Frida Kahlo
Dalle fotografie di Guillermo
Dalle fotografie di Guillermo
Siamo abituati a visitare le mostre di Frida Kalho per ammirare i suoi dipinti e da essi estrapolare il suo vissuto. Questa volta invece possiamo vedere le esplicite immagini della sua vita, grazie alla mostra “Frida Kahlo. Una vita per immagini”, attualmente aperta al Museo Civico di Sansepolcro e visitabile fino al 13 ottobre. La mostra è organizzata da Civita
Mostre e Musei e Diffusione Italia International Group.
“La mostra fotografica su Frida Kahlo intende rendere omaggio ad una artista, molto amata in tutto il mondo, che incarna uno di quei casi in cui arte e biografia si intersecano inscindibilmente, rendendo unico un personaggio. Dire che Kahlo sia stata un simbolo del suo tempo, la prima metà del Novecento, e del suo paese, il Messico, in un periodo di ferventi lotte sociali, è certo ma anche riduttivo, in quanto Frida è ormai una figura emblematica, un'icona della contemporaneità, che riassume nella sua arte la manifestazione di una straordinaria volontà femminile, fuori da ogni coordinata spazio-temporale; in essa, genio artistico e sofferenza dilaniante, leggerezza e strazio vitale, un nastro avvolto intorno ad una bomba, come ebbe a dire Breton, rappresentano facce speculari di un'esistenza fuori dal comune”, afferma Maria Cristina Giambagli, Direttore Museo Civico e Responsabile Settore Cultura.
Lungo il percorso espositivo possiamo osservare scorrere la vita di Frida attraverso un centinaio di scatti, tra questi forse potremo anche capire le motivazioni che l'hanno trasformata in un'icona femminile e pop a livello interna
zionale.
Gli autori delle foto sono il padre Guillermo (che era fotografo di professione, di origine tedesca, giunto in Messico nel 1891 e ben presto innamoratosi del paese che lo ha accolto) per quelle scattate durante l'infanzia e la giovinezza e poi da alcuni dei più grandi fotografi della sua epoca: Leo Matiz, Imogen Cunninghan, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silbertein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray ed altri ancora. In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate in formato polaroid dal gallerista Julien Levy. Arricchiscono l'offerta espositiva anche alcuni documenti, come il catalogo originale della mostra di Frida organizzata da André Breton a Parigi, il primo “manifesto della pittura rivoluzionaria” firmato da Breton e Rivera, una documentazione fotografica della sua famosa
Casa Azul e un grande dipinto realizzato dal pittore cinese Xu De Qi che riproduce Las Dos Frida. La mostra si chiude con un video che raccoglie le poche immagini filmate della grande artista messicana.