Il ramen Wine vibrations
È da alcuni anni che durante le degustazioni, gli speech e le interviste, “professo la mia dottrina”, ovvero asserire che il vino rappresenti la perfetta combinazione dei sensi umani.
Le platee rimangono spesso sorprese, perché accostare il vino anche all’udito e quindi al suono, provoca sempre un certo effetto.
Mi torna in mente l’esercizio a cui sono stato sottoposto durante l’esame per ottenere una delle certificazioni Internazionali di Sommelier… in pochi ne sono consapevoli ma posso garantire che ha portato determinate aree del cervello a reagire esponenzialmente, garantendo un’agilità mentale maggiore, provata da strumenti scientifici!
Difatti, il neuroscienziato Gordon Shepherd, nel suo illuminante libro del 2016 “Neuroenology: How the Brain Creates the Taste of Wine” conferma che l’approccio alla degustazione del vino sollecita la maggior parte dei nostri sensi. È doveroso ricordare anche lo studio condotto dal professor Adrian North del Dipartimento di Psicologia della Heriot-watt University di Edimburgo che sottolinea come via sia una stretta correlazione tra degustazione ed ascolto.
Il vino è un prodotto vivo che ha la grande capacità di stimolare i sensi generando ricordi ed emozioni: olfatto, vista, gusto, udito. Il vero segreto è nella percezione sensoriale: si apprezza il gusto, si giudica il profumo, si osserva il colore, si ascolta il perlage… e non solo!
Anche la musica è un linguaggio universale che genera forti emozioni esattamente come un ottimo vino: entrambi accompagnano la storia dell’uomo.
Diversi superbi compositori, da Mozart a Verdi, da Donizetti a Rossini menzionano il vino come vero atto di celebrazione, per un momento di gioia o di condivisione, sicuramente in grado di generare forti emozioni. Il vino è inteso come esaltazione della vita e delle passioni, da molto tempo.
Il legame tra musica e vino è ancora più profondo di quanto si possa pensare.
Durante i processi di nascita, crescita, maturità la musica può fare la differenza. È proprio durante la fase di maturità del vino che le note musicali possono portare a comprovati miglioramenti organolettici.
Alcune melodie ben specifiche, basate su perfette frequenze, consentono alle molecole del vino di reagire al punto di incrementare la propria struttura aromatica.
Si crea un momento preciso in cui il vino assume uno stato fisico-chimico d’eccellenza per poi procedere all’imbottigliamento.
La cultura del binomio vino e musica è una vera e propria Fede avvalorata da solide basi scientifiche.
I pochi sapienti che utilizzano questa favolosa procedura fanno la differenza.
Sounds good!