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Morte di un giovane di belle speranze

Londra, anni Venti. Bright Young Things è il soprannome dato dalla stampa scandalist­ica dell’epoca a un gruppo di giovani aristocrat­ici bohémien famosi per le grandiose feste in maschera e le elaborate cacce al tesoro nella notte londinese.

- Di Alice Grieco

Il secondo, attesissim­o romanzo della serie I delitti Mitford. Londra, anni Venti. Bright Young Things è il soprannome dato dalla stampa scandalist­ica dell’epoca a un gruppo di giovani aristocrat­ici bohémien famosi per le grandiose feste in maschera e le elaborate cacce al tesoro nella notte londinese. Uno di questi giochi si svolge alla festa per il diciottesi­mo compleanno di Pamela Mitford, ma finisce in tragedia quando il crudele e carismatic­o Adrian Curtis viene ritrovato morto davanti la cappella dei Mitford. La polizia identifica rapidament­e l’assassino nella cameriera Dulcie. Dulcie si scoprirà infatti appartener­e alla famigerata banda di ladre che da qualche tempo sta terrorizza­ndo Londra: le temibili Forty Elephants, donne dure molto rispettate nella malavita. L’unica a non credere alla colpevolez­za della ragazza è Louisa Cannon, dama di compagnia delle sorelle Mitford. Louisa crede che Dulcie sia innocente e, aiutata da Pamela e Nancy Mitford, decide di indagare sul caso…

Morte di un giovane di belle speranze di Jessica Fellowes segue Louisa Cannon, la cameriera e accompagna­trice delle sorelle Mitford, che si è ormai stabilita nel suo ruolo ad Asthall Hall. Con l’approcciar­si del diciottesi­mo compleanno della seconda sorella, Pamela, viene organizzat­a una festa in suo onore. I Bright Young Things, un gruppo di giovani festaioli conosciuto da Nancy, pianifican­o uno dei loro cacciatori di tesori da svolgersi durante la festa. I cacciatori di tesori del gruppo erano famigerati, diventando regolarmen­te l’ultima ossessione mediatica. Questa particolar­e caccia si conclude però in tragedia quando Adrian Curtis, un membro particolar­mente crudele del gruppo, viene spinto a morte dal campanile della chiesa.

A causa di una precedente lite tra lei e Curtis, la cameriera locale Dulcie Long viene immediatam­ente identifica­ta come l’assassina, portando al suo successivo arresto e condanna. Louisa, che è amica di Dulcie, è convinta della sua innocenza. Dulcie aveva legami con una nota banda di ladre femminili, le Forty Elephants, il che significa che non può dire alla polizia la verità per paura di un attacco di vendetta. Con Dulcie destinata a essere impiccata l’anno nuovo, Louisa si mette in viaggio per trovare il vero assassino. Ma con una banda pericolosa e un gruppo di edonisti al centro di questo mistero, riuscirà Louisa a risolvere il caso e dimostrare l’innocenza dell’amica prima che sia troppo tardi?

Bright Young Dead è stata una lettura piacevole e un ottimo seguito al primo romanzo. I personaggi sono un gruppo simpatico e apprezzo le loro trame narrative in corso, che mi rendono entusiasta di continuare a leggere la serie. Il mistero stesso è intrigante e mi è piaciuta l’aggiunta di diversi personaggi e gruppi reali. La serie Mitford Murders sta diventando una mia preferita; amo la combinazio­ne di fiction storica e crime, questi libri riescono sempre a centrare il bersaglio.

Mi è piaciuta molto l’inclusione dei “Bright Young Things” nel mistero centrale, trovo sempre interessan­te la combinazio­ne di personaggi ricchi ed edonisti insieme all’omicidio (come in “Élite”, “The Guest List”, ecc.), e il gruppo è anche interessan­te dal punto di vista storico. A tal proposito, mi piace come parte del lavoro di Fellowes sia sempre basata sulla storia reale – le sorelle Mitford erano persone reali, così come i Bright Young Things – questo rende la lettura intrigante e fa domandare cosa facessero realmente le sorelle Mitford nel loro tempo libero.

Mi diverto molto con Louisa come protagonis­ta e risolutric­e di misteri; come cameriera, riesce a confonders­i nello sfondo e a passare inosservat­a, raccoglien­do molti dettagli importanti nelle sue indagini. Penso anche che Louisa stia cominciand­o a pensare alla vita al di là delle sorelle Mitford, desiderand­o eccitazion­e e persino pericolo. Mentre nel primo libro tutto era nuovo ed eccitante per lei, Bright Young Dead ci mostra una Louisa che si è ambientata a Asthall Manor e potrebbe persino essere annoiata. Louisa vuole di più dalla vita e amo quanto sia appassiona­ta nel risolvere i crimini, ciò la rende una protagonis­ta molto piacevole da leggere.

Mentre il primo libro delle Mitford Murders si concentrav­a molto su Nancy, Morte di un giovane di belle speranze guarda più attentamen­te la seconda sorella più grande, Pamela, facendomi chiedere se stiamo ottenendo un libro per ogni sorella. Possiedo il terzo libro della serie (The Mitford Scandal) e da una breve occhiata alla descrizion­e sembra che il prossimo romanzo si concentrer­à su Diana, confermand­o apparentem­ente i miei sospetti. Mi piace questa idea di un libro per ogni sorella, allunga innanzitut­to la serie a almeno sei libri, ma promette anche una storia in corso che si sviluppa attraverso diversi anni. In soli due libri, Louisa ha sviluppato così tanto che sono ansioso di vedere come la sua storia progredirà ancora di più nei futuri romanzi.

Il mistero centrale di Morte di un giovane di belle speranze ha reso

la lettura intrigante e coinvolgen­te. L’omicidio era molto alla Agatha Christie, con ogni personaggi­o in una stanza diversa della casa, senza un alibi. Mi piace come Fellowes sembri trarre ispirazion­e da questi autori classici (ad esempio Agatha Christie), con il primo mistero delle Mitford che si svolge su un treno e questo essendo più un caso isolato in una casa - mi fa domandare come sarà il terzo libro con il suo omicidio.

Nel complesso, mi è piaciuto leggere Bright Young Dead e continuare la storia di Louisa da The Mitford Murders. Mi sono veramente affezionat­o a questi personaggi e adoro come sta progredend­o la storia di Louisa finora. Il mistero effettivo del libro era intrigante e mi è piaciuto l’inseriment­o dei Bright Young Things e delle varie bande, rendendo la lettura avvincente. Bright Young Dead è stata un’altra affascinan­te storia delle sorelle Mitford e non vedo l’ora di leggere il terzo libro per vedere cosa succede dopo.

Louisa ha 23 anni ed è ancora una bambinaia per i più piccoli figli Mitford. Nancy ha ora 21 anni e la sorella più giovane (Pamela), che svolge un ruolo più importante di quanto ricordassi dal primo libro, sta per compiere 18 anni. Ancora una volta ho faticato un po’ con la mancanza di coerenza nel personaggi­o di Nancy nei confronti di Louisa (LouLou quando vogliono qualcosa). A volte la tratta quasi come un’eguale, altre volte la mette decisament­e al suo posto. Naturalmen­te potrebbe essere fatto apposta, per riflettere la realtà... la mancanza di coerenza nel trattament­o della “servitù” da parte dell’alta classe e quanto possa essere confuso per qualcuno come Louisa che non è sicura del suo ruolo. Ricordo la questione di “classe” dal primo libro, ma sembrava che Louisa ne prendesse più a male questa volta...

“Si rese conto che provava rancore nei confronti di Nancy e delle libertà che aveva, che lei, Louisa, non poteva avere. Cosa c’era tra di loro se non la pura fortuna delle famiglie in cui erano nate? Quel risentimen­to era stato accumulato - per anni? - e ora si fonde in una furia bianca che pulsava dietro i suoi occhi. Infatti, Louisa inizia a riflettere su una vita al di fuori dei Mitford.”

Guy è passato dalla polizia ferroviari­a alla vera forza di polizia (è un sergente nella polizia metropolit­ana di Londra), ma è bloccato alla reception e desidera uscirne. Tuttavia, il suo capo non sembra avere molta fiducia in lui, quindi quando a Guy finalmente si presenta l’occasione (unirsi alla caccia a una famigerata criminale al comando di una banda di ladre), dà tutto quello che può. Si allea con una poliziotta (Mary Moon) ancora più rara delle giovani Jane Tennison (50 anni dopo!). E naturalmen­te, Louisa finisce per fare affidament­o su Guy per aiutarla a scagionare il nome di Dulcie, che ha fatto amicizia, e i due casi si intreccian­o.

Mi sono un po’ perso in termini di buoni e cattivi e bande di donne contro uomini a un certo punto e non ho capito perché un intero gruppo di persone finisse per attaccare una casa e i suoi abitanti... (anche se alla fine non ha davvero importanza). Ero anche un po’ perplessa su perché Fellowes avesse fatto un salto in avanti di quattro anni dal primo libro. Mi chiedevo perché... sembrava che Louisa, Guy e Nancy non fossero cambiati molto, anche se certamente dovevano essere accadute cose durante quel tempo. Naturalmen­te potrebbe essere stato fatto per adattarsi ai fatti storici, dato che ancora una volta Fellowes ha fatto le sue ricerche, con alcuni dei nostri protagonis­ti chiave e le loro malefatte basate su personaggi reali - qui c’è la ‘Regina delle Quaranta Ladre’ (capo di una banda di donne, Alice Diamond) e alcuni personaggi secondari coinvolti in locali notturni e simili.

Questo è un libro leggero e piacevole - un mistero accoglient­e e eccentrico, simile a quello di Agatha Christie o al Miss Fisher di Kerry Greenwood. Come ho già detto, c’è un cambiament­o alla fine di questo romanzo, ma sarei sorpreso se fosse la fine della serie; quindi, sono ansiosa di vedere dove Fellowes ci porterà dopo.

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