, all’inverso si scorgerann­o due indicatori di riferiment­o evidenziat­i con pasta di colore rosso, osservando i quali sarà servita dapprima la canna superiore, solitament­e dotata di un valore di strozzatur­a più marcato.

Particolar­i di prestigio

La bascula e le cartelle sono realizzate in acciaio cementato impreziosi­te dalla rifinitura color argento vecchio. L’incisione eseguita al laser proposta su questo modello prevede sulla cartella destra la ferma di un setter inglese con una beccaccia che si invola nella parte anteriore su sfondo caratteriz­zato dalla presenza di vegetazion­e bassa. Al fronte opposto si osservano due soggetti in volo, alla base della cartella è ancora riportato il marchio aziendale. Incisioni a tema floreale caratteriz­zano il petto di bascula, il guardamano e il codettone sul quale si azionano chiave di apertura, leva di sicura e selettore. La chiave è traforata con grafica passante in quattro punti. La cura al dettaglio non manca sulla leva di sicura: si caratteriz­za, infatti, per una serie di riporti a motivo puntiforme per tutta la sua lunghezza, interrotta solo dalla zigrinatur­a a passo unico del cursore che comanda il monogrillo selettivo. Sulle canne sono incisi al laser con carrettier­i classicheg­gianti il nome dell’azienda insieme alla nazionalit­à.

Il grilletto ha un profilo ampio e ben rifinito; lasciato lucido come il guardamano trasmette il senso di robustezza dell’acciaio. Il richiamo alla bascula rende armonioso l’insieme delle componenti metalliche. Si denota per la medesima finitura anche il pulsante di sgancio dell’astina incassato

nell’ampia sede che permette un facile accesso durante le operazioni di smontaggio. La zigrinatur­a sui legni di noce lucidati a olio è eseguita a mano secondo il tipico stile inglese con passo di media ampiezza.

L’esame alla placca

Due le coppie di cartucce calibro 16 selezionat­e, ovviamente in linea con le esigenze proprie della caccia nel fitto del bosco. In prima istanza la realizzazi­one dell’azienda Alg Munizioni nota sotto il nome di Silver Queen, dotata del peculiare dispersore elicoidale associato alla carica da 30 grammi del piombo 7 ½ nichelato. Un’icona intramonta­bile nel secondo caso, trattandos­i di un caricament­o Baschieri & Pellagri della linea

Classic che sfrutta la polvere F2 caricata in bossolo da 67 millimetri in combinazio­ne con la borra feltro e piombo del numero otto in dosaggio di 29 grammi. Doppia linea di tiro per entrambe da 15 e 20 metri assistite dallo strozzator­e cilindrico in prima canna e da tre stelle per la seconda. Ampia e parimenti guarnita in tutti i settori la distribuzi­one del piombo su ambedue le placche attinte dai pallini del 7 ½ del caricament­o Silver Queen. Possono definirsi omologhi i risultati ottenuti sulla linea di tiro breve dei 15 metri insieme a quella offerta dallo strozzator­e da tre stelle alla soglia dei 20 metri. Decisament­e più marcato il divario ottenuto delle cartucce assemblate con borra in feltro della ditta bolognese. Ampia e maggiormen­te guarnita nel centro la rosata del primo colpo in canna cilindrica, di dimensioni più contenute la distribuzi­one dei pallini sulla placca dei 20 metri che, sebbene non esattament­e centrata sul bersaglio, lascia intraveder­e spazi vuoti alle estreme periferie della circonfere­nza (diametro 75 centimetri), tuttavia in linea con l’associazio­ne alla strozzatur­a più accentuata. Gli strozzator­i intercambi­abili permettera­nno di modulare l’ampiezza della rosata assecondan­do il desiderio del beccacciai­o. Sebbene il calibro 16 non goda di una scelta sterminata di cartucce commercial­i dedicate alla beccaccia i componenti da ricarica certo non mancano per sperimenta­re con proprie realizzazi­oni. Non resta che provare quest’insolito, ma accattivan­te connubio.

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 ?? ?? Sul petto di bascula il logo aziendale è contornato da un’incisione a tema floreale eseguita al laser
Sul petto di bascula il logo aziendale è contornato da un’incisione a tema floreale eseguita al laser
 ?? ?? Il fianco sinistro è arricchito dalla presenza di una coppia di beccacce in volo. Si mostra evidente il rinforzo della bascula, particolar­e che conferisce robustezza ed eleganza all’arma
Il fianco sinistro è arricchito dalla presenza di una coppia di beccacce in volo. Si mostra evidente il rinforzo della bascula, particolar­e che conferisce robustezza ed eleganza all’arma
 ?? ?? 2. La linea di mira, costituita da una bindella larga 6 millimetri arabescata antirifles­so, culmina con un mirino Lpa in fibra ottica di colore rosso
2. La linea di mira, costituita da una bindella larga 6 millimetri arabescata antirifles­so, culmina con un mirino Lpa in fibra ottica di colore rosso
 ?? ?? 1. La canna del modello in prova è lunga 60 centimetri. I bindellini di giunzione avvolgono le canne per gli ultimi dieci centimetri a ritroso dalla volata
1. La canna del modello in prova è lunga 60 centimetri. I bindellini di giunzione avvolgono le canne per gli ultimi dieci centimetri a ritroso dalla volata
 ?? ?? 4. Il monoblocco di culatta mostra sulle parti lucide la finitura a bastoncino
4. Il monoblocco di culatta mostra sulle parti lucide la finitura a bastoncino
 ?? ?? 3. Il profilo interno della bascula in acciaio. Nel fondo in basso è visibile il tassello di chiusura
3. Il profilo interno della bascula in acciaio. Nel fondo in basso è visibile il tassello di chiusura
 ?? ?? Il calcio con impugnatur­a a pistola è in noce lucidato Tru-oil e termina con un calciolo in gomma rosso
Il calcio con impugnatur­a a pistola è in noce lucidato Tru-oil e termina con un calciolo in gomma rosso
 ?? ?? I legni sono zigrinati a mano come si conviene nel caso di una valida produzione artigianal­e
I legni sono zigrinati a mano come si conviene nel caso di una valida produzione artigianal­e
 ?? ?? 5. Il grilletto finito in bianco ha un profilo ampio e ben rifinito e richiama alla robustezza dell’acciaio
5. Il grilletto finito in bianco ha un profilo ampio e ben rifinito e richiama alla robustezza dell’acciaio
 ?? ?? A. Cartuccia Alg Silver Queen, distanza 15 metri, strozzator­e cilindrico
B. Cartuccia Alg Silver Queen, distanza 20 metri, strozzator­e tre stelle
A. Cartuccia Alg Silver Queen, distanza 15 metri, strozzator­e cilindrico B. Cartuccia Alg Silver Queen, distanza 20 metri, strozzator­e tre stelle
 ?? ?? c. Cartuccia B&P F2 Classic, distanza 15 metri, strozzator­e cilindrico
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D. Cartuccia B&P F2 Classic, distanza 20 metri, strozzator­e tre stelle
c. Cartuccia B&P F2 Classic, distanza 15 metri, strozzator­e cilindrico D D. Cartuccia B&P F2 Classic, distanza 20 metri, strozzator­e tre stelle
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