La responsabilità del design.
Trimarchi e Farresin al Centro Luigi Pecci
Al Centro Pecci
Il 15 maggio scorso è stata inaugurata una nuova mostra al Centro Luigi Pecci di Prato: “Cambio”. Si intitola così la mostra multidisciplinare del duo di designer italiani Andrea Trimarchi e Simone Farresin (che insieme sono lo Studio Formafantasma) presenta un progetto espositivo nato da una ricerca sulla governance dell'industria del legno. La mostra, originariamente iniziata e organizzata dalla Serpentine Gallery, è stata curata a Londra da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin, e con Cristiana Perrella al Centro Pecci. L'industria del legno nasce nel XIX secolo, diventando in breve tempo una delle attività produttive di maggior impatto sia economico che ecologico. Il percorso di mostra si apre con alcuni campioni rari di legni duri, esposti per la prima volta nella Grande Esposizione del 1851, che rappresentano alberi abbattuti fino a causarne l'estinzione, arrivando poi a mobili e sedute disegnate da Studio Formafantasma, tutti realizzati da un unico albero sradicato da Vaia, la tempesta che nel 2018 ha colpito il Nord Italia. Il progetto espositivo si rifà alla struttura ad anelli del tronco di un albero, con gli spazi centrali dedicati ai dati ed alle ricerche, mentre gli spazi perimetrali offrono alcuni casi studio che forniscono informazioni su come il legno viene acquistato e utilizzato nel mondo. Ognuna di queste indagini si è sviluppata in collaborazione con esperti nei settori della scienza, dell'ingegneria, delle politiche ambientali e della filosofia. La mostra ed il catalogo sono realizzati con il sostegno dell'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.