Il bello del feltro
Dionisi borra feltro calibri 12 e 20
Se la cartuccia con borra in feltro è ben dosata ed equilibrata, si può fare quello che si vuole giocando con le strozzature. I cacciatori di beccaccia hanno un’arma in più
Dionisi mette a disposizione due cartucce (calibro 12 e 20) caricate con il feltro che sta vivendo una seconda vita. Dopo l’epoca d’oro dell’avvento delle borre in plastica, che sembravano la soluzione ideale per qualunque munizione, le ditte e i ricaricatori domestici hanno riscoperto il feltro vegetale quale potenziale insostituibile alleato per l’assetto di numerose cartucce. Il feltro, infatti, ben si presta a innumerevoli applicazioni e, grazie alla possibilità di utilizzare efficacemente gli strozzatori intercambiabili in dotazione alla stragrande maggioranza dei fucili, consente una resa eccellente allo sparo.
Rivendicazione d’orgoglio
Suggeriamo a Dionisi di diversificare maggiormente il packaging rispetto alle altre proposte: le confezioni sono obiettivamente molto simili. Non è un aspetto essenziale per la riuscita del tiro, ma l’estetica riveste un’importanza oramai non trascurabile. Le cartucce sono contenute in una scatola da 25 (box in cartone da 250) caratterizzata da una grafica semplice e chiara. Sul frontespizio del calibro 12 il colore dominante è il marrone, su quella del calibro 20 un verde bosco. Al centro della scatola troneggiano le scritte “Dionisi dal 1925” in colore bianco e “cartucce Italia” in arancio. Si assiste a una dominanza data dal nome della ditta invece che dalle caratteristiche della cartuccia, un po’ in controtendenza con quanto accade per altri concorrenti. Sacrosanta rivendicazione d’orgoglio.
Le scatole sono solcate da una linea diagonale; con un minimo di attenzione si può constatare che la linea altro non è che la traiettoria dello sciame dei pallini che esce dalla bocca di un fucile, rappresentato parzialmente sul
bordo sinistro della scatola poco sopra un cane in ferma. In basso a destra viene descritto il contenuto della scatola e viene indicato il calibro, mentre in alto si nota la rassicurante scritta “fabbricato in Italia” con la sottostante rappresentazione grafica dei colori della bandiera nazionale.
Il coperchio reca un adesivo bianco con i dati della cartuccia contenuta all’interno. Le avvertenze e le frasi di warning si ritrovano sul retro e sulle linguette di chiusura interne.
Il calibro 12 è allestito in un bossolo Fiocchi traslucido, mentre il 20 in un bossolo Fiocchi giallo; entrambi sono alti 70 millimetri. Il fondello è un tipo 3 ottonato per entrambe le cartucce, alto 16 millimetri. Le scritte sul bossolo del calibro 12 sono apposte con vernice nera di buona qualità, con una leggibilità discreta e che non tende a svanire dopo qualche passaggio per le mani, seppure non uniforme nelle varie cartucce esaminate. Le scritte riportano la grammatura, la numerazione del piombo, il nome dell’azienda, l’altezza del bossolo e la dicitura “caccia 3 borra feltro”. Analoghe considerazioni si possono svolgere per il calibro 20, con l’eccezione della vernice rossa e della scritta “Dci 20 borra feltro”, dove Dci è l’acronimo di Dionisi Cartucce Italia. Per entrambi i calibri l’innesco è il potente Fiocchi 616, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice protettiva copri foro di vampa di colore bianco.
Per prima e seconda canna
Qualche differenza tra i due calibri la si trova nella scelta delle polveri impiegate. Per il calibro maggiore Dionisi ha optato per la polvere A1 Sp della Nsi; si tratta di una singola base opportunamente gelatinizzata e stabilizzata. Si presenta sotto forma di lamelle quadrate di colore verde, di dimensioni 1,8x1,8 millimetri per 0,33 millimetri circa di spessore. La densità gravimetrica si attesta sui 560 ± 20 grammi/l. La dose dichiarata dall’azienda è di 1,85 grammi circa (a seconda dei lotti). La dose da noi riscontrata (media di dieci distinte misurazioni) è leggermente superiore, 1,87 grammi.
Il calibro 20 fa affidamento invece sulla classica Tecna n di Nsi, dosata in 1,42 grammi (anche in questo caso la dose da noi riscontrata come media di dieci distinte misurazioni è leggermente superiore, 1,44 grammi). La Tecna n è una doppia base attenuata laminata che si presenta sotto forma di piastrelle quadrate di colore grigio ardesia, con dimensioni 1,15x1,15 millimetri e spessore di 0,12 millimetri. La densità gravimetrica media è di 590 grammi/l, con combustione piuttosto lenta. La Tecna n è una polvere molto rinomata per la sua versatilità anche nell’ambito della ricarica domestica. Il borraggio è ovviamente il cuore della cartuccia, cui fornisce il nome e che identifica. La calibro 12 è strutturata con una couvette sopra polvere in plastica da circa 7 millimetri allo scopo di tenuta gas, sormontata da una borra in feltro Diana Fp2 da 16 mm. Questa borra possiede una testata a trattamento impermeabile antistrappo e ha la superficie di tenuta paraffinata, per una biodegradabilità complessiva del 99%.
Il calibro 20 non differisce molto, se non per la componentistica rapportata al calibro cadetto; couvette in plastica da 7 millimetri, sormontata da una borra Diana Fp2 alta 18 millimetri. Di qualità standard al 2% di antimonio, i pallini sono risultati costanti per sfericità, lucentezza e dimensioni e ci hanno pienamente soddisfatti. Per entrambe le cartucce è stata scelta la numerazione 7 (diametro del pallino pari a 2,5 millimetri); questo valore soddisfa un poco tutti i palati e risulta efficace sia in prima canna con una vegetazione opprimente, sia in una seconda canna per tentare il recupero in extremis.
Se la numerazione del pallino non vi dovesse soddisfare, la calibro 12 può essere scelta con pallini che vanno dal 5 all’11, mentre la 20 con pallini che vanno dal 7 all’11. Per la prova
abbiamo quindi scelto il pallino più grande tra quelli disponibili.
La dose prevista è di 34 grammi nel calibro 12 e di 28 grammi nel calibro
20, grammature perfettamente centrate con le cartucce. Le nostre misurazioni hanno messo in luce rispettivamente valori di 34,18 grammi e di 28,28 grammi (media di dieci distinte rilevazioni). La chiusura è una stellare a sei pliche per entrambe le realizzazioni, piuttosto ben fatta e regolare; è leggermente ente più accurata nel calibro 12.
I dati di Banco (registrati con canna anna full da 70 millimetri, cartucce climatizzate a 20°C e 60% di umidità relativa) lativa) sono i seguenti: V2,5 390 m/s, pressione ressione 662 bar, tempo di canna 3.021 μs per la 12 borra feltro; V2,5 386 μ/s, pressione 769 bar, tempo di canna 2.949 ms per la 20 borra feltro.
La cartuccia finita pesa 46,53 grammi per un’altezza complessiva di 57,27 millimetri nel calibro 12, 37,93 grammi per un’altezza n’altezza complessiva di 59,35 mm nel calibro alibro 20 (media di dieci distinte misurazioni). zioni). I lotti utilizzati sono stati il numero 56 per il calibro 12 e il numero ro 41 per il calibro 20.
Distribuzione regolare
Per le prove di rosata abbiamo utilizzato i sovrapposti Browning Hunter Light calibro 12 e Beretta Silver Pigeon I calibro 20, entrambi con canne lunghe 66 centimetri; in entrambi i casi è stato utilizzato uno strozzatore cilindrico (strozzatore Gemini interno-esterno, 2 centimetri esterni) a 12 e a 18 metri, le due misure oramai standardizzate per il test di cartucce destinate alla beccaccia.
Ancora una volta demandiamo all’osservazione delle rosate un commento certamente più esaustivo delle nostre parole; anche se si tratta pur sempre di prove in placca e che a esse si deve attribuire un’importanza comunque ponderata, le rosate sono particolarmente ben fatte. Una distribuzione regolare con lo strozzatore cilindrico alle due distanze considerate (leggermente stretta a 12 metri con lo strozzatore cilindrico per la calibro 20) ci fa ipotizzare un comportamento lineare e prevedibile anche se si utilizzano altri valori di strozzatura. È il bello del feltro; se
la cartuccia è ben dosata ed equilibrata, si può fare quello che si vuole giocando con le strozzature. Le cartucce Dionisi caricate con borra feltro posseggono ottime velocità per il tipo di borraggio e risultano gradevoli allo sparo. Non ci deve meravigliare il ricorso al feltro per una cartuccia da beccacce tuttofare: d’altro canto le soluzioni per cercare di ingaggiare un negoziato vincente sono molteplici e questa è una di quelle. Le cartucce si possono peraltro utilizzare anche fuori dal bosco, per altri selvatici.