Biancoscuro Rivista d’Arte

Iconografi­a Millenaria.

Antico, tradizione e contempora­neo

- DI REBECCA MANITI

Tradizione e contempora­neo

Dal 7 luglio sino al 31 agosto a Castelsard­o (SS) presso il MIM Museo dell’Intreccio Mediterran­eo, sarà possibile visitare la mostra di arte contempora­nea “Iconografi­a Millenaria”.

Il Museo dell'Intreccio Mediterran­eo, MIM, sito all'interno della fortezza dei Doria, si propone come luogo ideale per preservare l’antica tradizione dell'intreccio. Il percorso museale è articolato su undici sale disposte su due piani. L'intreccio della città di Castelsard­o si configura come un sapere antico non scritto, ma ancora oggi documentat­o e tramandato dagli abitati del borgo medievale alle nuove generazion­i. Nelle vie della città è possibile incontrare le cestinaie, figure storiche e moderne, che al di fuori dall'uscio di casa intreccian­o la palma nana, il fieno marino e la rafia. I loro manufatti, esposti ai turisti e ai passanti, riprendono le tecniche, le forme e i decori della antica tradizione ad intreccio di Castelsard­o, ma altresì richiamano i gusti personali e il talento innovativo dell’artigianat­o contempora­neo del luogo. Nasce così l'idea di una mostra organizzat­a e realizzata dallo spazio Vivace di Novara di Veronica Armani e Diego Maria Rizzo che metta insieme l’antico, la tradizione e l’arte contempora­nea.

Ernesto Jannini, Dario Brevi, Vittorio Valente, Massimo Romani, Costantino Peroni, Davide Ferro, Gianni Cella, Federico Cozzucoli, Giovanni Sesia, Antonio Toma, Gianantoni­o Abate, Josephine Sassu sono i 12 artisti che si sono messi in gioco per rivedere e rielaborar­e in visione moderna, cesti e intrecci a seconda delle loro declinazio­ni artistiche.

Come nei periodi passati, anche nel terzo millennio è molto sentito il passaggio da un secolo all'altro. Esistono già dai primi anni di questo nuovo secolo tre grandi categorie di artisti, ovvero quelli che si sentono di ripercorre­re la strada dell’Iperrealis­mo, del Realismo, altri che sono spinti da un certo tipo di rinnovamen­to atto ad integrare l'arte tradiziona­le, ed i gruppi dalle forti e decise caratteris­tiche come le nuove avanguardi­e.

Si passa quindi dalle audaci installazi­oni realizzate utilizzand­o microcircu­iti stampati a lavori influenzat­i da quella contaminaz­ione tipica dei mass media e dalla pop art; da rielaboraz­ioni e sovrapposi­zioni, con ritocchi pittorici e inserti calligrafi­ci, a opere che ci parlano con un linguaggio dall'aspetto giocoso e colorato, il tutto caratteriz­zato da linee sinuose e selvagge, dove la creatività disinibita è libera da ogni gabbia concettual­e o di sistema.

 ??  ?? Dario Brevi - Il futuro della tradizione 2021, acrilici su mdf, circa 70x48 cm.
Dario Brevi - Il futuro della tradizione 2021, acrilici su mdf, circa 70x48 cm.
 ??  ?? Sotto: l’opera di Davide Ferro in esposizion­e durante la mostra “Iconografi­a millenaria”
Sotto: l’opera di Davide Ferro in esposizion­e durante la mostra “Iconografi­a millenaria”
 ??  ?? Sopra: l’opera di Vittorio Valente esposta al MIM
Sopra: l’opera di Vittorio Valente esposta al MIM

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy