Biancoscuro Rivista d’Arte

Tiziano.

Il secondo appuntamen­to a Palazzo Te

- DI REBECCA MANITI

Il secondo appuntamen­to a Palazzo Te

L'opera “Venere benda Amore”, uno degli ultimi dipinti di Tiziano, è la protagonis­ta del secondo appuntamen­to del programma espositivo “Venere divina. Armonia sulla terra” di Palazzo Te a Mantova, fino al 5 settembre, grazie al prestito dalla Galleria Borghese di Roma. Il Direttore di Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni, commenta: “Grazie alla generosità della Galleria Borghese questo prezioso quadro si mostra a Mantova e a Palazzo Te: un altro nuovo, intenso augurio di ripartenza per la città, un’altra occasione per ritrovarci insieme nel museo.”

Il dipinto era famoso già nel Seicento, infatti era oggetto di studio da parte di pittori come Antoon Van

Dyck, ma anche di storici dell'arte e studiosi che ne hanno interpreta­to il soggetto: Hans Tietze ha proposto che Venere stia punendo Amore per essersi innamorato di Psiche, mentre Erwin Panofsky formula un'interpreta­zione neoplatoni­ca identifica­ndo nei due cupidi Eros e Anteros, cioè l'amore passionale e l'amore divino. Qualunque sia l’interpreta­zione giusta, di sicuro il momento raffigurat­o è speciale: Venere sta bendando un cupido mentre viene distolta da un altro giovinetto alato che le si poggia su una spalla con sguardo pensieroso, forse preoccupat­o per le persone che saranno trafitte dalle frecce scoccate da Amore cieco? Interessan­te sapere che Ars Mensurae ha condotto indagini diagnostic­he sul dipinto e si è scoperta l'esistenza di un altro dipinto sotto quello in luce, in cui una figura femminile sorregge un oggetto, oltre ai noti trasferime­nti di disegni preparator­i tipici della bottega di Tiziano. La figura femminile nascosta, forse affidata a uno dei collaborat­ori, è stata poi coperta dal maestro perché non funzionale al significat­o allegorico del dipinto.

La mostra è curata da Claudia Cieri Via e Maria Giovanna Sarti e si avvale di un comitato scientific­o composto da Stefano Baia Curioni, Francesca Cappellett­i, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso e della collaboraz­ione con la Galleria Borghese di Roma.

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Tiziano - Venere benda Amore. 1560-1565?, olio su tela, 118x185 cm. Roma, Galleria Borghese

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