L’umanizzazione della tecnologia.
Facile come un bacio
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Fino al 10 settembre il Circolo del Design di Torino ospita per la prima volta un'esposizione storica dedicata all'Interaction Design Institute Ivrea (istituto internazionale che si è dedicato fino al 2005 allo sviluppo e alla diffusione dell'allora nascente disciplina dell'interaction design), presentandone e sistematizzandone la storia, i protagonisti, le tappe fondamentali. La mostra, che si inserisce nella programmazione culturale di “Humanizing technology”, è intitolata “EASY AS A KISS: humanizing technology through design. Vision, story and impact of Interaction Design Institute Ivrea”, è curata da Jan-Christoph Zoels. Co-curatori sono invece Gillian Crampton Smith, Andrea di Salvo e Mark Vanderbeeken. All'Interaction Design Institute Ivrea sono nati progetti tutt'ora utilizzati come Arduino e Processing. Sempre qui si è formata la disciplina che ha reso possibile alcuni servizi che utilizziamo quotidianamente, come il car sharing, i pagamenti tramite app e le prenotazioni di servizi online. La stessa metodologia che ha delineato l'approccio progettuale e gli strumenti che hanno modificato la nostra presenza online, come i pulsanti like, la gestualità delle nostre dita sugli schermi e una codifica d'uso che ci consente di muoverci in modo disinvolto all'interno di tutti i siti web. La mostra è dedicata alle donne che hanno insegnato la disciplina dell'interaction design: Birgit Mager, Brenda Laurel, Gillian Crampton Smith, Joy Mountford, Muriel Cooper, Red Burns, Shelley Evenson. In un mondo ancora troppo spesso associato a figure professionali ricoperte da uomini, loro hanno fatto la differenza.