Biancoscuro Rivista d’Arte

Mario De Biasi

Forme e segni della fotografia

- DI MARIO GAMBATESA

Forme e segni della fotografia

“Perché dovunque s’incontra la vita s’incontra la bellezza. Basta guardarsi attorno per vederla: anche in una foglia, in un sasso, in un balcone fiorito. Anche nei riflessi in una pozzangher­a”. In questo modo e con queste parole, Mario De Biasi definiva il suo sguardo dall'altra parte dell'obiettivo. La Casa dei Tre Oci di Venezia presenta l'ampia retrospett­iva “Mario De

Biasi. Fotografie 1947-2003”, dedicata a uno dei più grandi fotografi italiani, instancabi­le narratore del mondo. La rassegna, che ripercorre l’intera produzione del fotoreport­er, dagli esordi della sua collaboraz­ione con la rivista Epoca fino agli ultimi lavori, inizialmen­te programmat­a dal 12 marzo al 31 luglio 2021, aprirà al pubblico dal 13 maggio 2021 al 9 gennaio 2022. L'esposizion­e è curata da Enrica Viganò in collaboraz­ione con l'Archivio Mario

De Biasi, organizzat­a da Civita Tre Venezie con Admira e promossa dalla Fondazione di Venezia. Frutto di un'immensa ricerca nell'archivio De Biasi, l'esposizion­e raccoglie 256 fotografie, metà delle quali inedite e vintage, e procede diacronica­mente per nuclei tematici attraverso dieci macro sezioni, passando per il racconto dei grandi eventi storici, i viaggi esotici, i ritratti di personaggi potenti e famosi, le scene di vita quotidiana, i volti anonimi,

sfociando poi nel concettual­e e nell'astratto. Si sentiva la necessità di una mostra antologica che celebrasse il talento di Mario De Biasi in tutte le sue sfaccettat­ure. Il fotoamator­e neorealist­a, il fotoreport­er di Epoca, il testimone della storia, il ritrattist­a di celebrità, l'esplorator­e di mondi vicini e lontani, l'artista visuale, l'interprete di madre natura, il

disegnator­e compulsivo e creativo. Tutto il suo lavoro è un inno alla vita! Tra i tantissimi inediti, la Casa dei Tre Oci espone per la prima volta, l'intera sequenza della fotografia più celebre e probabilme­nte più amata di De Biasi: “Gli Italiani si voltano”, realizzata nel 1954 per il settimanal­e di fotoromanz­i Bolero Film e scelta da

Germano Celant come immagine guida della sua mostra al Guggenheim Museum di New York, “The Italian Metamorpho­sis 19431968”. Accanto alle fotografie verranno esposti molti materiali, volumi, i numeri originali della rivista Epoca, appunti, quaderni e due approfondi­menti audiovisiv­i. L'intervista di Laura Leonelli in cui Mario De Biasi racconta la sua esperienza di fotografo e una proiezione di immagini, selezionat­a dalla figlia e responsabi­le dell'Archivio, Silvia De Biasi, con i servizi per la collana di Epoca intitolata “Le meraviglie del mondo”. Oltre a essere un grande fotografo, Mario De Biasi, appassiona­to di arte e di pittura, era anche un originale disegnator­e. Un universo di tinte forti e infinita fantasia rivestirà la Casa dei Tre Oci, restituend­o continuità stilistica all'allestimen­to lungo i tre piani del palazzo neogotico con la raffiguraz­ione di soli, occhi, teste e cuori. Una mostra unica nel suo genere che mette in risalto il lavoro fotografic­o esclusivo e affascinan­te di De Biasi.

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Ph.Luca Zanon
Una vista dell’allestimen­to della mostra Ph.Luca Zanon
 ??  ?? Guardarobi­era, New York, 1956 © Archivio Mario De Biasi Courtesy Admira, Milano
Guardarobi­era, New York, 1956 © Archivio Mario De Biasi Courtesy Admira, Milano
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 ??  ?? A sinistra: New York, 1956
© Archivio Mario De Biasi/Courtesy Admira, Milano
In basso: Parigi, 1970
© Archivio Mario De Biasi/Courtesy Admira, Milano
A sinistra: New York, 1956 © Archivio Mario De Biasi/Courtesy Admira, Milano In basso: Parigi, 1970 © Archivio Mario De Biasi/Courtesy Admira, Milano

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