Piccola ma dotata
Un assetto per una calibro .410 dispersante con piombo rullato. Una cartuccia semplice da realizzare, ma dotata di buone performance balistiche
L'avevamo già immaginata quando abbiamo lavorato all’assetto in calibro 28 ottimizzato con il piombo rullato che vi abbiamo proposto sul numero 4 2021 di Beccacce che Passione.
Ed eccola realizzata la nostra dispersante ( grazie, appunto, al piombo schiacciato) in.410, calibro che è in grado di rendere un ottimo servizio sul campo, quando impiegato con saggezza e raziocinio.
Per quanto riguarda il bossolo, la nostra scelta è caduta su un Fiocchi da 76 millimetri di altezza, traslucido e sul quale, volendo, potete sbizzarrirvi ad apporre stampe di vario tipo. Noi abbiamo stampato (stampante Omv, inchiostro Rocchini) la grammatura e la numerazione del piombo, un’immagine di beccaccia in volo e la scritta “dispersante”. Quanto basta per non creare dubbi circa la destinazione d’uso, nel caso in cui le cartucce vengano riposte sciolte (cattiva abitudine, peraltro). Il risultato ci sembra buono, non fosse altro perché risulta difficile stampare correttamente scritte e immagini su un bossolo così sottile.
Il fondello è un tipo 3 ottonato da 16 millimetri di altezza, in grado di conferire la giusta importanza estetica a una cartuccia dedicata allo scolopacide. L’innesco è un Fiocchi 615, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice copri foro di vampa di colore rosso.
Polvere, borraggio e piombo
Abbiamo scelto la Bp03, una delle ultime nate nella famiglia Bp della Baschieri & Pellagri. Nasce, infatti, nel 2017 per completare la serie di polveri B& P preesistenti, destinate alla ricarica del munizionamento metallico. È una doppia base con una modesta percentuale di nitroglicerina e con un’accentuata lentezza combustiva, studiata per i calibri tosti da pistola. Dal punto di vista estetico si presenta come una ball powder con granulometria sferoidale mista finissima ( 0,2- 0,6 millimetri). Possiede una densità gravimetrica molto elevata, di circa 959 grammi litro e occupa pochissimo spazio nel bossolo del calibro .410. La dose che abbiamo im
piegato per la nostra dispersante è di 1,10 grammi.
Per quanto riguarda il borraggio, abbiamo utilizzato una couvette da 6 millimetri della Baschieri & Pellagri (allo scopo di tenuta gas) di colore azzurro. Si prosegue con una borra Sfs (sughero-feltro-sughero) della Siarm da 12 millimetri di spessore.
I pallini, in dose di 18 grammi nella numerazione 8 (2,3 millimetri di diametro), sono in piombo rullato. L’abbiamo acquistato già schiacciato e di ottima qualità per avere la massima regolarità nei pallini. I pallini sono sempre importanti, chiaro, ma in una cartuccia che deve affidare la sua dispersione soltanto alle caratteristiche degli stessi… beh, almeno che siano di elevata qualità. Non abbiamo impiegato un piombo troppo fine per mantenere un certo potere lesivo terminale sull’animale, in quanto i pallini modificati, una volta fuoriusciti dalla canna, perdono rapidamente velocità per via della maggiore resistenza all’aria.
Facile da realizzare
La chiusura è una classica stellare (per aumentare l’effetto dispersante sarebbe opportuno chiudere a orlo tondo, ma il piombo schiacciato sopperisce ampiamente a questo), ma a cinque pliche, una vera e propria chicca ( grazie all’incisore in acciaio cementato e temperato Gaep). La cartuccia finita misura 69,38 millimetri, per un peso totale di 24,20 grammi ( media di dieci distinte misurazioni).
I dati di Banco (misurati con canna cilindrica da 70 centimetri, cartucce climatizzate a 20°C e 60 % umidità relativa) hanno fatto registrare: pressione di circa 818 bar; V2,5 di 374 m/sec; tempo di canna di circa 3.240 μs. A conti fatti, si tratta di una cartuccia davvero facile da realizzare e in possesso di una velocità corretta, considerando che il valore ottenuto è quello a 2,5 metri dalla volata e con canna cilindrica, quindi nelle reali condizioni operative.
Prove in placca
Le verifiche in placca sono state fatte con utilizzando un sovrapposto Rizzini Baby S2000 calibro .410,
munito di canne di 76 centimetri di lunghezza, sparando a 12 e a 18 metri con lo strozzatore cilindrico (marca Gemini).
Eccellente la rosata alla distanza minima, un risultato che, peraltro, ci attendevamo. La rosata ottenuta con le stesse condizioni sperimentali ma a 18 metri presenta, invece, qualche buco dove l’arcera, con un po’ di fortuna, potrebbe infilarsi. Ciò è dovuto alle caratteristiche del piombo rullato, che si apre immediatamente dopo l’uscita dalla canna e che tende a perdere di velocità e di penetrazione ben presto (già dopo pochi metri). Per tale motivo ne consigliamo l’utilizzo dagli otto ai 15-16 metri, un valore perfetto per insidiare la beccaccia con la prima canna. Se, però, volete utilizzare questo assetto anche per una seconda canna, è sufficiente modificare la strozzatura; un tre stelle (tre decimi circa nel calibro .410) vi garantisce una concentrazione di pallini a distanze maggiori di quella poco sopra suggerita. La cartuccia funziona bene, disperde il giusto (molto nei primissimi metri) e rimane assolutamente tollerabile alla spalla. Il consiglio di utilizzo è certamente quello di una prima canna, con un range di utilizzo entro i 15 metri con strozzatore cilindrico. Che possono apparire pochi, ma che pochi in realtà non lo sono.