Si riparte dal Broletto di Pavia.
La mostra collettiva post pandemia
La collettiva
Si è tenuta sabato 5 giugno l'inaugurazione della mostra “Ripartire dal futuro”, con la cura di Edoardo di Mauro, occasione di riapertura dello Spazio Arti Contemporanee del Broletto di Pavia. L'inaugurazione è stata accompagnata dall'intervento musicale a cura del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri, alla presenza di Mariangela Singali, Assessore alla Cultura di Pavia e degli artisti intervenuti per questa importante rassegna. Sono esposte, fino al 12 settembre, le opere di Gianantonio Abate, Corrado Bonomi, Dario Brevi, Gianni Cella, Davide Ferro, Ernesto Jannini, Ion Koman, Antonella Mazzoni, Giovanni Pedullà, Massimo Romani, Leonardo Santoli, Gianfranco Sergio, Vittorio Valente e Ilirjan Xhixha.
Spiega il curatore Edoardo di Mauro: “Gli artisti, sono accomunati dal fatto di appartenere a una generazione di mezzo, autori nati circa tra gli anni Cinquanta e Settanta, quindi appartenenti in pieno a quella postmodernità che ha conosciuto il suo culmine dopo la prima metà degli anni Ottanta, apparentati da evidenti affinità elettive. Il titolo intende essere efficace metafora di uno stato d'animo che è importante si impossessi di tutti noi in una fase delicata come questa.”. La mostra è occasione per confrontarci con un presente in cui si addensano sentimenti i più vari: la gioia per la ripresa che si intreccia con il senso della nostra fragilità, delle nostre paure, tra entusiasmo e desiderio. Tutti sentimenti che in più di un anno di pandemia hanno abitato i nostri animi, e che ora possiamo guardare frontalmente anche attraverso le opere in mostra, quasi tutte realizzate durante i primi mesi del lockdown. “Ogni opera ci ricorda che l'arte è strumento formidabile per affrontare il buio, per disinnescare, interpretare, ognuno attraverso la propria attitudine e visione, i momenti problematici dell’esistenza. E farne strumento di creatività, come dimostra la mostra Ripartire dal futuro”.