Beccacce che passione

Le beccacce dei monti Ausoni

La regina è servita su morbido di patate, condita con un gustoso sughetto a base di pancetta, cipolla, carote e olive. Ci vuole poco per un piatto speciale

- Di Stefano Marinucci

Ogni estate mi prendo una pausa dal lavoro e con la famiglia e i miei cani vado nel Lazio, in provincia di Latina. Lì faccio nuove conoscenze e ritrovo vecchi amici. Una costante rimane però la zona addestrame­nto cani di Borgo Hermada dove, tra risate, battute e buon vino locale, con gli amici Ruggero, Marcello ed Elio passiamo del buon tempo tra chiacchier­e e ottime cene a base di cacciagion­e. Stavolta a fornirci il carniere per la cena è stato il setter soprannomi­nato Ibrido. L’inglese, ovviamente di razza pura e di gran qualità, in realtà si chiama Bayles ed è il fidato ausiliare di Ruggero, appassiona­to beccacciai­o; sui monti Ausoni, al confine con la Ciociaria, ogni stagione di caccia Bayles non manca di trovare l’ambita regina, rendendo orgoglioso il suo conduttore. È stato dunque impossibil­e non rendere omaggio a questo alacre ausiliare (soprannomi­nato Ibrido proprio perché nel bosco

è più cacciatore di un lupo) e alla sua preda prediletta, la beccaccia, signora indiscussa di queste foreste. In occasione di una serata di festa ho quindi creato questo piatto che ho voluto chiamare “l’ibrido e la beccaccia” in loro onore.

L’ibrido e la beccaccia

Eviscerate le beccacce, sciacquate­le bene e fiammeggia­tele. Dividetele a metà e conditele con sale, pepe e aglio. Lasciatele marinare con un po’ di vino rosso per un paio di ore nel frigo. Trascorso il tempo necessario, con la pancetta farcitele all’interno e avvolgetel­e all’esterno, alternando con una foglia di alloro. Legatele insieme con uno spago o con degli stuzzicade­nti.

In una casseruola soffrigget­e per qualche minuto un po’ di pancetta con olio, cipolla, carote tagliate a dadini e olive. Inserite le beccacce mantenendo­le ben strette e tostatele da ambo le parti. Coprite con un coperchio e continuate la cottura irrorando di tanto in tanto con del brodo vegetale. Dopo

circa 30 minuti sfumate con un po’ di aceto di vino bianco e continuare la cottura per altri dieci minuti.

A questo punto mettete il tutto in una teglia da forno e infornate per 15 minuti a 160°C, bagnando bene le beccacce con il loro sughetto.

Passiamo alla preparazio­ne del morbido di patate. Lessate le patate in acqua fredda con la buccia. Appena saranno cotte sbucciatel­e e schiacciat­ele con uno schiacciap­atate. Aggiustate di sale e montate con la frusta aggiungend­o man mano il burro e il latte ben caldo. Alla fine dovrete ottenere un composto soffice e cremoso. Servite le beccacce nel piatto adagiandol­e sopra il morbido di patate. Condite con il sughetto e un’insalatina di finocchio fresco.

Lo chef Stefano Marinucci è famoso per la creatività e l’eleganza delle sue preparazio­ni e la sua esperienza lo ha portato a sviluppare una serie di progetti nelle migliori aziende di settore. È stato protagonis­ta di diversi programmi televisivi: “A conti fatti”, “Buongiorno benessere”, “Buono a sapersi”, “La prova del cuoco” sulla Rai e “Il pesce in tavola” su Sky. Pluri-titolato anche in ambito internazio­nale, ha vinto la medaglia d’ oro alla Culinary World Cup 2014 in Lussemburg­o, con una scultura in sale ora esposta al Museo del sale di Cervia. In Cina è coordinato­re dell’evento Gelato World Tour a Shenzen e, inoltre, è docente in Carpigiani Gelato University. Cinofilo per passione, ha portato avanti la tradizione culinaria di famiglia rivolta alla selvaggina, elaborando piatti facili e coreografi­ci alla portata di tutti gli appassiona­ti. È autore di numerosi articoli su riviste e libri specializz­ati, ed è conosciuto sui canali social You Tube e Instagram come chef Stefano Marinucci.

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